Siamo tre macchine da guerra

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Sapeva cosa avrebbe dovuto fare.
Corre da loro e quando arriva Xavier si è appena girato verso di Rachele
"Austin ha qualcosa da dirti" afferma secca Rachele incrociando le braccia sotto il seno.
"X-Xavier" Austin abbassa gli occhi. Nel vedere la ragazza aveva perso il fervore acquisito poco prima.
"Che c'è?" Chiede in maniera premurosa Xavier, tentando di capire.
"Riguardo il consiglio dei cacciatori" Austin abbassa la testa. Xavier guarda Rachele in cerca di consiglio. Lei lo stava già guardando nervosamente.
"Sii veloce, odio aspettare" taglia corto Xavier
"E sia. Hanno emanato un decreto di morte!" Austin risponde subito
"Uh e su di chi?" Chiede tutto esaltato. Rachele si tira una manata in faccia a causa dell'ingenuità del ragazzo e va a sedersi vicino a un muro. Xavier ci ragiona un attimo.
"SU DI ME!?!" Chiede con fare sorpreso. Entrambi annuiscono e pure Xavier si siede a terra.
"Austin ha una gemma che ti esilierebbe. Quella è un'alternativa, ma se la sceglierai ho intenzione di venire con te." Rachele era stata chiara. Non avrebbe mai abbandonato Xavier.
"Dai ragazzi ormai è palese che vi volete bene . Xavier, termina questa farsa" Non parlavano più con mezzi termini, d'altronde per uno di loro si darebbe abbattuta di lì a breve la falce della morte. Xavier si alza, va da Rachele e le porge una mano. La ragazza l'afferra e il demone la riporta in piedi. Xavier sorride e la guarda negli occhi. Rachele distoglie lo sguardo come sente le guance scaldarsi, ma Xavier la costringe a guardarlo. Rachele era rossa in volto e pure Xavier sentiva di star arrossendo, ma non curante avvicina le proprie labbra a quelle della ragazza.
Per gli umani è un gesto importante, ma anche per Xavier che è sempre vissuto tra loro lo è. Forse è diventato troppo umano e quindi il consiglio lo vuole morto.
Xavier riapre gli occhi e si allontana da Rachele, che rimane a bocca socchiusa, leggermente dispiaciuta da quell'interruzione nel loro contatto.
"Io vivrò. So chi sono i membri del consiglio, so come agiscono e come sconfiggerli. Li affronterò così non avremo più scocciature. Non esigo che mi supportiate, ma Austin ti chiedo di prestami la pietra dell'esilio in caso abbiano contromisure esagerate" Xavier parlava con il sorriso sulle labbra. Aveva una sfrenata paura di morire, ma sapeva che aveva fatto in vita era perfino troppo. Durante le guerre dei demoni aveva combattuto praticamente da solo e se anche qualche cacciatore del consiglio l'avrebbe aiutato di certo ora non sarebbero così tanti.
"Io verrò con te. Sarò un peso, ma non voglio che tu muoia senza di me"
Rachele ricambiava il sorriso e i suoi occhi erano lucidi, ma, come aveva detto a Austin, non avrebbe fatto morire Xavier da solo.
"Beh, significa che non ci resta altro da fare che combattere" afferma divertito Austin
"Cavolo, però è da un bel po' che non facciamo un prospetto così disastroso"
"Ma Xavier! Voi vi divertite a rischiare la vita?!?" Chiede Rachele senza riuscire a trattenere una risatina
"Esatto, sia io sia Austin siamo fatti per combattere"
"Guarda che il tuo Xavier non è uno che si fa ammazzare tanto facilmente"
"Siamo tre macchine da guerra" Le risate furono spontanee da tutti e tre

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