Jimin mise le cuffie nelle orecchie e fece partire la playlist di canzoni che tanto amava per farsi compagnia mentre si avvicinava alla fermata dell'autobus per tornare a casa: finalmente un'altra settimana di scuola era passata, mancava sempre meno perché il suo quarto anno di liceo si concludesse, e sinceramente non ne vedeva l'ora.
Si recò alla fermata purtroppo già piena di altri ragazzi, e imprecò mentalmente; era finita la settimana sì, ma Dio se odiava aspettare un autobus per poi entrare e ritrovarsi schiacciato tra gli altri corpi come un'acciuga.
Il cellulare che gli vibrò in tasca lo fece distrarre dalle troppe persone, così lo prese e lesse la notifica.
Kookie: Hey hyung, disturbo?
Jimin: Certo che no jungkook, dimmi
Kookie: Sai, tra una settimana sarà il primo anniversario mio e di Taehyung
non ho idea di cosa fargli, sto entrando in crisi
devi aiutarmi... hai idee?
Jimin: in questo momento non mi viene in mente nulla...
Scrisse il rosa percependo l'autobus arrivare, e così salì su di esso con lo sguardo rivolto sul suo cellulare, pronto a rispondere ancora al minore.
Jimin: potresti... non so, regalargli qualcosa che sia legato alla fotografia? Gli piace molto, quindi credo potrebbe essere un'dea abbastanza carina, no?
Kookie: oh, cavolo hyung sei un genio
sono mesi che mi rompe perché vuole una macchina fotografica...
mi sento stupido a non averci pensato primagrazie mille Jiminie, davvero
Jimin: di nulla :)
Bloccò il telefono e si resse al palo per non cadere a causa delle frenate che stava facendo il guidatore... anche se probabilmente non sarebbe comunque successo, tante erano le persone sul veicolo.
Poi la cuffietta destra si sfilò dal suo orecchio, provocandogli un brontolio contrariato; così la riprese e cercò di rimetterla, ma una mano lo fermò.
"Hai fatto un grave errore a metterti davanti a me in questo dannato autobus pieno zeppo di gente, baby boy" sussurrò una voce profonda al suo orecchio.
Ah, dunque la cuffia non era caduta da sola.
Jimin rimase immobile, sospirando e deglutendo a vuoto.
"Continui a metterti questi maledetti pantaloni attillati. Lo fai apposta, vero?" continuò Yoongi, portando una mano al suo fianco per avvicinare il corpo al suo.
"Forse" rispose Jimin a bassa voce, affondando gli incisivi nel suo labbro, giusto per provocarlo un po', e spinse impercettibilmente il sedere contro di lui.
"Cazzo, Jimin, riesci a farmi eccitare anche in un posto così squallido come quest'autobus" disse il maggiore contro il suo orecchio, e il piccolo girò la testa di scatto.
"Vuoi starti zitto? Qualcuno potrebbe sentire ciò che dici, coglione" disse a denti stretti, fulminandolo con lo sguardo.
"Oh Jiminie, tieniti questa rabbia per quando urlerai il mio nome e mi graffierai la schiena mentre apro per bene il tuo bel culo" sussurrò sensualmente, trattenendo una risatina ed attaccando il didietro dell'altro al suo bacino più di quanto già non fossero vicini.
Jimin poté chiaramente percepire la sua erezione premere sul sedere, e gli fu inevitabile avere la stessa reazione... chiuse gli occhi e sospirò frustrato, cercando di mantenere la calma.
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нαтє мє вυт f*¢к мє...αиуωαу [м.уg+ρ.נм]
Ficção Adolescente"Quei pantaloni attillati mi fanno venire ancora più voglia di fottere il culo perfetto che ti ritrovi" "Che aspetti a farlo, stronzo" Dove Jimin e Yoongi si odiano ma decidono comunque di divertirsi...a modo loro [QUESTA STORIA CONTIENE: s m u t b...