«vieni qui» disse Leo.

«si Leo, sono ubriaca. Divertiamoci, ti va?» dissi barcollando

«oh Cristo, anche io! Divertiamoci»

«va bene» dissi mordendogli il lobo dell orecchio

Iniziai a strusciarmi su di Lui, so benissimo che agli uomini ciò eccita molto e io volevo eccitarlo, oh si, sapevo che facendo così lui mi avrebbe fatto sua, e lo volevo tanto oh merda se lo volevo.

«sei mai » disse toccandomi

«ehm, no»

«ti va allora?» disse guardandomi

«oh merda, cazzo si che mi va» dissi salendo su di lui

«seguimi c'è uno stanzino con un materasso, qui gli uomini consumano il loro amore con queste zoccole e io voglio consumarlo con te, cazzo sii!» dissi afferrandolo dalla camicia

«merda, allora guidami tu, stasera sarai mia»

Lo portai in uno stanzino con un materasso, adatto per scopare insomma.

«sicura?»

«si»

Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai a sbottonargli la camicia e pantaloni lui fece lo stesso con me, era delicato, sentivo le sue grandi mani calde sfiorare il mio giovane ed esile corpo ad un tratto posò la sua bocca sul mio seno iniziò a farmi dei succhiotti.

«sei mia, stanotte sei mia e lo sarai per sempre»

«che aspetti, sono qui. Fammi tua.»

Entrò in me con una spinta delicata, insomma è la mia prima volta e dopodichè iniziò ad andare sempre più veloce, devo ammettere che è proprio bravo a letto, non posso negarlo.

«sei già venuto papi?» dissi prendendo il suo coso tra le mani

«si, sei te che mi hai fatto venire velocemente»

«scopa questa bella figa rosa, papino» dissi mordendomi il labbro

«subito, come vuoi te!» disse per poi iniziae a leccare la mia intimità

«mmm...vai cazzo! Vai! Di più!»

«sei cosi carina e adorabile mentre ti sto scopando, tanto adorabile che voglio mettere il mio cazzo nella tua fottutissima bocca»

La cosa andò cosi a lungo, potete benissimo immaginare tutto, ma non è questo il punto. Il punto è che io l'ho fatto con un trentenne drogato ed amante dei soldi che lavora a Wall Street: il quartiere più ricco di tutta New York City.

-il mattino-

«piccola, piccola sveglia, sono le 8:00» disse Leo dandomi dei baci umidi sul collo

«ahhhh, cosa è successo? Mi fanno male le gambe» dissi sbadigliando

«lo abbiamo fatto stanotte non ricordi?»

«mmm... si ora ricordo, cazzo!»

«mi hai fatto venire in fretta»

«l'ho notato»

«ti va di vederci pomeriggio? Ah posso portarti a casa?» disse poggiandomi i vestiti

«vederci dove?»

«Wall Street, ti faccio vedere un po il mio lavoro e conoscere un po di gente» disse prendendo la sigaretta tra le mani

«ci sto!»

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