Sentite le parole del professore le due donne guardano storto il ragazzo.
"Eccomi in tutto il mio splendore, sono io Xavier"
Il ragazzo si presenta, alle donne, incredule per la descrizione dell'uomo.
"Dove sono i tuoi genitori, ragazzo?"
Xavier ridacchia alla domanda della grassa donna, zia di Rachele
"Non lo vuole veramente sapere. Ma praticamente sono morti" mentre parlava gli scorrevano davanti agli occhi i suoi genitori, morti in battaglia per proteggerlo. Gli era parsa una cosa stupida.
"Oh, mi dispiace..." quella donna, la madre di Rachele, a Xavier pareva strana. Come se avesse la testa non sempre presente.
"Fatto sta che hai passato un intera giornata con mia nipote e probabilmente avete pure dormito insieme." La grassa invece gli pareva fin troppo ficcanaso. Xavier volge lo sguardo a Rachele che gia lo stava guardando. La ragazza arrossisce e abbassa lo sguardo.
"Beh, per quanto possa la cosa essere grave la scuola non c'entra, quindi preso atto dell'accaduto non posso fare molto altro" la preside aveva chiuso rapidamente la discussione, pregando di andarsene.
Rachele quel giorno non avrebbe frequentato la scuola per volontà della madre e della zia. Xavier s'è offerto di accompagnarla all'uscita.
Mentre la zia farneticava di cose sul rispetto, sulla purità e l'onestà verso Xavier, Rachele e la madre parlavano a voce bassa, mentre avanzavano mano nella mano.
Arrivati al cancello, nonostante Xavier aveva insistito per rimanere con loro, la madre e la zia hanno rifiutato.
"Xavier, io vedo in te un passato tormentato, ma intriso nel giusto. Io mi fido di te e sono felice che Rachele sia stata con te ieri, te ne prego, d'ora in poi notificami i vostri movimenti." Le parole della madre erano dolci e leggere, dette mentre gli occhi erano ancora lucidi. E nella loro bellezza hanno scosso la zia.
"Chiara! Come fai a dirlo, è la prima volta che lo hai visto! A me non sembra un bravo ragazzo, comanda a bacchetta perfino gli insegnanti" la donna grassa continuava a esporre le proprie motivazioni a Chiara, ma lei stava camminando con la mano della figlia nella sua, ignorando la sorella.
Xavier, salutate le tre donne torna a scuola, aspettando l'inizio della ricreazione.~~~
Dopo ore passate velocemente suona l'ultima campanella e Xavier esce tranquillamente dall'aula. Sta camminando verso l'uscita quando Austin scende dal suo albero e si avvicina a lui.
"Ciao Austin, com'è andata?" Chiede Xavier sorridendogli.
"Male. Anzi, non poteva andare peggio. Dov'è Rachele? Centra pure lei."
Xavier stringe i denti. Proprio lei, che voleva essere messa in mezzo, è stata accontentata, a malincuore del corvino.
"Quanto è urgente?" Chiede quindi Xavier con fare serio.
"Imminente, dobbiamo discuterne con assoluta priorità."
"Allora andiamo da lei."
I due si affrettarono a uscire per nascondersi nel vicolo e dunque spiccare il volo verso casa di Rachele.
Xavier non poteva più negarlo, una leggera gioia si stava infondendo in lui, oppressa dalle così importanti notizie di Austin.
Il biondo, stava seguendo in volo Xavier, senza capire che dovere fare. Erano a un punto critico e stavano per affrontare il più grande problema per una persona.

STAI LEGGENDO
Demons
FantasyLa vita da demone non è semplice. Xavier può darvene conferma e voi potete constatarlo leggendo il racconto della sua storia.