Celeste's POV
04:30. Non riesco a dormire. Ho troppi pensieri per la testa: mi sono davvero innamorata di Ivan?
Rimango a fissare il soffitto, pensierosa, finché poi mi addormento.
Lui è lì che mi aspetta, mentre io sto camminando verso di lui. È lo stesso di sempre: fisico praticamente statuario, capelli color castano chiaro con un ciuffo che troneggia, e gli occhi dello stesso colore dei capelli, ma con un luccichio diverso dal solito. È vestito semplicemente con un jeans, una camicia azzurra e un paio di sneakers blu, niente di più, niente di meno. Sempre identico al solito Ivan, ma quel luccichio mi stende. Perché mi ha chiamata? Cosa vuole? Mentre mi avvicino, si passa nervosamente le dita tra i capelli… Diamine, vorrei farlo io. Vorrei toccare i suoi capelli. Inconsapevolmente, passo le dita tra i miei. Anch'io sono sempre uguale: ho i jeans, una maglietta morbida che mi lascia scoperta la spalla destra, e le mie trainers preferite. Mi sto avvicinando. Sento il suo profumo, ha messo il “One Million”, e, per chissà quale coincidenza, stamattina mi sono spruzzata un po’ di “Lady Million”, la versione femminile del suo profumo. Sono di fronte a lui. Il cuore sta per esplodermi nel petto. Non parla, resta a fissarmi in silenzio. Il luccichio nei suoi occhi si fa più intenso. Lo amo, accidenti, eccome se lo amo. La sua mano mi sfiora delicatamente il mento, in un attimo divento tutta rossa. Avvicina il suo viso al mio. Sento il suo respiro. Posso quasi sentire il battito del suo cuore, o forse lo confondo con il mio. Si avvicina ancora di più. Mi sento mancare. Il suo naso sfiora il mio. Sta per succedere. Socchiude lentamente le palpebre. Faccio lo stesso. Le sue labbra sfiorano le mie. Sembra un sogno…
Aspetta un attimo… è un sogno!
Mi sveglio di soprassalto.
Non puoi tormentarmi anche nei sogni, e che cavolo!
Intanto sono le 7:00, mi alzo e mi preparo come ogni giorno. Le mie giornate sono sempre uguali alle precedenti, quelli che cambiano sono i miei sentimenti per Ivan: sono apparentemente passata dall’odio all’amore da un giorno all’altro. Qualcosa dentro di me sta cambiando, ed è qualcosa che non so spiegarmi perché non mi sono mai innamorata veramente prima d’ora. Provo delle sensazioni mai sperimentate prima quando sono con lui, e tutto ciò è assolutamente STRANO.
***
È passata ormai una settimana dal compito di Latino, e la professoressa ha portato i risultati. Ovviamente mi è stato affibbiato il solito 8+. Ormai non mi stupisco neanche più, sono così abituata a prendere voti alti...
Modestia portami via...
Ivan aspetta il suo foglio, trepidante, e io lo rassicuro:
-Sta’ tranquillo, grazie a me non avrai preso meno di 7!-
-Ne sono più che sicuro- risponde, guardandomi dolcemente.
Il mio cuore batte freneticamente: non avrei mai creduto che quel “bestione” affianco a me potesse essere così romantico. Ecco il compito di Ivan. Lo guarda, e un sorrisone occupa il posto delle sue labbra. Finalmente, invece del solito 6-, c’è un bellissimo 7+.
-Siiii!- Esclama, poi si rivolge a me:
-Grazie, grazie, grazie!- Preso dall’euforia, mi bacia la guancia: sono tutta un fuoco.
-Ehm… Non c’è di che…-
Anche Ivan arrossisce, imbarazzato, ma poi finge di non dare importanza all’accaduto, e riconsegna all’insegnante il suo compito, insieme al mio. A quanto pare quel “bestione” è in grado anche di imbarazzarsi…
-Posso andare al bagno?-, chiedo alla professoressa.
-Certo, vai pure.-
Mi alzo dalla sedia e, prima di uscire dall’aula, mi accorgo che Ivan mi sta fissando. Mi giro verso di lui, che finge di niente e abbassa la testa.
Entro nel bagno e mi guardo allo specchio. Semmai Ivan si fosse innamorato di me, cosa potrebbe mai averlo colpito del mio aspetto?
Il fisico non penso proprio, ho una 44 abbondante, quindi è da escludere. I capelli? Non hanno niente di speciale: mossi, lunghi e castani, come chiunque altra. I miei occhi, poi, hanno un colore indefinibile, una via di mezzo tra l’azzurro e il verde. Boh? Che ci troverà in me di speciale?
Basta così, sono già stata troppo tempo in bagno, e non sarebbe il massimo beccarsi un rimprovero dalla professoressa, così torno in classe.
***
Le ore passano troppo in fretta quando la testa è piena di pensieri, e io ne ho fin troppi. Prima la dichiarazione di omosessualità di Daphne, poi l’annuncio della vacanza con Ivan, e ultimo, ma non per importanza, ciò che, a quanto pare, inizio a provare per il ragazzo che solo una settimana fa odiavo.
La vita di noi ragazzi è piena di avvenimenti che ci fanno cambiare inevitabilmente, in meglio o in peggio. Spesso i nostri genitori vorrebbero che noi figli ci impegnassimo nella scuola, senza distrarci, ma come si fa a non distrarsi a quindici anni? Tra i primi amori, le gite, le preoccupazioni familiari e gli amici, è impossibile concentrarsi solo ed esclusivamente sullo studio. Certo, loro vogliono solo il meglio per noi, però devono anche rendersi conto che siamo solo degli adolescenti, e che non abbiamo ancora la maturità che invece hanno loro.
Tornando a me, domani ho una gita scolastica e la mia classe è diretta ai bellissimi scavi di Pompei. Arrivata a casa, inizio a preparare una borsa con tutto l’occorrente per una mattinata sotto il sole. Sono una ragazza, dopotutto, e ci tengo ad apparire sempre al meglio.
Che cosa mi devo mettere? Uffa…
Il dramma di ogni ragazza: avere un armadio pieno di vestiti ma non sapere mai cosa indossare, così decido di chiedere aiuto a Maya:
-Maya! Mi aiuti? Non so cosa indossare!-
-Certo! Allora, Celeste, dove sei diretta?-
-Scavi di Pompei, quindi ci sarà da camminare parecchio-
-Okay, prima cosa: scarpe comode. Le trainers che hai vanno benissimo.-
-Okay, fin qui ci siamo-
-Seconda cosa: abbigliamento comodo, ma trendy e alla moda. I jeggings sono un must per queste occasioni, e poi direi di abbinarci una bella t-shirt colorata.-
-Che ne dici di questa gialla? So che il giallo quest’anno va fortissimo!-
-Direi che è perfetta. Dobbiamo solo scegliere una borsa e poi sarai pronta per la gita di domani.-
Apriamo il mio cassetto delle borse.
-Maya, secondo me ci vuole qualcosa di neutro…-
-Tipo una tracolla in denim?-
-Sì, sarebbe perfetta!... Ma, dove la prendo?-
-Non preoccuparti, ne ho una io.-
-Sei fantastica!-, la abbraccio sorridendo.
-Sì, lo so.-, risponde Maya fingendo un’aria altezzosa.
***
Okay, okay... tra poco ci siamo.
Sono le 06:30. Il pullman viene a prenderci alle 07:40, mi alzo e inizio a prepararmi, con la mente affollata da mille pensieri.
Merda. Lo rivedrò, e fuori dall'ambiente scolastico. Ma perchè deve succedere tutto a me? Innamorarsi di un rivale? Bah. Ho sempre pensato di essere strana, ma ora ne ho la certezza.
Pigramente, infilo la prima gamba nel jeans. Altrettanto pigramente faccio con la seconda. Ora è la volta del reggiseno, poi la t-shirt, infine le scarpe. Una spruzzata di profumo, la borsa, una felpa se dovesse far freddo, e... un ombrello? Non si sa mai.
Sono le 07:25. Mando un SMS a Serena:
-Sei pronta? Scendi, sto arrivando-
-Va bene, ci sono-
Apro il portoncino, e scendo in strada. Inspira ed espira profondamente.
Andiamo.
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Niente ha più senso
RomanceSe ci si innamora di chi fino a poco prima si odiava, allora davvero niente ha più senso... e peggio ancora se nasce una passione irrefrenabile e assolutamente proibita. A soli quindici anni, Celeste si trova a combattere tra due sentimenti opposti...