Epilogo

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Epilogo

Seduto nella biblioteca dell'Accademia, Kowara sfogliava distrattamente le pagine del diario di Noghotoss, nella vaga speranza di trovarvi informazioni utili sul modo per spezzare il Triumvirato senza uccidere sé stessa, Nikaas e Cassandra.

"Ehilà!" salutò la voce mentale di Nikaas.

"Ehi...Come va su Ioricrel? Spero vi stiate divertendo più di quanto io non stia facendo qua."

"Oh...Ecco...A questo proposito..."

La ragazza venne raggiunta da una lieve sensazione di senso di colpa proveniente da Nikaas.

"Cosa è successo?"

"Io...Non posso ancora tornare."

"Che cosa?!" Kowara scattò in piedi. "Avevamo un patto! Io sarei rimasta qui a fare la muffa finché non fosse finita la missione su Ioricrel! Ho dovuto cambiare pelle quattro volte in una sola giornata per evitare ustioni permanenti dopo il tuo incidente di stamattina, e ho sopportato il dolore atroce di questo pomeriggio, convinta che sarebbe stata l'ultima volta che avrei dovuto spiegare ai guaritori che non ho alcun problema fisico o mentale, ed ora tu mi dici che non puoi tornare?!"

"Ti chiedo scusa, ma sono stato ingaggiato per un'altra missione. Per conto del Pontefice."

Kowara venne attraversata da un brivido. "Come posso sapere che mi stai dicendo la verità?"

"Puoi chiedere a Teena di mostrarti le immagini dei suoi artefatti-spia. Sto attraversando il portale con Grea proprio adesso."

La ragazza-serpente sbuffò.

"Senti, mi spiace, davvero! Avrei rispettato i patti, se avessi potuto, ma..."

"Ma per il bene di tutti e tre non hai altra scelta se non seguire Yjius e obbedirgli, giusto?"

"Già. Ma ti prometto che appena avrò finito qui, non mi muoverò più finché non raggiungeremo Vyeln. Così avrai almeno una stagione per fare ciò che vuoi e viaggiare."

Era un'offerta piuttosto allettante, in effetti.

"D'accordo. Ma se tra un mese non ti vedo tornare, ti vengo a prendere personalmente."

La mente di Nikaas inviò un'ondata di sollievo.

"Certamente. Cercherò di finire il prima possibile. Grazie, e scusami ancora."

"Ci sentiamo presto. Ora vado." Kowara chiuse il collegamento mentale, e posò lo sguardo sul libro. Sospirò, prese il libro sotto braccio e lo ripose al suo posto. Nel farlo, però, l'occhio le cadde su un manoscritto particolare, il cui titolo, stampato sulla costa, era scritto in lettere dorate.

"Il serpente nel cappello".

Lo estrasse dallo scaffale. Era un libro piuttosto grande e pesante, dall'aspetto antico e nuovo allo stesso tempo.

Curiosamente, non vi era traccia del nome dell'autore.

Stava quasi per rimetterlo al suo posto, quando notò un nome familiare in cima alla pagina che dava inizio al prologo.

Svevo.

Era il nome di uno scrittore di Alba, e la frase riportata proprio sotto la grande scritta "Prologo" era una citazione di un libro che Kowara aveva letto. Che cosa ci faceva su Creepyplane?

In quel momento, decise come avrebbe passato il tempo nelle settimane successive.

Campioni di LordranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora