Darcy era riuscita a farsi dare parecchie informazioni sulla natura di Ethereal mentre erano stese nel letto. Del surrogato al posto del sangue umano, delle leggende sull'aglio o sul riflesso nello specchio e del Governo del Mondo Oscuro e delle sue leggi. L'umana aveva voluto sentire alcuni dei suoi racconti di vita, i momenti più divertenti e anche quelli più difficili.
Non le aveva chiesto con quante persone fosse stata perché odiava quando il senso di gelosia si impossessava di lei e quando si trattava di Ethereal era sempre lì ad aspettarla.
Quel giorno non parlarono nemmeno del bacio e tutte e due capirono che non serviva tirare fuori l'argomento di nuovo.Le ragazze si rividero dopo quasi tre settimane da quella notte passata insieme perché Darcy aveva una scadenza da rispettare per la consegna del manoscritto e non aveva avuto tempo di incontrarsi con Ethereal. Aveva percepito davvero tanto la sua mancanza sebbene si fossero sentite parecchio dato che Darcy la chiamava per chiederle consiglio su cosa o come scrivere.
In quei giorni lontane, entrambe avevano colto l'assenza dell'altra e l'avevano interiorizzata. Era qualcosa di ancora distante dal dolore, ma si erano riempite le giornate a vicenda e non avere il progetto di vedersi per una sera le mandava in confusione.
Ethereal scombussolava Darcy, la faceva sentire bene, importante, con uno scopo. Non aveva mai pensato che qualcuno potesse occupare una porzione tanto importante della sua vita e soprattutto non in così poco tempo. Ci teneva davvero a lei e ci teneva così tanto che aveva paura che prima o poi avrebbe rovinato tutto facendo un passo falso.
Quello che Ethereal provava per Darcy, invece, non poteva definirsi amicizia. Avalon era una sua amica, Levi e Storm lo erano, ma non lei. Era qualcosa che andava al di là, un senso di protezione innato che provava nei suoi confronti. Trovava la ragazza ancora piccola e fragile e desiderava tenerla all'oscuro del mondo il più possibile, farle da scudo col proprio corpo.
Darcy uscì dall'ufficio del suo editore dopo avergli consegnato una bozza del suo romanzo senza dirgli che ne aveva un'altra nella borsa e che stava per consegnarla a una quasi estranea che aveva preso possesso dei suoi pensieri costantemente perché la leggesse.
Con un taxi raggiunse la galleria di Ethereal che la salutò con un sorriso smagliante quando la vide entrare. Non faceva altro che pensare a quel sorriso e a tutto ciò che vi stava dietro. Le andò in contro e poi si strinsero in un abbraccio.
<<Ehi.>> disse Ethereal con le labbra a pochi millimetri dal collo dell'altra. Aveva la pelle fresca e un profumo speziato che copriva quello del sangue.
<<Ehi>> Darcy le infilò una mano tra i capelli e li accarezzò. <<Ti ho portato una cosa.>>
Ethereal la osservò con sguardo curioso tirare fuori dalla borsa una cartella rigida che aveva l'aria di essere pesante.
<<Che cos'è?>> domandò quando gliela porse.
<<Guardaci dentro e lo scoprirai.>>
La vampira, che non amava molto i regali e le sorprese, aprì la cartella e vi trovò il manoscritto di Darcy.
<<L'hai finito?>> la ragazza corvina annuì con un sorriso. <<E perché lo dai a me?>>
<<Mi hai aiutato tanto e volevo che lo leggessi in anteprima.>> rispose mettendole una mano sul braccio.
<<Grazie. È davvero un bellissimo gesto.>> le diede un bacio sulla fronte che Darcy accolse chiudendo gli occhi.
Le sorrise in risposta e le chiese se avesse finito di lavorare e se avesse potuto portarla da qualche parte per parlare di tutto quello che era successo in quelle settimane. Ethereal accettò e si allontanò per andare a prendere il cappotto, ma si trovò il passò sbarrato da Levi.
STAI LEGGENDO
Principessa della notte
VampireDiverse come il giorno e la notte, il bianco e il nero, il sole e la luna, ma unite da un solo battito cardiaco lento. Darcy, la giovane mortale dai capelli neri, varrà tutta l'immortalità di Ethereal, fredda e schiva vampira dagli occhi ocra?