Rachele, la discendente dell'ombra

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Subito sconfitto l'avversario torna nell'isola, dove l'amico e la ragazza erano spariti.
Si siede per terra e aspetta con le spade sulla schiena che i due ricompaiano.
Rimane lì pazientemente per un tempo indeterminato, senza capire precisamente quanto tempo fosse passato stava arrivando il tramonto, quindi Xavier stava diventando ansioso.
D'improvviso un portale si apre e Austin ne viene bruscamente espulso. Subito dopo il portale si richiude. Xavier corre da Austin, esitando nel toccarlo. Sembra subire una fitta al cuore e simultaneamente una quantità spropositata di ferite si aprono sulla pelle di Austin, facendone fuoriuscire sangue blu tetro. Xavier allunga le mani verso Austin e con una leggera luce verde smeraldo inizia a rimarginare le ferite dell'amico.
Passati alcuni minuti Austin riprende conoscenza precedentemente persa all'uscita dal portale.
Xavier aspetta impazientemente risposte da Austin.
"Avevi ragione, completamente, lei ne è un erede, forse quella a cui è rimasto l'intento oscuro" spiega Austin, reggendosi a stento in piedi.
Il portale si apre nuovamente e la ragazza ne esce, piuttosto shoccata da ciò che è accaduto all'intero.
Xavier si avvia subito verso la ragazza, per reggerla, ma viene respinto.
"Quanti danni le hai inflitto?" Chiede il demone all'amico.
"Un po', forse anche un paio mortali" risponde a voce bassa Austin.
Xavier impallidisce. Poiché i danni sarebbero stati inflitti di lì a poco in maniera casuale ed essendo alcuni mortali la ragazza non avrebbe possibilità di sopravvivere.
Xavier sospira e volge un penetrante sguardo alla ragazza.
"Sia chiaro che prima o poi voglio vedere i tuoi poteri e come li usi" dopo questa veloce frase si avvicina alla ragazza e le mette una mano sulla spalla, sbatte le palpebre e quando le riapre i suoi occhi erano come quelli di Rachele poco prima.
La ragazza viene colpita dai danni che, al posto di essere simultanei, vengono inflitti a ondate più o meno regolari a entrambi.
Cinque minuti dopo Xavier batte nuovamente le palpebre, gli occhi tornano normali, poi cade a terra, con il corpo pieno di lividi. Rachele non riesce a rimanere in piedi, ma cade solo sulle ginocchia.
Austin si affretta a soccorrere il demone gentile, rigenerandone il corpo.
Ormai il paesaggio stava per essere inghiottito dal buio. Le ultime luci del crepuscolo illuminavano i ragazzi che sfiniti stavano per tornare a casa.
"Appena arrivo a casa annullerò la giornata e rivivremo questo giorno" mormora Austin mentre regge Xavier sottobraccio.
Rachele rimane in silenzio un pò, ma quando stavano per partire non resiste e parla "te ne prego, non farlo, non servirebbe a nulla, se si ripetesse la annulleremmo ancora una volta e le nostre vite saranno ferme in un loop" dice lei guardando i due demoni.
"Ha ragione lei, nessuno di noi tre rischia di morire domani, non vedo il motivo" ribatte lentamente Xavier con voce bassa e roca.
"Sua zia avrà di certo chiamato la polizia e sarebbe rischioso" continua Austin "è meglio trovare un modo per non coinvolgerla, non oggi. Xavier, non dovrai interagire con lei domani."
"No!" A parlare è stata Rachele. "Io voglio essere coinvolta , poi l'avete detto voi che sono la discendente dell'ombra, quindi io starò con voi"
Rachele conclude secca la frase, senza accettare repliche, poi passa in forma nuvola e porta con se Xavier e Austin.

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