Marcy mi accompagnò fino alla porta di casa, mi salutò e tornò in ascensore.
Ora perché dovrebbe essere tutto nelle mie mani?
Non so proteggermi da sola, figuriamoci tenere a bada Marco.
-Aaaa CHE PALLE!
Urlai lanciando la giacca per terra.
-Perché ho dovuto affezionarmi a lui?
Mi sdraiai sul pavimento fissando il lampadario appeso al soffitto bianco della stanza.
Pensai, pensai e pensai.
Quella notte non chiusi occhio, i pensieri continuavano ad assillarmi.
"Come sta mia sorella?"
"Perché non mi sono suicidata insieme a Naima? Sarebbe stato tutto più semplice, migliore"
"Perché ne ho parlato proprio con Marco?"
"Perché adesso devo rovinare anche la sua vita?"
"Perché ha un animo così buono?"
Dopo centinaia di domande notai che era già l'alba.
La luce del sole che penetrava dalla tapparella mirava al mio viso, entrava nei miei occhi e faceva male come una lama all'interno del proprio corpo.
Scesi dal letto, mi feci una doccia, mi cambiai e andai alla fermata dell'autobus che portava in ospedale, era ora di andare da Marco.
Dopo svariati minuti giunsi a destinazione, percorsi il vialetto dell'ospedale ed entrai dalla porta d'ingresso.
Non c'era ancora nessuno, fatta eccezione per i dottori e i pazienti situati nelle proprie stanze.
-Scusi, dovrei andare da Marco Totaro, stanza numero 42
La donna alla reception mi indicò il corridoio per arrivare alla camera, la ringraziai e mi diressi da Marco.
Bussai alla porta quasi esitando.
-Si può..?
-Oh? Sì, avanti
Stavo per aprire la porta quando qualcuno mi sfiorò il braccio, mi girai per vedere chi fosse e vidi la ragazza che avevo incontrato in bagno.
Camminava all'indietro, canticchiando una sorta di canzoncina incomprensibile e senza staccarmi gli occhi di dosso.
Le feci ciao con la mano con in faccia un sorriso nervoso.
Era una scena abbastanza inquietante..
Mi girai e aprii lentamente la porta della stanza di fronte a me.
-Ciao Cara
-Hey Marco
-Sei sola? Non c'è Marcy?
Si sporse a destra e a sinistra per vedere se Marcello si trovasse dietro di me.
-No, sono venuta in autobus
Si alzò venendomi in contro e mi abbracciò.
Sobbalzai quando mi avvicinò a sè stringendomi, non stavo capendo cosa stesse succedendo, era come se il mio cervello non riuscisse a elaborare le azioni che avvenivano attorno a me.
-Va tutto bene?
-Eh? Sisi, perché?
-"Mi sembri un po' distratta, Cara"
In effetti..
-"Nono, sto bene"
-"Okay...comunque ora sono libero, torniamo a casa?"
-"Ehm certo, vado a chiamare Marcy così viene a prenderci in macchina"
Marco annuii e io uscii dalla stanza per chiamare Marcello.
Terminata la telefonata mi girai e vidi di nuovo quella ragazza dirigersi verso di me.
Le andai in contro.
-"Ciao, come stai? Va meglio?"
-"Sì grazie...domani mi vieni a trovare?"
Spalancai gli occhi alla sua domanda.
-"Sì, ehm certo.."
-"Bene, allora a domani!"
-"A domani.."
Ora che avevo la possibilità di vederla meglio, notai che aveva qualcosa di famigliare, ma cosa?

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Save me.||TheMark||
FanfictionCara, una ragazza autolesionista odiata da tutti...o così credeva. Infatti, non sapeva ancora che il suo idolo tenesse a lei più di quanto immaginasse.