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A farne le spese, dopo la scomparsa della signora Lella e la chiusura del noto locale "Il Bo", fu anche il "casolino" della piazza, che da sempre aveva fornito i suoi prodotti alla famosa trattoria. La stessa che gli avrebbe garantito l'adeguata sussistenza con la quantità di generi alimentari che acquistava in abbondanza per i pranzi e le cene dei suoi clienti abituali.
Ma il negoziante, da allora in poi, avrebbe dovuto contare solamente sui pochi e vecchi clienti affezionati e sui miseri introiti che gli sarebbero appena bastati per l'acquisto di rifornimenti al negozio.
Il casolino Lucio era basso di statura, cicciottello, con un po' di calvizie sulla sommità del capo che copriva diligente con un untuoso riporto, e la sua bella riga a destra. Usava mettere la grossa matita incastrata sull'orecchio, un grambiule poco lindo allacciato sopra i pantaloni, sempre del solito colore kaki, e un paio di zoccoli che sbatacchiava sul pavimento, mentre camminava da una parte all'altra del negozio.
Amava tanto i numeri e faceva i calcoli a menadito, come avesse avuto un cervello elettronico incorporato in testa.
Aveva cominciato da giovane la sua carriera di commerciante, vendendo polli nella sua casa colonica, dove la madre Armida allevava con vanto ogni tipo e razza di galline di qualità, e il figlio Lucio l'aiutava nella vendita, dopo averle fatte ovificare, barattando uova fresche a decine.Si diceva che un giorno, Armida ormai anziana, non riuscisse a tirare il collo ad una gallina, attesa da un acquirente che la voleva già spennata e pronta all'uso. Appena cercò di tirarle il collo con le mani dalle dita cicciotte e la carenza della forza necessaria che aveva perso nel tempo, la gallina cominciò a difendersi sbatacchiando le ali a più non posso, riuscendo miracolosamente a scivolarle di mano. Con il collo malconcio il povero animale cominciò a correre per l'aia, starnazzando e fuggendo velocissimo con una strana andatura a zig zag.
Armida chiamò in aiuto la cognata Angela che abitava una porta più in là.
La donna, dai capelli arruffati e grembiule a quadretti bianchi e rosa allacciato alla bell'e meglio sulla pancia prominente, corse fuori subito per dare il suo aiuto, riuscendo con una certa sicurezza a riacchiappare la sventurata gallina la quale, con grida strozzate e disperate, lasciava svolazzanti e sconfusionati resti di piume, sparpagliate per tutto il cortile.La donna provò a tirarle il collo di nuovo, tenendo fermo l'animale fra le cosce ferree e pelose e i polpacci muscolosi da contadina, per dare finalmente il colpo di grazia al povero pennuto, il quale si sentì tirare il collo per la seconda volta.
La gallina si divincolò in modo forsennato e, per una sorta di lotta per la sopravvivenza o per la sua robustezza dovuta al miracoloso mangime della sua adorata padrona, riuscì a svicolare, non si sa come, sfuggendo di nuovo e scivolando anche dalle gambe robuste della rozza contadina.
Con il collo piegato da un lato a novanta gradi, schiamazzando come un'indemoniata e zigzagando con la frenesia di un robot impazzito per tutto il cortile, la gallina cominciò ad agitare le ali freneticamente, mentre procedeva alzandosi in brevi saltelli, cercando la salvezza ad ogni costo.
A quel punto arrivò in aiuto la vicina, che era solita tirare il collo alle galline di casa e aveva una certa dimestichezza a spennare e porzionare gli animali da cortile.
Con aria sicura del suo aspetto corpulento, grembiule di lino carta da zucchero e fazzoletto annodato in testa per tenere a bada i corti capelli rossi e ricci, fece il gesto con la mano per dire a tutti di non preoccuparsi, che ci avrebbe pensato lei, nel suo rubicondo sorriso tra le due guance rosate.Ma anche in tre non riuscirono a prendere il disgraziato animale, il quale, forse per l'innato istinto di conservazione, scappò sbilenco a una velocità impensabile e si dileguò tra l'erba alta per andare a finire di sicuro in qualche estranea padella o preda di qualche animale tra i campi.
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Il paese è piccolo la gente mormora (Completa)
Fiksi UmumPrima di iniziare, devo ringraziare alcuni di voi, i quali mi hanno chiesto di rimettere su watt questa storia sfaccettata, e lo faccio con piacere. Grazie a tutti. Una fitta trama di storie intrecciate. Una vita dura, fatta di miseria e ristrettez...