22- Dolore

354 28 4
                                    

<<Credevo che l'amore potesse durare per sempre. Beh, era un'illusione>>

POV'S CHARLIEI genitori di Bea mi hanno dato le notizie ieri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

POV'S CHARLIE
I genitori di Bea mi hanno dato le notizie ieri.

È mattina presto, molto presto per essere sabato.

Io non mi sono mai svegliato così presto il sabato.

Non so come spiegare a Neil e agli altri ciò che mi hanno detto.

Ero stato io a voler sapere e loro mi hanno mandato la lettera stamattina.

L'ho aperta ed ora piango, piango come non ho mai pianto prima; infatti sveglio Cameron che mi chiede:- perché piangi Dalton? Che è successo?

Giro lo sguardo verso lui che si mette seduto sul letto e dico la triste notizia:- Cameron... Bea è morta

Lui spalanca gli occhi:- come? Non scherzare... devi essere serio Dalton...

-No... è la verità. I suoi mi hanno dato la notizia oggi

-Ma... andiamo a dirlo agli altri!

Corriamo fuori e bussiamo a Knox e a Pitts e Meeks.

-Ehi Charlie, è sabato. Che succede?- domanda Knox.

-È morta Bea- rispondo.

Pitts ride:- ma che dici!? Senti Charlie non è il momento di scherzare...

-Non sto scherzando! È la verità! I suoi mi hanno mandato la lettera stamattina. Ieri è... morta

-Lo sa Neil?- chiede Meeks preoccupato.

-No. Neanche Todd. Ho paura a dirglielo...

-Dobbiamo dirglielo, anche se non sarà facile- consiglia Knox.

Bussiamo piano alla porta affranti e la apriamo.

Neil e Todd dormono ancora beatamente. Non sarà un buon risveglio per loro...

-Neil... Todd...- li chiamo scuotendoli un po'.

-Ah, sei tu Charlie...- mi risponde per primo Todd mettendosi seduto.

Neil lo scuoto ancora e invece si alza in piedi.

-Perché ci hai svegliati così presto?- mi chiede Neil.

Io ho le lacrime che mi scendono sulle guance e dico piangendo:- Bea... Bea...

-Che è successo a Bea?- chiede Neil volendo ardentemente risposta.

-È morta!- esclamo io e i ragazzi appena svegliati guardano prima me e poi gli altri tristi e sconvolti.

-No, no, no, Charlie, no!- grida Neil sedendosi sul letto e portandosi le mani davanti al viso.

-No, no, no. Non è vero, non è vero!- grida ancora.

-Neil...

-Quando l'hai saputo?!

-Stamattina. I genitori mi hanno mandato la lettera

Mi guarda sconvolto.

-Anche noi siamo tristi, sai?- gli dico- non sei l'unico

-Voi... non potete capire... diranno che è stata colpa mia!

-Non è stata colpa tua- interviene Pitts- non hanno alcuna prova e poi tu sei andato sempre a trovarla in ospedale col rischio di essere espulso. E sappiamo tutti che... l'amavi. O non è così?

Neil va verso la finestra e guarda il paesaggio imbiancato per poi dire:- lasciatemi solo... lasciatemi qui

-Anche io...?- chiede Todd.

-Sì Todd- risponde Neil trattenendosi le lacrime.

Noi tutti usciamo fuori con la giacca addosso e decidiamo di andare nel parco.

Todd cammina velocemente avanti ma noi lo raggiungiamo.

POV'S TODD
Mi guardo intorno ammirando il paesaggio e dico:- così bello...

Qualche secondo dopo sento che devo vomitare e così mi inginocchio a terra e aiutato dai miei amici lo faccio.

Cercano di calmarmi ma io non ci riesco. Sto piangendo e non riesco a fermarmi più.

-Non è vero Charlie, non è vero... lei.. lei non è morta.. è così, io lo so! È una bugia!

-No. Non è una bugia- mi dice Pitts.

Io mi divincolo dalla presa dei miei amici e corro via sulla neve gridando fino a quando l'aria d'inizio inverno non mi fa fermare e cado a terra.

Perché? Perché proprio lei? Non può essere vero, non può. Ci deve essere qualcosa.

Tutta la neve che mi cade la paragono a una sua carezza ed io penso a lei, al suo sguardo, ai momenti felici passati insieme, anche a quelli tristi... e allora dentro di me non è più solo dolore, è nostalgia. Ma è anche speranza. Io credo nella vita, ora che grazie al professor Keating so cosa vuol dire vivere.
Chiunque direbbe che un morto non può resuscitare ma io di lei non lo penso.

Lei era forte, non si sarebbe mai abbattuta, è così.

Beatrice Dixon non ci avrebbe mai lasciati.

POV'S NEIL
Stamattina mi sveglia Charlie, mai successo. Soprattutto il sabato che lui dorme fino a tardi.

Però ci sono anche i ragazzi alla porta.

Mi alzo in piedi vedendo il mio amico per la prima volta piangere davanti a noi.

Mi dà la notizia che non avrei voluto mai sentire:- Bea è morta

Dentro di me si rompe qualcosa... io l'amavo! La vita non può essere così crudele da togliermela, no!

Vado alla finestra e faccio andare via tutti.

Non voglio vedere nessuno!

Mi sdraio sul davanzale della mia camera e guardo il paesaggio.

Un paesaggio bellissimo, tutto imbiancato dalla neve, gli alberi, il parco, il viale, il fiume ghiacciato.

Perché doveva cadere? Perché? Perché non è potuta rimanere viva?
Io l'amavo e volevo almeno dirglielo, dimostrargli il mio amore, invece no.

La vita non può volere questo... Perché ci ha distrutti così? Come può risucchiare nell'abisso una ragazza che di male non ne ha?

Sbatto il pugno alla finestra che si crepa un po' ma non ne do importanza.

Per quanto piangerò? Faremo il funerale a scuola? No! Non é vero! Non è la verità! Beatrice Dixon non è morta!

Mi vesto, prendo la giacca e vado fuori.

Nel parco cammino verso il cancello e a metà vedo Todd gridare correndo senza meta, i ragazzi guardarlo comprensivi.

Avrei fatto la stessa cosa... sfogarmi. Ma ora non posso. Devo andare all'ospedale!

Cogli l'attimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora