Capitolo 16

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Ivan's POV

-Davvero Francè? Il fratello di Celeste si sposa?-

Non lo sapevo, accidenti. Beh, sono contento per lui.

-Sì, si sposano sabato-

-Aspetta, questo sabato?-

-Esattamente-

Boh... valla a capire 'sta fretta.

-E sia Maya che la sorella saranno le damigelle, ma avranno bisogno di un accompagnatore...-

A quest'ultima parola il cervello mi si riaccende.

-Un accompagnatore? Immagino che tu starai con la sorella di Celeste...'

-Certo, ne dubitavi?-

-No... e Celeste con chi andrà?-

-In realtà non ce l'ha ancora... perchè, ti interessa?-

Eccome se mi interessa...

-No, era per curiosità... anche se non sarebbe male come idea, due sorelle con due fratelli. Insomma, è d'effetto...-

-Sì, abbastanza... ma tanto, da quello che so, tu e Celeste non andate molto d'accordo. Anche se dovreste, poiché passerete l'estate insieme.-

Non andiamo d'accordo? Stai scherzando vero?

-Beh, in realtà io e lei stiamo diventando... amici?-

Con benefici...

-Ah, bene.-

-Sì, comunque io devo andare a scuola, ciao!-

Celeste's POV

Mi incammino verso la scuola, con gli auricolari nelle orecchie e la riproduzione casuale dei brani.

"Boum boum boum" di Mika.

A quanto pare tutto mi riporta ad un'unica persona.

Ivan.

Esatto.

"Les étagères font badaboum,
quand toi et moi, on fait boum boum boum..."

Uhm... gli scaffali fanno badaboum, quando tu e io facciamo boum boum boum.

Bei doppi sensi, eh?

E i doppi sensi chi ti fanno venire in mente?

Ivan. A proposito di lui, stanotte ci ho pensato, e penso proprio che chiederò a lui di farmi da accompagnatore. E poi non sono in chissà che confidenza con nessun altro ragazzo.

Minchia, che vita sociale di merda.

Eh, a chi lo dici.

A proposito, guarda un pò chi mi sta raggiungendo...

-Hey, Celeste!-

Ivan.

-Hey!-

Sexy voice mode on ;)

Eheh...

-Ivan, come mai sei ancora qui? Di solito a quest'ora sei già a scuola...-

Forse ha voluto venire insieme a te...

-Mio fratello stamattina si è messo a chiacchierare e mi ha fatto fare tardi.-

Mentre passeggiamo verso la scuola, mi rendo conto che Serena non c'è oggi, mi sembra che doveva accompagnarla Marco.

Quindi se non fosse per Ivan, saresti da sola.

Giusto. Una volta tanto, hai ragione.

Io ho SEMPRE ragione.

-Quindi... tuo fratello si sposa?-

-Eh, già...-

-E tu fai la damigella.-

Annuisco.

-E ti serve un accompagnatore.-

Non era una domanda, piuttosto un'affermazione.

-Esatto.- Sospiro. -... e non ho idea di chi possa farlo.- Sorrido, e lui se ne accorge.

Siamo fuori al vicolo cieco, e non c'è nessuno. Mi passa un'immagine per la testa.

Io e Ivan nel vicolo cieco. Da soli.

Oh, sì.

Credo che anche lui stia pensando alla stessa cosa.

In un attimo mi trovo spalle al muro, con lui di fronte a me. Sono le 8 meno un quarto. Cinque minuti di pazzia posso concedermeli.

Senza ulteriori indugi, lo bacio. Il nostro terzo bacio. La sua lingua trova libero accesso nella mia bocca.

Lo accolgo con un gemito, che pare eccitarlo ancora di più.

Accidenti, non so quanto tempo stia passando. Le nostre lingue danzano insieme, e la sua mano risale la mia t-shirt.

Devo fermarmi. Ho l'impressione che arriveremo in ritardo. Ma come posso farlo? Sono in paradiso.

Per fortuna, o per sfortuna, lui si interrompe. Mi sorride, ma poi guarda l'orologio e il sorriso svanisce.

-Merda, sono le 8 meno cinque!-

Mi porto una mano alla bocca.

Lui mi prende l'altra mano e corriamo insieme.

Siamo mano nella mano. Ma l'ho realizzato solo adesso che siamo fuori scuola. Subito ritraggo la mia mano.

Meno male che siamo ancora in tempo. La campanella è appena suonata.

E siamo stati mano nella mano. Arrossisco.

Niente ha più sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora