Capitolo 4

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  Non appena Nikaas e il suo necroforo misero piede nella stanza in cima alla grotta di Nito, vennero accolti da una luce innaturale che fluttuava sul soffitto e illuminava il terreno sottostante, una grotta nella quale scorreva un piccolo fiume sotterraneo pullulante di ossa. Guardando meglio Nikaas notò che quelle non erano semplici ossa, ma una moltitudine di piccoli scheletri, ognuno grande quanto un neonato, che arrancavano verso di lui.
Sussultò quando si trovò faccia a faccia con una creatura gobba con tre volti e il corpo trapassato da sei bastoni a cui erano appese altrettante lanterne. La creatura sprigionava un potere necromantico sufficiente a creare un piccolo esercito di non morti e sembrava difendere qualcosa, un mucchio di scheletri semi-carbonizzati radunati in cerchio. Stranamente era proprio quel cerchio di cadaveri ad assorbire il potere di Nito, quello e molti altri punti della stanza.
Vedendo che la creatura non sembrava intenzionata a fargli del male e che da quando gli si era avvicinato la tempesta di fuoco era finita, Nikaas prese il controllo dei baby scheletri e li bloccò sul posto.
Le maschere della creatura ruotarono di qualche grado, come se fosse confusa. <<Cosa sei?>> chiese con voce maschile.
<<Un necromante, di certo...>> continuò con voce femminile.
<<Ma sarà un amico...>> domandò una terza voce, stavolta appartenente ad un fanciullo <<O un nemico?>>
<<Amico>> rispose Nikaas. <<Sono un necromante come te... Voi... Uhm... Come dovrei rivolgermi a te perché tu non ti offenda?>>
<<Molto tempo è passato da quando siamo stati tre entità distinte>> disse la voce maschile con una nota di rammarico. <<Ora siamo uno e tre, uniti nell'odio verso colui che ci ha condannati a questo destino>>
<<Parli di Nito?>>
<<Oh no! Non è stato lui a farci questo>> disse la donna.
<<È stato l'uomo che ha generato l'Abisso, colui che risponde al nome di Yjius>>
Il Pontefice era stato su Ioricrel? Questo spiegava come mai Iris conoscesse quel luogo così bene...
<<Ho avuto il dispiacere di incontrarmi con lui una volta, ma non sono un suo ammiratore. Mi chiamo Nikaas e sono felice di fare la vostra conoscenza...>>
<<Puoi chiamarci Girandola. Dicci, Nikaas: perché sei qui nella Tomba dei Giganti?>>
<<Sono uno studioso delle necroarti e ho percepito un grande potere provenire da qui. Sbaglio o quel cerchio di cadaveri sta assorbendo il potere di Nito?>>
<<È così. Non vorrai fermarci, vero?>>
<<No, no>> disse Nikaas pensieroso. <<Ma sono curioso: come farete ad incanalare tutto quel potere nel vostro corpo? >>
<<Non deve interessarti>> disse la voce maschile con tono brusco.
<<Conosco questo genere di rituali e vi assicuro che basta veramente poco per mandare tutto quanto il lavoro in fumo. Il potere necromantico deve essere scremato, o le sue impurità vi consumeranno!>>
Ovviamente la spiegazione era completamente improvvisata, ma come diceva Vladja, bastava mantenere un tono serio e confondere le idee per ottenere ciò che si voleva. <<Lo sapevate, vero?>>
Le maschere si guardarono tra di loro.
<<Credi che non ci abbiamo pensato?>> disse la voce del ragazzino dopo qualche secondo. Nikaas notò che ogni volta che uno dei tre componenti di Girandola parlava la sua maschera si muoveva.
<<Ma no, certo! Siete troppo esperti! Sono sicuro che abbiate già preso tutte le precauzioni contro la debilitazione necrotica. E di sicuro sarete abbastanza esperti di fusione osseo-muscolare da sapere come manipolare adeguatamente il mana della morte per scremare il potere e tornare ad essere quelli di un tempo>>
<<Debilitazione necrotica? Fusione osseo-muscochecosa?>>
<<Si tratta di... Ma no, che ve lo spiego a fare, di sicuro lo saprete già. Forse è meglio che vada>> e con quelle parole Nikaas mosse le mani per fondere insieme un centinaio di scheletrini, così da creare un necroforo al primo stadio.
<<Vai ad avvisare Iris che sto tornando>> disse alla creatura.
La bestiola obbedì e svolazzò via.
<<Aspetta un momento!>> gridarono le tre voci tutte assieme.
<<Cosa succederebbe se non compissimo il rituale con le dovute accortezze?>>
<<Potreste subire grottesche mutazioni, unirvi tra di voi in modi raccapriccianti>>
La creatura si mosse su sé stessa, fece scivolare la sua veste e rimosse le maschere, mostrando tre volti umani fusi in unico, grottesco corpo con sei braccia e sei gambe. Vedendo ciò che la veste di Girandola nascondeva Nikaas si diede dello stupido. Doveva capire che quella creatura era la fusione di tre corpi umani, glielo aveva anche detto!
<<Molto peggiori. Potreste unirvi ad ogni creatura vivente o non-morta di questa regione, trasformandovi in un agglomerato di carne gigantesco. Per non parlare della necrodebilitazione! Vi trovereste fusi assieme in un corpo che cade letteralmente a pezzi e che si decompone minuto dopo minuto>>
L'espressione dei tre volti di Girandola si fece spaventata.
<<E questo accadrebbe anche se usassimo il rito dell'accensione sulle anime dei lord contenute nel Ricettacolo?>>
<<Dipende: di quali lord parlate?>>
<<Di tutti! Il drago Seath, Nito, i re fantasmi di Petite Londo e la Strega di Izalith, la Grande Piromante Madre del Caos>>
<<Assorbire tanto potere senza prima scremarlo è impossibile! Le conseguenze sarebbero disastrose! La vostra vendetta contro Yjius non potrà avvenire in questo modo!>>
<<Cosa dobbiamo fare, allora?>>
<<Questo purtroppo non lo so>> disse Nikaas in tono sconsolato. <<Ma so per certo che troverò la risposta negli Archivi del Duca Seath e non appena l'avrò vi aiuterò a compiere il rituale nel modo giusto. Nel frattempo, mentre sarò via, interrompete tutto>>
In realtà era sicuro di trovare le risposte senza compiere alcuna ricerca, gli sarebbe bastato osservare Girandola all'opera per un paio di minuti, oppure leggere sul manuale di Noghotoss.
<<Come possiamo fidarci di te?>>
Nikaas si frugò nella tasca dei pantaloni e ne estrasse il pezzo di roccia preso al demone. <<Vi farò dono di questa>> disse mettendo una mano fuori dal necroforo. <<Può sembrare una banale roccia, ma per me ha un significato profondo ed è molto importante. Quando tornerò me la ridarete, altrimenti potrete tenerla>>
<<Vogliamo anche quel tuo bestione>>
Nikaas mosse le mani a destra e sinistra, alzando i palmi verso l'alto e fondendo diversi scheletri assieme, fino a creare altri due necrofori identici a quello in cui stava.
<<Ecco qua. Risponderanno a tutti i vostri ordini. Ora siamo pari?>>
I componenti di Girandola si guardarono, poi annuirono.
<<Perfetto>> disse Nikaas mentre faceva alzare in volo il necroforo. <<Oh, un'altra cosa: avremo bisogno di un esercito>>
<<Per cosa?>>
<<Per impedire a Yjius di interrompere il rituale>>
<<Stai dicendo che Yjius è qui?>>
<<Non personalmente, ma ha mandato degli scagnozzi. Richiamate tutti i morti che potete in questo luogo e guardatevi da chiunque, in particolare da una ragazza dai capelli rossi e un necromante dalla pelle grigia>>
<<Perché ci stai aiutando?>> chiese la voce del ragazzino.
<<Sono in missione per conto degli dei, Girandola>> disse Nikaas citando la frase di un film di Alba. <<Essi hanno percepito la tua sofferenza e mi hanno mandato ad aiutarti>>
<<Per conto degli dei, eh? E quali dei, di preciso? Tutti sanno che Anor Londo è stata abbandonata quando Lord Gwyn si è sacrificato per...>> le voci di Girandola tacquero quando, ad un gesto del braccio di Nikaas, la terra cominciò a tremare.
Nikaas fissava l'altro necromante con espressione furente mentre la grotta si riempiva di centinaia di migliaia di ossa vomitate dal terreno, dalle pareti e da ogni fessura e la necromanzia colorava i suoi occhi di luce violacea. Quando Nikaas parlò, la sua voce venne amplificata da un gruppo di ossa disposte come una cassa di risonanza. <<Come osate sfidare il potere degli dei?! Voi, omuncoli che non siete altro, dovreste inchinarvi e ringraziare i miei signori per il dono che vi hanno fatto, non discutere di cose che non vi competono. Badate bene, Girandola: il potere che vi stiamo donando è...>>
Nikaas urlò dal dolore e cadde a terra quando una palla di fuoco lo colpì al petto. Mentre le fiamme consumavano la sua carne, il necromante sentì Il potere del triumvirato venirgli in soccorso, rigenerando con rapidità i tessuti bruciati. La testa di Nikaas si riempì delle urla di Cassandra e Kowara e ben presto il necromante non riuscì più a capire se stesse urlando anche lui. Girandola indietreggiò terrorizzato quando Nikaas, ricoperto dalle fiamme, si avvicinò a lui allungando una mano che tutto era meno che carbonizzata. <<Sacrilegio!>> gridò (o almeno, credette di gridare) mentre i necrofori raccoglievano l'acqua del fiume per spegnere le fiamme che lo ricoprivano e il vento creato dal vorticare delle ossa disperdeva il fumo. Si congratulò in silenzio con i suoi necrofori per aver preso l'iniziativa mentre il dolore suo, di Cassandra e di Kowara continuava a confonderlo. A malapena riuscì a concentrarsi sulle parole di Girandola. <<Perdono!>> disse la voce di donna gettandosi a terra. <<Non volevamo... Noi...>>
<<Per favore, non fateci del male>> piagnucolò la voce di bambino.
A poco a poco il dolore diminuì, e Nikaas riuscì a trovare una lucidità sufficiente per alzare le proprie difese mentali in modo da tagliare fuori dal suo dolore Cassandra e Kowara.
<<Come possiamo rimediare?>>
A fatica, Nikaas rimase in piedi con gli occhi aperti e la vista annebbiata.
<<Datemi le vostre vesti>> disse con voce arrochita dal fumo.
Il necromante obbedì e gliele consegnò.
<<Fate esattamente ciò che vi dico, adesso, o divorerò le vostre anime e tormenterò il vostro corpo per l'eternità>>
<<Tutto ciò che desiderate, mio signore>>
La tempesta di ossa cessò ad un gesto di Nikaas e il ragazzo trattenne un grido quando i necrofori lo aiutarono ad indossare la veste ruvida sulla pelle ustionata.
<<Nostro Signore, se volete abbiamo questo balsamo per le vostre ferite>> disse la donna.
<<Non ho bisogno di nulla. Ora tacete ed aprite bene tutte e sei le orecchie>>
Nikaas si schiarì la gola, o almeno ci provò. <<Adesso voi interromperete il rituale e smetterete di prendere energia da Nito. Poi radunerete un esercito sacro e lo utilizzerete per difendervi e dare la caccia ai seguaci di Yjius. Fate ciò che desiderate con la ragazza dai capelli rossi, ma non uccidete né lei né il necromante dalla pelle grigia. Lui è mio. Inoltre potreste trovarvi di fronte a delle persone insolite, con le orecchie a punta. Se doveste incontrarle, dite loro che siete amici di Nikaas e che possono unirsi al vostro esercito sacro. Fin qui è tutto chiaro?>>
Le tre teste di Girandola annuirono. <<Molto bene. Attendete fino al mio ritorno per ricominciare il rituale! Se non lo farete. io lo verrò a sapere e il mio signore Erebro scatenerà su di voi la furia di un dio della morte. Uccidete chiunque non sia un amico di Nikaas e voglia passare>>
<<Perdonateci per l'interruzione, vostra sacralità, ma vorremmo sapere come riconoscere i vostri amici senza le nostre maschere...>> disse il volto maschile di Girandola.
Solo in quel momento Nikaas si accorse delle maschere ancora attaccate alla veste presa al necromante. Le staccò e le restituì ai proprietari.
<<Prendetene una, vostra sacralità. Con questa sarete in grado di leggere la verità>> disse il volto di donna.
Nikaas ne prese una per sicurezza. Poteva sempre servirgli. <<Quale dovrei prendere?>>
<<La maschera di mio padre, quella di bronzo, se desiderate una maggiore forza. Quella d'argento di mia madre se cercate maggiore resistenza agli attacchi fisici. La mia, infine, quella del figlio di semplice ferro, vi donerà maggiore resistenza alla fatica>>
<<Figlio... Padre... Madre... Siete stati una famiglia in passato?>>
<<È così. Ma gli esperimenti di Yjius ci hanno trasformati in ciò che siamo ora>> disse il Padre.
Nikaas prese la maschera del Figlio e la indossò. <<Se qualcuno vi mentirà la maschera lo colorerà di rosso. Prendetela pure, a noi non serve. È un modo per scusarci>> disse il Figlio.
<<Non voglio le vostre scuse. Obbeditemi e vedrete che ogni sacrilegio vi sarà perdonato. Disobbeditemi e ciò a cui andrete incontro sarà peggio della morte stessa>> minacciò Nikaas.
-
Mentre il golem di ferro che avevano trovato in cima alla fortezza cadeva nel vuoto, Ulub provò una sensazione di sollievo. Quell'esperienza nella fortezza era stata allucinante.
Tra trappole mortali, massi rotolanti, giganti bombardieri ed esperti schermidori, probabilmente non sarebbe mai riuscito a raggiungere la cima della fortezza senza l'aiuto di Seyegmeier e dei guerrieri serpente di Cassandra che avevano fatto da avanguardia prendendo gli schiaffi al loro posto.
Ognuno aveva fatto la sua parte, tranne Cassandra che si era limitata a svolazzare qua e là affermando che il suo unico compito era quello di controllare i serpenti. E quando Ulub aveva provato a ribattere, la vampira aveva avvicinato due dei suoi guerrieri.
Non riusciva a capire come il necromante Nikaas riuscisse a sopportare quella ragazza.
Cassandra scese a terra accanto a lui e si mise a fissare la grande porta davanti a loro.
Ma lui guardava da un'altra parte.
<<La porta non si aprirà certo da sola, maghetto>> disse la vampira. Ulub considerò il fatto che la vampira avesse riconosciuto il suo ruolo come una piccola vittoria personale.
<<Forse non ci sarà bisogno di aprirla>> rispose Ulub continuando a fissare il cielo sopra la montagna.
<<Vedi quelle creature? Stanno volando sopra la montagna>>
<<Può darsi che abbiano fatto i loro nidi là sopra>>
<<Non credo. E poi guardali: fanno sempre lo stesso giro. Non si dovrebbero comportare in questa maniera. Sembra quasi che siano stati messi lì apposta... Non ci attaccheranno>>
<<Perché rischiare?>>
Ulub guardò ancora gli imp che volavano in aria. Poi abbassò lo sguardo. <<Hai ragione>> disse mentre apriva la porta.
Non appena Ulub ebbe attraversato la porta, udì un urlo straziante provenire dietro di lui e vide Cassandra cadere a terra e gridare mentre una puzza di carne bruciata invadeva l'aria. 

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