Guardo attentamente il paesaggio. Il cielo di Londra è sempre triste. Le solite nuvole grigie e lo smog.
Siamo fermi da dieci minuti ormai, la strada sembra bloccata e c'è un traffico infinito.
"Signorina penso che dovrá andare a piedi a scuola. Qui c'è un'incidente" mi informa l'autista del taxi.
Feci una smorfia e penso che l'autista mi avrá vista.
"Mi spiace"
"No vabè, tanto la mia scuola non è tanto lontano da qui."Comincio a camminare senza freni sul marciapiede.
Ma è mai possibile che non mi va mai bene nulla?
La sfortuna non deve mancare, è sempre lí che mi accompagna da qualunque parte. Chissa se sono l'unica o ci sono altri poveretti come me nel mondo. E dire che Emily mi aveva chiesto di passare al bar per prendere una brioche e cappuccino con lei e Harry, il nostro migliore amico.
Vedo il traffico sciogliersi rapidamente. Quando cerco un taxi vedo lui sulla sua moto. La solita faccia da schiaffi. Comincio a camminare velocemente e dopo corro per non farmi vedere da lui."Da chi cerchi di scappare?"
chiede inseguendomi con la sua moto nera.
Decido di non rispondere e di camminare più velocemente e di lasciarlo alle spalle. Forse se ne andato di solito mi rompe le scatole. Strano.
Infatti parlare troppo in fretta fa male. Sento una presa forte al polso che mi fa girare di scatto.James ha dei occhi verdi stupendi, capelli corti castani e nel suo viso ci sono delle bellissime lentiggini sparse nel suo viso come goccie.
"Non puoi evitarmi!"
"Mollami!"
"Ti ho detto mille volte che il tuo caratteraccio non mi fa ne caldo ne freddo"
Sicuramente il mio polso è diventato viola.
"Allora mollami" urlo, sicuramente sará diventato viola.
Si avvicina prendendomi il mento.
"Queste bellissime labbra non possono evitarmi più di tanto"
Mi avvicino anche io e sento i nostri respiri confondersi
"Sei uno stronzo"
Molla la presa e si allontana da me, mi lancia il casco da moto. Cosa? ma che fa?
"Rimarrai a fissarmi?
"Io non vengo con te!"
"Vuoi che ti stringa i polsi un'altra volta?"
Ma cosa? crede che la gente siano i suoi manichini? se lo scorde! gli lancio il casco per terra.
"Va bene, come vuoi. Ah le lezioni cominciano tra cinque minuti."
What? guardo l'ora dal telefono che ho in mano e sono le 8:50. Perfetto.
Vedo una specie di sorriso soddisfatto crearsi sul volto di James. Maledetto.
Raccolgo rapidamente il casco da terra e salgo sulla moto strigendolo.
"Muoviti!" dico con tono cattivo. James non sembra darci molto peso al mio tono di voce, anzi sorrise e partí a tutta velocitá.
Idiota. Idiota James maledetto."Se mi stringi ancora mi romperai le costole"
Idiota.
Arriviamo davanti a scuola molto più in fretta di quanto pensai.
Vedo Emily vicino al cancello ad aspettarmi. Intraccio una specie di sorriso nel suo volto.Ma perchè tutti sorridono di prima mattina? hanno per caso visto un'incorno volare sopra le loro teste?
Scendo dalla moto e sento addosso lo sguardo di James percorrermi lungo la schiena. Lo odio."Scusa Emily ma stamattina..."
"Lo so, lo so."
Mi interrompe. Lo sa? ma che cosa sa? sa del traffico e dell'incidente?"Vedo che tu abbia preferito passare del tempo con James che con io e Harry. Capisco"
Passare del tempo con James è l'ultima cosa che vorrei.
Ma cosa fa? sorride?"Guarda che ti rompo quel sorrisetto che hai sulla faccia con della carta igienica" la avviso io.
"D'accordo, d'accordo" dice mettendo le mani nell' aria."
"Dov'è Harry?"
"È andato a lezione, visto che manca un minuto."
Veramente? menomale che sono venuta con James. Ah giusto dov'è?"Ti sta fissando?"
"Chi?"
"James" sussurrá Emily.
"Io vado" dico senza senza voltarmi per non vedere quella testa di cazzo.
"Vieni con me?""Come mai ti ha accompagnata a scuola con la sua moto?" mi chiede Emily dopo la lezione di scienze. Siamo seduti sul prato.
Emily è la mia migliore amica e siamo perfino nate lo stesso giorno, il sedici maggio. Ha i capelli color cioccolato sempre raccolti in quella dannata coda. Occhi grigi e un viso rotondo."Cosa? Jessica è stata accompagnata da quel James?" quasi sputa quel che stava mangiando. Io e Harry ci conosciamo da quasi sedici anni. Accarezza sempre i suoi capelli ramati. Gli occhi sono di un colore scuro e diventano più scuri quando è arrabbiato. Il suo viso è ovale.
"Stavo andando a piedi fino a scuola e lui mi ha offerto un passaggio. Tutto qui"
Si guardarono con l'aria confusa e annuirono."Oggi mangiamo al McDonald's?" chiedo giusto per cambiare il discorso "James"
"Oggi è venerdí e sapete che il venerdí vado da mia nonna a mangiare"
"Emily?" faccio gli occhi dolci.
"Mi spiace ma lunedì ho la verifica di storia dell'arte."
"Ma come? L'ho fate apposta"dico quasi offesa."Guarda che non puoi sempre mangiare come un bue" dice Harry ridendo.
"Si invece"dico sicura.
"Se diventi obesa come due mucche James non ti guarderá più" si diverte Emily.
"Basta, io vado a lezione" dico alzandomi dal prato "venite con me?"
"Jessica guarda che mancano ventiminuti"
"Come volete, ci vediamo a lezione"
Li odio quando fanno cosí. Cerco in tutti i modi di non parlare di James. Sanno benissimo che io e James siamo come il sole e luna, il bianco e il nero, il giorno e la notte e cosí via.
Cosí decido di andarmene a gambe levate.
Il corridoio stranamente è vuoto. Ah giusto sono io che sono strana, mancano ancora ventiminuti."Guarda chi si rivede!"
Ti prego no, ti prego, ti prego. Buon Dio ti prego dimmi che non è proprio lui anche se la sua voce è inconfondibile.
Mi giro di scatto con un minimimo di speranza per non ritrovarmi quella faccia da pugni. Non mi ero accorta stamattina della maglietta verde che indossava, i suoi occhi erano molto più evidenti con quella maglietta."Non ho tempo per te"
"Perchè? Le lezioni non incominciano adesso. Perchè non incominciamo qualcos'altro nel frattempo.?"Sei un verme!"
"E tu sei bellissima oggi"
Bella?oggi? non ho neanche un filo di trucco, i miei capelli neri e lunghi sono raccolti in una "coda" provvisoria. Mi sono messa al volo una felpa e un paio di jeans perchè stamattina volevo passare del tempo con papá e Kety. Visto che papá è sempre al lavoro e Katy è occupata con la casa infinita che ci ritroviamo."Grazie" so che posso sicuramente cucinare della carne nel mio viso, perchè è caldissima.
"Ma è la veritá, tu sei..."
"No" lo interrompo io.
"Per stamattina se non era per te starei ancora camminando alla ricerca di patatine fritte"
"Patatine fritte?"
"Amo le patatine fritte, e tu?"
"Ehm" dice mettendosi la mano nel mento.
"Non tanto"
"Come no! tutti amiamo le patatine fritte."
"Ma io no!" risponde difendendosi.
"Va bene. Senti prima avevo chiesto a Emily e Harry di accompagnarmi dopo la scuola al McDonald's ma sono occupati. Ti va di..."
"Si"
Sicuramente ora si dirá perchè sono dannatamente strana ma se risponderá di no va bene.
"Vabè sarà per la per la prossima volta, aspetta hai detto di si?" deglutisco cosí forte che si mette a ridere.
"Si ho detto di si. Poi è un'onore andare al McDonald's con la signorina Williams" si avvicina a me, deglutisco ancora più forte. Fa dei piccoli cerchi con il dito nella mia guancia.
"La signorina Williams cambierá idea e appenderá la testa di James al posto di un lampadario" lo avviso
"Come siamo sensibili"
La campanella suona finalmente. I studenti iniziano ad entrare. Lancio un'occhiataccia a James per poi correre verso l'aula di religione alla velocitá della luce.
Chissá perchè ho invitato quella testa di cazzo al posto più bello al mondo.
Ma chissà, forse ci divertiremo. Io mi divertirò.

STAI LEGGENDO
Battito Selvaggio
ChickLitTra Jessica e James c'è solo odio. Frequentano l'ultimo anno della High school. Jessica con un passato da dimenticare. James il classico ragazzo popolare della scuola, con mille ragazze tra i piedi, e chissá se anche lui ha una vita facile. Tra i...