"È proprio un peccato che oggi sia venerdì, non trovi Chim?" disse Yoongi a bassa voce, sfiorando il collo di Jimin e sorridendo lievemente. "Questa settimana è passata...così in fretta" continuò, per poi allontanarsi dal corpo dell'altro ed afferrare la propria felpa rossa.
Jimin riprese fiato e cercò di ricomporsi, tirandosi su i pantaloni ed allacciandoli con fare veloce. "Sta' zitto" disse fulminandolo con lo sguardo e sistemandosi la camicia.
"Oh andiamo, ora che ho fatto di male?! Sto solo dicendo che il tempo passa in fretta se ci si diverte" replicò l'altro inarcando un sopracciglio e creando un lieve broncio sulle proprie labbra. "E non dirmi che non la pensi come me, perché sarebbe una grandissima stronzata"
Il rosa scosse la testa e sospirò. "Non è questo... ma se ci scoprono siamo fottuti, lo sai vero?" disse indossando il suo giubbotto di pelle nera e prendendo il cellulare per sistemarsi i capelli.
"E te ne accorgi solo ora? Stai tranquillo Jimin, la nostra punizione è conclusa ormai, quindi il problema non si pone" fece Yoongi alzando le spalle e chiudendo lo zaino. "E poi sono dell'idea che sapere di poter essere scoperti da un momento all'altro renda il tutto ancora più eccitante, non trovi?"
Jimin alzò gli occhi al cielo e si diresse verso la porta chiusa della classe, pronto ad aprirla. "Sono stanco, voglio andare a casa, quindi ci vediamo lunedì" disse poi.
"Dove vorresti andare con tutta questa pioggia? A piedi a casa?" Yoongi inarcò un sopracciglio, mettendosi lo zaino sulle spalle ed avvicinandosi al minore.
"Aspetterò l'autobus" rispose Jimin con indifferenza, uscendo dall'aula seguito dal maggiore.
"Sotto l'acqua, certo. Ho la macchina Park, ti ci accompagno io a casa" propose il moro affiancandolo mentre camminavano verso l'uscita della scuola.
"Che? No, non se ne parla, non verrò in macchina con te" replicò il minore scuotendo più volte la testa in segno di dissenso.
"Che c'è, non ti fidi? Guarda che la so portare idiota" alzò gli occhi al cielo il maggiore, spingendolo con leggerezza lontano da sé.
"Non è per quello, solo, non voglio" Jimin sbuffò sonoramente, allungando il passo verso l'uscita, ma venne bloccato dalla mano del maggiore che afferrò il suo polso e lo tirò vicino a sé.
"Ma di che hai paura? Mica ti rapisco. E non ho neanche intenzione di stuprarti, se è quello che stai pensando, voglio solo fare qualcosa di gentile e riportarti a casa, dato che sta diluviando" disse puntando lo sguardo nel suo, con un'espressione stranamente seria in volto.
Jimin sospirò, ricambiando lo sguardo per poi abbassare gli occhi e cedere. "Se vengo con te smetterai di parlare?" disse a bassa voce.
Il più grande sorrise sorrise soddisfatto ed annuì. "Ci sto"
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"Grazie del passaggio" disse Jimin non appena furono davanti casa sua, tirando su il cappuccio della felpa.
"Di nulla baby boy" rispose Yoongi con un sorriso storto, girandosi verso di lui.
Il minore si girò di scatto, corrugando la fronte. "Baby cosa?!" esclamò assottigliando gli occhi.
Il moro rise alla sua reazione, reclinando il collo all'indietro contro il sedile. "Niente, lascia stare" disse poi scuotendo la testa.
Jimin sbuffò ed aprì lo sportello della macchina, pronto ad uscire sotto la pioggia che non si decideva a fermarsi.
"Mi mancherai questo fine settimana, già lo so" fece il maggiore passandosi la lingua sulle labbra. "Mi mancherà soprattutto la tua vocina mentre gemi per me"
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нαтє мє вυт f*¢к мє...αиуωαу [м.уg+ρ.נм]
Fiksi Remaja"Quei pantaloni attillati mi fanno venire ancora più voglia di fottere il culo perfetto che ti ritrovi" "Che aspetti a farlo, stronzo" Dove Jimin e Yoongi si odiano ma decidono comunque di divertirsi...a modo loro [QUESTA STORIA CONTIENE: s m u t b...