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Yoongi entrò nell'atrio della scuola con passo sicuro, ma di nuovo, completamente svogliato;
andava abbastanza bene in ogni materia, non aveva insufficienze, ma a quell'età, la voglia di studiare era sempre sotto i piedi, soprattutto quel giorno.

Hoseok era a casa malato, quindi avrebbe dovuto passare l'intera giornata in classe da solo; era sicuro che qualche ragazzina si sarebbe affiancata a lui, pronta a cercare di sedurlo.

Pochi mesi prima avrebbe tranquillamente accettato le avances, ma era davvero difficile ora che poteva avere Jimin ogni volta che voleva, lui era decisamente meglio di quelle sgallettate.

Yoongi si stupì a pensare tutto ciò, poche settimane prima era convinto di essere etero ed ora si ritrovava a domandarsi se fosse gay o bisessuale, probabilmente la seconda opzione era quella giusta, ma insomma, era confuso, e non poco.

Prese il quaderno ed il libro di fisica e richiuse l'armadietto, sbuffando sonoramente prima di girarsi e recarsi dall'altra parte della scuola, nel laboratorio di fisica, pronto ad annoiarsi a morte a causa di quel sessantenne che aveva come insegnante.

Passò davanti ai bagni con passo spedito, ma un rumore colse la sua attenzione, così tornò indietro con lentezza, entrando nei bagni ed affacciandosi con un sopracciglio inarcato; un sentimento fino ad allora a lui sconosciuto si fece spazio nel suo corpo.

Un ragazzo aveva le mani sui fianchi di Jimin, e lo stava baciando, spingendolo al muro.

Che fosse gelosia? No, Yoongi non era geloso, non poteva essere geloso, ma proprio non andava: solo lui poteva permettersi di toccare e baciare quel corpo scolpito da Dio.

Restò a guardarli per vari istanti, poi un sorriso si aprì sulle sue labbra.

Aveva appena avuto un'idea... forse un po' malsana, ma pur sempre un'idea.

🔥🔥🔥🔥🔥

"Park" si sentì chiamare il rosa mentre si recava in mensa con Jungkook, intento a spiegargli un testo che aveva fatto tempo prima.

Allora Jimin si girò, incontrando gli occhi di Yoongi, che gli fece cenno con la testa di seguirlo.

Sospirò leggermente e si girò verso il più piccolo. "Kookie, tu vai, arrivo tra due minuti, giuro" disse dunque.

Jungkook gli afferrò il polso per fermarlo, puntando gli occhi nei suoi. "Che avete intenzione di fare? Dio, se vi scoprono siete-"

"Non preoccuparti Jungkook" lo interruppe Jimin. "Sappiamo cosa facciamo okay? Tranquillo" rispose lui sorridendogli lievemente.

Jungkook sospirò alzando gli occhi al cielo, e si allontanò da lui, preoccupato. "Va bene, ti aspetto in mensa"

Jimin annuì, ringraziandolo con lo sguardo, per poi avvicinarsi a Yoongi, che lo prese da un polso e lo fece entrare nel bagno, chiudendo la porta e sbattendolo al muro senza neanche dargli tempo di realizzare cosa stesse accadendo.

"Ma che ti prende?!" bisbigliò il rosa colpendo il suo petto con la mano e guardandolo male.

"Chi cazzo era quel tipo, mh?" chiese Yoongi, a pochi centimetri dalle sue labbra, assottigliando gli occhi e osservandolo.

нαтє мє вυт f*¢к мє...αиуωαу [м.уg+ρ.נм]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora