Epilogo: Vischio

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Fuori nevicava e Darcy era contenta di essere dentro casa con addosso un grande maglione natalizio. In sottofondo c'era un vecchio vinile di Ethereal e la ragazza andava a ritmo di musica mentre apparecchiava il tavolo che era stato preparato in soggiorno.

Era la vigilia di Natale e lei e gli altri ragazzi avrebbero cenato insieme. Da quando si erano conosciuti, cinque anni prima, era diventata una tradizione che aveva riportato Darcy, perché prima del suo arrivo non si ricordavano nemmeno l'ultima volta in cui avessero festeggiato.
Sotto l'albero c'erano anche dei regali sistemati poco prima e la ragazza era curiosa di leggere le loro espressioni di stupore sul viso, nonostante sapesse che a Ethereal non piacessero le sorprese. Era il primo anno che li faceva perché ormai aveva imparato a conoscere tutti e sapeva cosa sarebbe potuto piacere a ognuno di loro.

Darcy era diventata una vampira da diverso tempo e le cose stavano andando davvero bene. Aveva pubblicato altri sei romanzi, Ethereal aveva espanso la galleria d'arte e non erano mai state così felici. Vivevano ancora insieme e la bionda l'aveva aiutata parecchio all'inizio di quella nuova esperienza, soprattutto con sua madre. Non aveva potuto dirle la verità, ovviamente, e spesso aveva dovuto mentirle, ma Ethereal era sempre stata al suo fianco e avevano superato qualsiasi ostacolo.

La sete di sangue era ancora forte, però Darcy aveva imparato a mangiare di nuovo come gli umani e anche ai canini si era abituata alla svelta. Lei e la sua ragazza si mordevano parecchio quando facevano l'amore, anche se ora era solamente piacevole, e fin dai primi giorni era stato un gesto naturale.

Anche Levi e Storm avevano avuto un ruolo importante e la vampira poteva solo esserne riconoscente. Avalon invece era partita pochi giorni dopo la trasformazione di Darcy e mandava spesso sue notizie, ma si faceva vedere poco. Aveva incontrato un uomo, uno stregone come lei, ed era davvero contenta di averlo nella sua vita.
Non la vedevano da mesi e Ethereal aveva insistito perché ci fosse anche lei a quella cena. Erano pur sempre una famiglia e dovevano stare insieme la vigilia di Natale.

Darcy guardò l'ora e notò che ormai la sua ragazza doveva aver finito da poco di lavorare, così andò in cucina e aprì una bottiglia di surrogato. Lo versò in due calici cogliendone l'odore profondo, poi recuperò un rametto di vischio che aveva nascosto in un cassetto. Un po' a fatica lo appese allo stipite della porta e fece appena in tempo perché sentì in lontananza la macchina di Ethereal fermarsi.
La porta d'ingresso si chiuse, la vampira entrò nell'atrio e si bloccò sotto al rametto, incuriosita.

<<Amore, perché c'è del vischio qui?>> chiese e la sua ragazza le andò in contro con i bicchieri in mano.

<<Per questo.>> le passò uno dei due calici e le diede un bacio. Aveva le labbra fredde e l'odore della notte addosso e Darcy la prese per la giacca per avvicinarla ancora di più a sé.

<<Quanta audacia>> le disse con un sorriso. <<Non vedo l'ora di toglierti questo maglione di dosso.>>

La ragazza corvina le diede un altro bacio e poi bevve un sorso di sangue. Prese dal piano della cucina un piccolo centrotavola che aveva comprato per l'occasione e andò in salotto per sistemarlo.

<<Lana!>> strillò. <<Scendi dal tavolo! Quante volte ti ho detto che non devi farlo?>>

Darcy guardò la piccola palla di pelo nera che stava sonnecchiando incastrata nello spazio tra un bicchiere e un piatto alzare la testolina e fissarla di rimando con i suoi occhi verdi.
Era il loro gatto, lo avevano adottato poche settimane prima, e spesso spariva per delle ore andando a dormire tra i loro cuscini o nei cassetti con i vestiti. Dopo anni solo loro due avevano deciso di aggiungere un nuovo membro alla famiglia e quella gattina le aveva ammaliate con i suoi occhioni.

Principessa della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora