Prima e poi...

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-Voi non potete capire...-sussurra Jerome guardandosi dietro le spalle, come si aspettasse sbucare qualcuno da un momento all'altro, e quel qualcuno é la sua futura sposa. Guardandolo si capisce che è il ritratto della disperazione.-Io sto per sposare Satana.-continua abbassando ancora di più la voce.

-Non credi di essere un pò esagerato?-gli chiede Alfie sussurrando

-No! E' posseduta!

-Come si comportava Amber durante l'organizzazione del vostro matrimonio?-chiede Eddie a Alfie

-Era...abbastanza...sicura e un pò su di giri. Insomma, la solita Amber.-risponde Alfie prendendo un sorso della sua birra che non ha avuto il tempo di bere da quando lo ha ordinato, dato che Jerome appena seduto ha subito attaccato a parlare.

-Perché non può esserlo anche Joy?-si lamenta Jerome alzando le mani al cielo.

-Ma noi abbiamo chiamato una wedding planner.-continua Alfie. Jerome batte un pugno sul bancone facendo sobbalzare i due che lo guardano preoccupati, nel suo sguardo c'è una piccola scintilla di follia e rabbia.

-Perché non chiamato una wedding planner?-chiede a nessuno in particolare.

-Non é mai una cosa sicura, perché le spose hanno sempre un'idea, una wedding planner cerca di seguire quello che gli viene detto, ma poi...-schiocca le dita-Niente va mai bene. Le donne diventano isteriche quando si tratta di organizzare il proprio matrimonio.

-E quando hanno il ciclo.-aggiunge Eddie prendendo un sorso

-E che cosa c'entra con il matrimonio?-chiede Jerome esaurito

-Niente...Dico solo che sono sempre prese da un attacco di isteria e tutte le volte hanno una scusa.

-Il problema é uno solo.-dice Jerome ordinando un altro giro.-Sono donne.

Gli altri due annuiscono perfettamente d'accordo e quasi in perfetta sincronia, portano il bicchiere alle labbra e bevono un gran lungo sorso di birra.

***

Nina sbuffa seccata, battendo il piede a terra mentre dall'altra parte il cellulare continua a squillare e poco dopo scatta la segreteria telefonica. Le monta su una rabbia come non mai in vita sua e lancia il cellulare contro il muro, facendo spaventare sua madre che é appena entrata.

-Ehi, tesoro, che succede?-le chiede avvicinandosi con calma

-Mamma...-corre ad abbracciarla

-Ehi, perché hai lanciato il tuo cellulare contro il muro?-le chiede staccandosi e dirigendosi verso l'oggetto scagliato contro la parete.-Oh si é distrutto.

-Bene.-esclama Nina sedendosi sul divano incrociando le braccia. Sua madre le si avvicina con fare preoccupato

-Vuoi raccontarmi?

-Ti ho già detto che Fabian é stato chiamato per incidere un album?

-Si, me lo ricordo. Era così felice.

-Bene. E' partito e da quando é via non mi ha chiamata neanche una volta!

-Ma davvero? Ma sono passati due mesi!

-E non risponde neanche alle mie telefonate.

-Ok, questo é preoccupante.-dice la donna sistemandosi-So che questo lavoro porta sempre via molto tempo, c'è chi ci sta su tutto il giorno e tutta la notte e a volte non si riesce a trovare ciò che is cerca, ma...come é possibile che in due mesi non si riesca a trovare un momento per chiamare? Non va in bagno?

-Mamma...sono preoccupata.

-Oh, tesoro...-si avvicina di più e posa la testa della figlia sulla sua spalla-Shh, non ti preoccupare, a tutto c'è una sistemazione.

°°°

Eddie torna a casa e sorride nel trovare Patricia che cucina e dal profumo prevede una bella festa per il suo stomaco.

-Sei tornato, vedo.

-Triste che io sia tornato?

-Un pò.-dice facendo spallucce.

Eddie le si avvicina silenziosamente, lei é concentrata sul non bruciare niente e quindi sussulta per lo spavento quando due braccia la stringono da dietro. Il respiro caldo di Eddie le colpisce la guancia, mentre lui le lascia un bacio prima sulla guancia e poi sul collo e lei subito si rilassa. Eddie la fa girare in modo da poterle dare un bacio come si deve e lei si scioglie come sempre ad ogni suo bacio, e tutta la rabbia del pomeriggio passa.

Eddie si stacca con un sonoro schiocco, aprono lentamente gli occhi e si sorridono quando i loro occhi si incontrano. Eddie le sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Prima e poi...lo farò anche io.



In my memoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora