21- La brutta notizia

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<<Aspettiamo una battaglia mentre in realtà stiamo già combattendo...>>

POV'S NEILSono passati due giorni dall'incidente di Bea

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POV'S NEIL
Sono passati due giorni dall'incidente di Bea.

Non ho avuto notizie di lei e sono tanto preoccupato.

Ora siamo in sala comune ma niente é come prima. Senza lei l'aria sembra morta. Neanche i ragazzi sono come prima.

-Charlie- chiamo il mio amico che mi siede accanto.

-Dimmi Neil

-Andiamo a trovare Bea?- chiedo a bassa voce perché non voglio che gli studenti sentino.

-Dobbiamo avere il permesso da Nolan, lo sai?

-Sì, andiamo a chiederlo

-Ora?

-Certo. Vieni- usciamo dalla sala comune cercando di non farci notare tanto e andiamo all'ufficio del preside.

Bussiamo alla porta e riceviamo un "avanti".

Entriamo piano e il preside si gira verso noi dando le spalle alla finestra che stava osservando prima che fossimo entrati.

-Signor Nolan... noi vorremmo chiederle il permesso di andare a trovare la nostra compagna Beatrice Dixon- inizio io e il preside dice:- volete sapere sue notizie?

-Sì per favore, lei sa qualcosa?- chiede Charlie speranzoso.

-Sì, ma la famiglia non vuole che lo sappiano tutti

-Può dircelo? Giuriamo di non dire niente a nessuno. Se mai dovessimo farlo, può punirci come vuole- dico io e Charlie mi guarda, per poi annuire.

-Volete davvero saperlo?

-Sì- rispondiamo all'unisono.

Il cuore nel petto martella alla scoperta della verità.

-La signorina Dixon è in coma, ragazzi

Come? Come sarebbe a dire "in coma"?

-Ma...- provo io però il preside mi zittisce con un cenno della mano.

-Buona giornata signori- finisce il preside congedandoci.

Chiusa la porta mi accascio al muro piangendo.

-Neil... Neil...- mi chiama Charlie.

-È tutta colpa mia Charlie! Solo mia!- esclamo andando verso il dormitorio.

-No Neil, non è vero- dice Charlie.

-Lasciami in pace, ti prego. Voglio stare solo- dico andando in camera mia.

-Non è così che si risolverà la situazione, sai?- mette in chiaro ed ha ragione. Non è piangendo che si risolverà tutto. Devo agire

-Che hai intenzione di fare?

-Io? Andare a trovarla

-Come? E quando?

-Stanotte

-Tu sei matto- rido ma lo vedo serio.

-Non sto scherzando Neil. Andiamoci. Dobbiamo sapere di più

Lo guardo per un po' e poi mi arrendo:- va bene. A che ora?

-Incontriamoci all'ingresso alle 23:00

Dopo la cena e dopo essere andati a dormire mi alzo alle 23:00 senza avvisare Todd.

Esco indossando la giacca e vado all'ingresso dove trovo Charlie.

Corriamo per il parco e scavalchiamo il cancello andando verso la strada.

Per fortuna troviamo un taxi che passa e lo fermiamo entrandoci.

Arrivati all'ospedale chiediamo di visitare Beatrice e l'infermiera ci accompagna davanti alla porta della sua stanza.

-Vai tu?- chiede Charlie.

-Va bene

Entro piano e mi chiudo la porta alle spalle vedendo un letto dove giace Bea, con i suoi capelli castani sparsi sul cuscino e gli occhi chiusi. Devo parlarle.

-Ehm... ciao Bea. Sono Neil, Neil Perry- ovviamente non ricevo risposta ma mi avvicino prendendole una mano e accarezzandogliela.

-Sono scappato dalla scuola per venire da te. Non ho detto niente a nessuno, però Charlie è fuori. Ho saputo la notizia da Nolan. Mi dispiace tanto... guarirai, vero? Ritornerai come prima?

La guardo attentamente e sposto la mano alla sua guancia facendo una carezza che si ripete più volte.

-Mi manca il tuo sorriso, la tua risata cristallina e i tuoi occhi

Le sto parlando solo perché non è sveglia? Direi queste cose se invece lo fosse? Non lo so... ma so che mi vengono dal cuore.

-Vuoi che venga Charlie? Ora te lo chiamo. Buonanotte- le bacio la fronte e vado via cedendo il posto a Charlie.

~~~~~~~

I giorni sono passati lentamente e siamo al 15 novembre. La neve imbianca i prati.

All'ospedale sono andato altre due volte di nascosto portando i fiori a Bea, rinfrescando la stanza e raccontandole gli ultimi avvenimenti come se fosse stata chiusa tutto il giorno nella sua camera a Welton ed io le raccontassi i fatti successi al di fuori.

Ai ragazzi io e Charlie non abbiamo ancora detto niente ma presi dallo sconforto diciamo loro la verità.

-Di cosa volevate parlarci?- chiede Knox.

-Di Bea- risponde Charlie.

-Avete sue notizie?- domanda Meeks curioso.

-Sì, non ve l'abbiamo detto prima ma siamo andati a trovarla in ospedale due giorni dopo l'accaduto

-Perché ce l'avete nascosto?- chiede Todd.

-Perché Nolan non voleva che lo dicessimo a nessuno- risponde Charlie- e voi non spargerete la voce altrimenti riceveremo tante punizioni io e Neil

-Come sta?- Pitts va al concreto ed io e Charlie ci guardiamo.

-È in coma. Da due settimane- rispondo io non guardandoli negli occhi e con le lacrime che mi scendono di nuovo.

Questi giorni ho pianto tanto ma quando ero davanti a lei non lo facevo. Dovevo essere sempre positivo.

-Come??- esclamano tutti volendo subito di più.

-Si sveglierà?- Cameron deve sempre fare il tragico?

-Spero di si, Cameron- dico io subito.

-Tra due giorni si sapranno i risultati-interviene Charlie- ho parlato con i suoi genitori

- Quando?-gli chiedo.

-Quando tu eri dentro la sua stanza

Ah, è vero, Charlie li aveva conosciuti...

-Possiamo venire anche noi lì?- chiede Pitts.

-No, è troppo rischioso. Vi daremo notizie noi, ragazzi non preoccupatevi

-Ma è anche nostra amica!- esclama Meeks.

-Ho capito ma no. Già non dovevate saperne nulla e ora non potete andarci altrimenti ne pagheremo le conseguenze io e Charlie!

-Ho capito che ti piace Neil ma abbiamo il diritto anche noi di andarla a vedere- si intromette Knox

-Ragazzi facciamo che tra due giorni andiamo, ok? Io e Neil non andremo neanche in questi giorni- conclude Charlie- vero Neil?

-Si

Spero che i risultati siano buoni, lo spero davvero. Ma non vorrei neanche pensare il contrario...

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