Capitolo dodici
Jessica's pov
Ero una bambina di otto anni come tutte le altre bambine che giocava con la sua bambola. Si chiamava Lelly.
L'ha chiamò cosí la mia bellissima mamma.
Quando mi vedono per strada tutti mi dicono che assomiglio a lei. Stessi occhi azzurri, stesso colore di capelli e stesso carattere...
La mia mamma è la donna più bella di Londra,anzi no,
la più bella del mondo!"Tesoro sono arrivata!" una voce femminile mi distrae dal mio gioco
"Mamma!" urlo e vado verso di lei.
Ma...
Appena la tocco è giá scoparsa. Scompare la mia stanza rosa. C'è solo il buio.Ho in mano la bambola e nell'altra il suo pettine.
La sveglia continua a suonare e io mi alzo con il respiro pesante. Ero anche sudata. Qualche minuto dopo aver regolarizzato il mio respiro, mi alzo dal letto. Cerco ciecamente una felpa dall'armadio e dei jeans. Li lascio nel letto e mi avvio nella fase doccia. Dopo una rilassante e abbondante doccia mi vesto in meno di un minuto.
Pensai a quel incubo. Sempre quello che non ti fa dormire durante la notte. Quello che hai sempre in testa anche se cerchi di non ricordartelo. Quello.
Mentre scendevo per le scale mi ero ricordata che Katy mi disse che non ci sarebbe stata questa mattina, quindi ora sarei andata a fare colazione con Emily e Harry.
Apro la porta e incontro la chioma riccia e bionda.
Aveva una maglietta rossa e sopra la maglietta aveva un una giacca di pelle nera. Indossava dei jeans strappati sulle ginocchia.Chiudo la porta e vado verso di lui.
"Hey Jess" mi salutò Dylan. Odiavo chi mi chiama Jess ma per questa volta lo lascio fare.
"Ciao,ehm che ci fai qui?" chiedo confusa.
"Sono venuto a portarti a scuola" lo dice come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Ma io ecco...sono, cioè da dove, come.. ma perchè?"
Dylan ridacchia.
In questo momento sono molto imbarazzata. Ma si può sapere perchè non riesco a parlare in modo umano?"Come hai fatto a sapere dove abito?" chiedo curiosa
Si mette la mano tra i suoi ricci e mi guarda fisso negli occhi."Me l'ha detto Harry. Io e lui frequentiamo lo stesso corso di biologia, quando gli ho parlato di te mi ha subito dato l'indirizzo" giustifica la sua risposta.
Rifletto un secondo nella prima frase.
Me l'ha detto Harry.
Da quando Dylan e Harry si conoscono? perchè succedono cose senza che io non sappia niente?Non mi piacciono le persone che si fanno socievoli da un momento all'altro. Devo ancora farmi un quadro di Dylan.
"Allora? vuoi che ti accompagni si o no?" mi domanda Dylan che forse mi avrá vista incantata.
"Certo" gli regalo un sorriso e salgo sulla sua macchina nera.
È la prima volta che salgo nell'auto di qualche ragazzo di mia spontanea volontà.
Se fosse James mi avrebbe presa per i miei poveri polsi fino a farli diventare viola.
Giá James...Dyaln è diverso...
ma prima di tutto dovrei sapere chi è, da dove viene e sopratutto cosa vuole da me."Guarda che mi mangi con gli occhi" mi dice lui guardando la strada.
Mi accorgo che lo stavo fissando fin troppo intensamente. Distolgo lo sguardo e guardo la strada davanti a me.Che figura di merda. Stupida Jessica stupida. Non devi guardarlo cosí... sei una sciocca idiota stupida.
Ah dimenticavo...sei stupida.Dopo avermi auto insultata siamo giá arrivati davanti alla scuola.
"Mancano dieci minuti prima che incominciano le lezioni" mi informa Dylan.
Scendo dall'auto e lo guardo.
Questa volta aveva gli occhi più chiari.
"Grazie" dico. Mi giro verso la scuola e mi incammino verso la scuola.Intravedo Emily e Harry nel nostro solito tavolo del bar.
Ma adesso che guardo bene riesco a intravedere anche una ragazza dai capelli biondi seduta nello stesso tavolo.
Aspetta...
Ma quella è la sorella di James... Alicia
Che ci fa con i miei migliori amici?Spalanco gli occhi.
"Hai visto un fantasma?" mi chiede una voce familiare.
Dylan.
Mi giro verso di lui sapendo di incontrarmi quello sguardo di ghiaccio.
So che anche io ho gli occhi azzurri ma lui...
È di un colore cosí chiaro...
"No" rispondo decisa."Bene" mi sorride "c'è Harry" mi indica il tavolo
Si incammina verso il nostro tavolo, anzi quello che era nostro.
Bene, chi altro vuole venire?
Un gorilla?Mi avvicino al nostro "vecchio tavolo" e mi siedo vicino ad Emily che aveva un'esspressione piuttosto confusa.
"Chi sono?" mi chiede lei sussurrando
"Ti presento Dylan è il mio finto "ragazzo" e lei è Alicia la sorella di James" concludo.
Ora che ci penso in questa settimana sono successe un pò di cose.
La festa, Dylan, Alicia e sua madre.
Di solito avevo delle settimane molto semplici e sopratutto molto tranquille."Il tuo f-finto r-ragazzo? la s-sorella d-di James? quel James?" balbetta lei ovviamente confusa.
"Giá" sospiro.
"Ciao piccola!" arriva lui accarezzando la chioma di sua sorella.
Ma perchè a me? perchè?
James si siede tra Alicia e Dylan
"Ciao Emily, ciao Harry e ciao..." guarda dalla testa ai piedi Dylan "E tu sei?""Dylan, piacere" risponde educatamente.
"Già il fruttivendolo" sussurra.
Ma perchè è qui? Non lo sopporto."Hai sbagliato tavolo, qui non c'è Tiffany" lo informo.
"Ciao anche a te"
Gli faccio la linguaccia e lui ricambia."Come siete in sintonia" dice Alicia
"Molto sorellina molto" mi guarda acido James"Potremo essere in sintonia se tu non fossi cosí insopportabile" gli dico io
"Io sono insopportabile? e tu?" si alza James dalla sedia e si avvicina a me
"Io sono la ragazza più dolce che ci sia" mi alzo anche io
Ci guardiamo fisso negli occhi mentre sentivamo le risate di Alicia e Dylan.
Emily e Harry ormai erano abituati alle nostri litigi.
Prendo il mio zaino e me ne vado dal bar. Quello che era il nostro tavolo soltanto per me e i miei due migliori amici.
Vaffanculo James! volevo urlare, ma per qualche motivo non l'avevo detto.Vaffanculo James.
Due parole che stanno alla perfezione in una frase
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Battito Selvaggio
Chick-LitTra Jessica e James c'è solo odio. Frequentano l'ultimo anno della High school. Jessica con un passato da dimenticare. James il classico ragazzo popolare della scuola, con mille ragazze tra i piedi, e chissá se anche lui ha una vita facile. Tra i...