Sbatté le palpebre una volta, poi due e richiuse gli occhi. Li riaprì ancora qualche volta per richiamare tutti i ricordi di quella notte e farli propri. Alla fine si rese conto che era stato il miglior venerdì di sempre. Ethereal non aveva morso Darcy nemmeno una volta, se non sulle labbra, quelle che avrebbe voluto avere all'infinito, ma era stato tutto perfetto ugualmente.
Erano abbracciate, la vampira sentiva la sua ragazza respirarle contro il petto e il suo calore intenso che la riscaldava. Le venne un nodo in gola a pensare che avrebbe dovuto sottrarglielo se lei avesse accettato di trasformarsi.
Darcy si mosse appena e Ethereal capì che fosse sveglia, perciò le diede un bacio in fronte e le passò una mano tra i capelli.
<<Buongiorno piccolina.>> le sussurrò.
<<Buongiorno amore.>>
La ragazza si allungò leggermente per sfiorarle il collo con la punta del naso e colse ancora un po' dell'odore del sangue che le era rimasto addosso. Era stata un'esperienza al di fuori del tempo e dello spazio e i loro corpi erano entrati in contatto come mai prima d'ora, toccandosi con una naturalezza innata. Il sangue era stata la parte migliore e Darcy aveva trovato eccitante assaggiarlo dalla pelle di Ethereal.
<<Come ti senti?>> le chiese la vampira.
<<Me lo chiedi anche? Non mi sono mai sentita così>> rispose sorridendo. <<E tu?>>
<<Sto davvero bene>> replicò. <<Tu mi fai stare bene.>>
Darcy sorrise di nuovo e si protese per baciare Ethereal. Fu più leggero di quelli che si erano scambiate nelle ore precedenti, ma comunque piacevole.
<<Caffè?>> propose la ragazza corvina mettendosi seduta.
<<Volentieri, però fai presto>> rispose guardandola negli occhi. <<Vorrei parlarti di una cosa.>>
Darcy annuì e scese in cucina. Portava solo l'intimo e rabbrividì quando toccò il pavimento con i piedi nudi. Armeggiò con la caffettiera e dopo qualche minuto la stanza si riempì dell'aroma del caffè. Divise il liquido scuro in due tazze e poi, facendo attenzione a non rovesciare nulla, tornò da Ethereal.
<<Sono stata abbastanza veloce?>> le domandò porgendole quella con disegnato sopra un gatto nero.
<<Una scheggia.>> rispose ridendo e dandole un bacio.
<<Allora, di che cosa vuoi parlarmi?>>
Ethereal bevve un sorso di caffè prima di rispondere per prendere tempo e riflettere sulle parole giuste da usare.
<<Della sentenza del processo>> Darcy annuì e la vampira continuò. <<La mia punizione è quella di trasformarti per farti diventare come me.>>
La ragazza corvina impallidì e si portò istintivamente una mano alla gola. Non aveva mai pensato a quella possibilità nonostante l'idea del sangue la intrigasse. Lei non era portata per la vita notturna, per la mancanza di sole e soprattutto il concetto di immortalità la terrorizzava parecchio.
<<Non sei costretta a farlo>> disse prontamente Ethereal. <<Però l'alternativa è la nostra separazione.>>
Quello fu un colpo al cuore per Darcy e le si riempirono gli occhi di lacrime. O vampira come la sua ragazza o non avrebbero più potuto stare insieme.
<<Quanto tempo abbiamo per decidere?>> chiese cauta.
<<È una tua scelta, Darcy, non ti posso costringere>> disse. <<Solo oggi, comunque. Se decidi di farti trasformare dobbiamo tornare in Romania domani.>>
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Principessa della notte
VampireDiverse come il giorno e la notte, il bianco e il nero, il sole e la luna, ma unite da un solo battito cardiaco lento. Darcy, la giovane mortale dai capelli neri, varrà tutta l'immortalità di Ethereal, fredda e schiva vampira dagli occhi ocra?