-Marco oggi ti ho detto che la mia amica non stava bene, ti ricordi?
-Ovvio.
-Si è morsa la lingua fino a farsi uscire sangue, ha continuato e continuato...stava cercando di morire dissanguata; stamattina l'hanno operata e quando mi hai chiamato la stavano riportando nella sua stanza...
-Dio santo...mi spiace Cara...ma ora sta bene, no? È questo l'importante...
Iniziarono a scorrermi delle lacrime lungo il viso.
-Sai come si chiama? Melania Hofmann...
Marco spalancò gli occhi.
-Scoprendo il suo nome ho capito che non è una ragazza a me estranea oppure una semplice amica...è mia sorella.
Il ragazzo si alzò di scatto dalla sedia su cui era seduto.
-Non la vedevo da così tanto tempo che non mi ricordavo com'era il suo viso...ma soprattutto non avrei mai pensato che si sarebbe ridotta così, come me. Che razza di sorella sono!?
Scoppiai a piangere.
Marco mi abbracciò.
-Cara, non è colpa tua, hai fatto di tutto pur di non lasciarla andare da vostra zia. Non puoi addossarti la colpa pure di questo...
Lo strinsi più forte in quell'abbraccio eterno di cui lui era l'artefice.
Non risposi, non la pensavo come lui, se solo fossi stata più attenta a com'era influenzabile il carattere di Melania sarei scappata di casa molto prima, per non rovinarla...
Mi staccai dall'abbraccio, mi asciugai il viso dalle lacrime e mi rivolsi a Marco.
-Domani torno da lei, ho deciso...
-D'accordo Cara, se dovessi avere bisogno di me, fammi uno squillo che arriverò subito.
-Grazie...
Nel pomeriggio Marco doveva registrare dei video, così decisi di uscire.
Andai al parco per stare un po' tranquilla e ci stetti per svariate ore.
Quando finalmente decisi di andarmene a casa, mi alzai, presi il mio zainetto e mi diressi verso l'uscita del parco.
Il luogo era stranamente vuoto, fatta eccezione per un uomo che camminava nella mia stessa direzione.
Mentre camminavo lo guardai per alcuni istanti, quando alzò lo sguardo e mi vide mi gelò il sangue.
Era l'uomo che avevo incontrato stamattina alla fermata del bus...
Abbassai lo sguardo e iniziai ad aumentare il passo; fece anche lui la medesima cosa.
La mia ansia iniziò ad aumentare assieme alla mia paura.
L'uomo ed io eravamo praticamente a mezzo metro di distanza, mi passò di fianco guardandomi.
Ormai convinta di aver scampato il pericolo continuai per la mia strada, fino ad un certo punto...
-Cara Hofmann?
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Save me.||TheMark||
FanfictionCara, una ragazza autolesionista odiata da tutti...o così credeva. Infatti, non sapeva ancora che il suo idolo tenesse a lei più di quanto immaginasse.