La campanella interrompe i due e li costringe a scendere, prima Xavier poi lei.
"Come ti chiami?" Chiede lei.
"Xavier" risponde lui, sperando la ragazza andasse via.
"Piacere, Io sono Rachele." Dice lei, porgendo la mano.
Lui la squadra, ma non leva le mani dalle tasche.
Lei gli si pone davanti, camminando all'indietro.
"Perché sei così duro?" Chiese nuovamente lei
"Mi lasci in pace o vuoi fare la fine di quei ragazzi?" La minaccia lui.
"Non si fanno certe cose alle ragazze." Risponde lei.
"Non hai paura di me?" Chiese mentre teneva aperta la porta.
Lei passò e rispose:"non ho paura di te, devi solo saperti controllare."
"Mi controllo tutti i giorni, ma non puoi capire." Concluse, separando poi il suo percorso da quello della ragazza. I due non frequentavano la stessa classe.
Xavier arriva in classe, ma la profe è già arrivata.
"Xavier! È possibile che tu arrivi sempre in ritardo?!? Sono già passati dieci minuti, quindi sei segnato assente e sei pregato di aspettare fuori. La prossima volta che dico che interrogo sii puntuale." Gli sbraita la profe.
Xavier esce dalla classe e si siede in corridoio.
Non volendo rimanere tutta l'ora in corridoio a far nulla decide di andare a vedere cosa stava facendo Rachele. Si trasforma in una mosca e parte alla ricerca della donzella. La trova nella 2Ac. Xavier realizza che è arrivato giusto in tempo perchè la classe stava andando in laboratorio. Lui li seguì. Arrivati in laboratorio ognuno va al suo posto e inizia a lavorare.
Dopo un quarto d'ora passata ad osservare il grazioso modo di fare della ragazza decide che il momento opportuno per mettere in atto il suo piano. Vola sopra l'ampolla della ragazza e ne lascia cadere una piccola sfera nera.
La ragazza scaccia l'insetto indispettita e continua a lavorare.
Poco dopo il contenuto diminuisce di colpo, poi esplode.
Il contenuto verdognolo si appiccica sul camice della ragazza, corrodendolo.
Gli occhi marroni della ragazza si incupiscono per un attimo.
"Rachele!- la richiama la profe -non devi fare saltare la scuola, ci pensano già i maschi!" Si solleva un ghigno all'interno della classe.
Xavier soddisfatto dell'accaduto ronza intorno alla ragazza in segno di vittoria. Lei risponde alla mosca.
"Non è il momento, torna dopo"
Il demone ridacchia e se ne va.
Xavier torna davanti alla sua classe. Ormai mancava poco al suono della campana.
Quasi subito passa Austin, amico di Xavier, nonché demone.
"Dov'eri finito? La profe ti cercava, ma non ti ha trovato. Anche io ho controllato ma non ti ho visto da nessuna parte." Dice Austin come se la risposta non contasse.
"Ero a divertirmi. Ho rotto le scatole a quelli della 2Ac" risponde Xavier
"Sei consapevole che non puoi usare i tuoi poteri fuori dai dominii?" lo rimprovera Austin.
"Ma sono sempre lontanissimi e andrebbero usati per le battaglie, quindi lo sai che non lo farò mai?" Ribatte Xavier.
"Dovresti. Sono fatti apposta per non interagire con il mondo degli umani e il tuo curriculum ne risente. Sei sconsigliato come cacciatore."
"Me ne sbatto del curriculum. Non serve a un cazzo. Non chiamano un cacciatore da vent'anni!" Risponde Xavier, scaldandosi.
La campanella interrompe il discorso dei due.

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Demons
FantasiaLa vita da demone non è semplice. Xavier può darvene conferma e voi potete constatarlo leggendo il racconto della sua storia.