Fanfiction sul film "l'attimo fuggente"
Trama: Anno 1959. Alla Welton Accademy sta per cominciare un nuovo semestre. Ma questo sarà un semestre diverso perché nella scuola maschile più prestigiosa degli Stati Uniti sarà ammessa per la prima volta un...
<<Aspettiamo una battaglia mentre in realtà stiamo già combattendo...>>
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POV'S NEIL Sono passati due giorni dall'incidente di Bea.
Non ho avuto notizie di lei e sono tanto preoccupato.
Ora siamo in sala comune ma niente é come prima. Senza lei l'aria sembra morta. Neanche i ragazzi sono come prima.
-Charlie- chiamo il mio amico che mi siede accanto.
-Dimmi Neil
-Andiamo a trovare Bea?- chiedo a bassa voce perché non voglio che gli studenti sentino.
-Dobbiamo avere il permesso da Nolan, lo sai?
-Sì, andiamo a chiederlo
-Ora?
-Certo. Vieni- usciamo dalla sala comune cercando di non farci notare tanto e andiamo all'ufficio del preside.
Bussiamo alla porta e riceviamo un "avanti".
Entriamo piano e il preside si gira verso noi dando le spalle alla finestra che stava osservando prima che fossimo entrati.
-Signor Nolan... noi vorremmo chiederle il permesso di andare a trovare la nostra compagna Beatrice Dixon- inizio io e il preside dice:- volete sapere sue notizie?
-Sì per favore, lei sa qualcosa?- chiede Charlie speranzoso.
-Sì, ma la famiglia non vuole che lo sappiano tutti
-Può dircelo? Giuriamo di non dire niente a nessuno. Se mai dovessimo farlo, può punirci come vuole- dico io e Charlie mi guarda, per poi annuire.
-Volete davvero saperlo?
-Sì- rispondiamo all'unisono.
Il cuore nel petto martella alla scoperta della verità.
-La signorina Dixon è in coma, ragazzi
Come? Come sarebbe a dire "in coma"?
-Ma...- provo io però il preside mi zittisce con un cenno della mano.
-Buona giornata signori- finisce il preside congedandoci.
Chiusa la porta mi accascio al muro piangendo.
-Neil... Neil...- mi chiama Charlie.
-È tutta colpa mia Charlie! Solo mia!- esclamo andando verso il dormitorio.
-No Neil, non è vero- dice Charlie.
-Lasciami in pace, ti prego. Voglio stare solo- dico andando in camera mia.
-Non è così che si risolverà la situazione, sai?- mette in chiaro ed ha ragione. Non è piangendo che si risolverà tutto. Devo agire
-Che hai intenzione di fare?
-Io? Andare a trovarla
-Come? E quando?
-Stanotte
-Tu sei matto- rido ma lo vedo serio.
-Non sto scherzando Neil. Andiamoci. Dobbiamo sapere di più
Lo guardo per un po' e poi mi arrendo:- va bene. A che ora?
-Incontriamoci all'ingresso alle 23:00
Dopo la cena e dopo essere andati a dormire mi alzo alle 23:00 senza avvisare Todd.
Esco indossando la giacca e vado all'ingresso dove trovo Charlie.
Corriamo per il parco e scavalchiamo il cancello andando verso la strada.
Per fortuna troviamo un taxi che passa e lo fermiamo entrandoci.
Arrivati all'ospedale chiediamo di visitare Beatrice e l'infermiera ci accompagna davanti alla porta della sua stanza.
-Vai tu?- chiede Charlie.
-Va bene
Entro piano e mi chiudo la porta alle spalle vedendo un letto dove giace Bea, con i suoi capelli castani sparsi sul cuscino e gli occhi chiusi. Devo parlarle.
-Ehm... ciao Bea. Sono Neil, Neil Perry- ovviamente non ricevo risposta ma mi avvicino prendendole una mano e accarezzandogliela.
-Sono scappato dalla scuola per venire da te. Non ho detto niente a nessuno, però Charlie è fuori. Ho saputo la notizia da Nolan. Mi dispiace tanto... guarirai, vero? Ritornerai come prima?
La guardo attentamente e sposto la mano alla sua guancia facendo una carezza che si ripete più volte.
-Mi manca il tuo sorriso, la tua risata cristallina e i tuoi occhi
Le sto parlando solo perché non è sveglia? Direi queste cose se invece lo fosse? Non lo so... ma so che mi vengono dal cuore.
-Vuoi che venga Charlie? Ora te lo chiamo. Buonanotte- le bacio la fronte e vado via cedendo il posto a Charlie.
~~~~~~~
I giorni sono passati lentamente e siamo al 15 novembre. La neve imbianca i prati.
All'ospedale sono andato altre due volte di nascosto portando i fiori a Bea, rinfrescando la stanza e raccontandole gli ultimi avvenimenti come se fosse stata chiusa tutto il giorno nella sua camera a Welton ed io le raccontassi i fatti successi al di fuori.
Ai ragazzi io e Charlie non abbiamo ancora detto niente ma presi dallo sconforto diciamo loro la verità.
-Di cosa volevate parlarci?- chiede Knox.
-Di Bea- risponde Charlie.
-Avete sue notizie?- domanda Meeks curioso.
-Sì, non ve l'abbiamo detto prima ma siamo andati a trovarla in ospedale due giorni dopo l'accaduto
-Perché ce l'avete nascosto?- chiede Todd.
-Perché Nolan non voleva che lo dicessimo a nessuno- risponde Charlie- e voi non spargerete la voce altrimenti riceveremo tante punizioni io e Neil
-Come sta?- Pitts va al concreto ed io e Charlie ci guardiamo.
-È in coma. Da due settimane- rispondo io non guardandoli negli occhi e con le lacrime che mi scendono di nuovo.
Questi giorni ho pianto tanto ma quando ero davanti a lei non lo facevo. Dovevo essere sempre positivo.
-Come??- esclamano tutti volendo subito di più.
-Si sveglierà?- Cameron deve sempre fare il tragico?
-Spero di si, Cameron- dico io subito.
-Tra due giorni si sapranno i risultati-interviene Charlie- ho parlato con i suoi genitori
- Quando?-gli chiedo.
-Quando tu eri dentro la sua stanza
Ah, è vero, Charlie li aveva conosciuti...
-Possiamo venire anche noi lì?- chiede Pitts.
-No, è troppo rischioso. Vi daremo notizie noi, ragazzi non preoccupatevi
-Ma è anche nostra amica!- esclama Meeks.
-Ho capito ma no. Già non dovevate saperne nulla e ora non potete andarci altrimenti ne pagheremo le conseguenze io e Charlie!
-Ho capito che ti piace Neil ma abbiamo il diritto anche noi di andarla a vedere- si intromette Knox
-Ragazzi facciamo che tra due giorni andiamo, ok? Io e Neil non andremo neanche in questi giorni- conclude Charlie- vero Neil?
-Si
Spero che i risultati siano buoni, lo spero davvero. Ma non vorrei neanche pensare il contrario...