Eren

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Eren's Pov
Il martedì credo sia uno dei miei giorni preferiti.
Mi piace perché c'è filosofia, una delle mie materie preferite, e poi perché gli esercizi per il giorno dopo sono minori rispetto a gli altri giorni della settimana, appena finisco accendo la radio che si trova in camera mia e prendo un CD dove ci sono tutte le mie canzoni preferite.
You kill my mind

Raise my body back to life

And I don't know what I'd do without you now

Mi metto a cantare a squarciagola e mi appoggio sul letto e appena vedo una persona sulla scala antiincendio mi spavento, prendo una penna e quando la apre gliela giro in faccia <<Ladro non ti avvicinare>> parlo quasi rinchiudendomi su me stesso <<Ahi! Eren sono io. Levi>> parla il "ladro" ed io lo guardo negli occhi e sospiro <<Mi hai fatto prendere un colpo! La prossima volta avvisa>> quasi urlo e lui ridacchia <<Non abbiamo i gufi come ad Hogwarts. Ci siamo dimenticati di scambiarci i numeri di telefono>> afferma ed io mi metto composto sedendomi sul letto e accarezzo la parte vicina a me per indicargli che può accomodarsi <<Dammi il tuo cellulare che mi segno>> lui annuisce e mi passa il telefonino.
Dopo esserci segnati sui rispettivi telefoni cellulari e mi stendo completamente sul materasso del mio letto e lui fa lo stesso facendomi appoggiare la testa sul suo petto.
<<Vogliamo uscire? La città è più bella quando ci sei tu al mio fianco>> rido fortemente alle sue parole e gli colpisco un braccio delicatamente <<Ma dove ti escono queste parole! - ridacchio e gli bacio la guancia - Comunque si, voglio uscire con te>> dico alzandomi ma vengo respinto ancora su di lui <<Tesoro questa non è un'uscita qualsiasi e il nostro primo appuntamento>> dice ed io annuisco arrossendo <<A-allora io vado a prepararmi>> dico balbettando e mi do dello stupido
Tesoro lo hai capito finalmente
«Non è il momento delle battute»
<<Allora ci vediamo verso le venti, ti porto fuori a cena>> dice alzandosi con me ancora su di lui ed io per paura di cadere mi tengo stretto a lui <<Fammi scendere>> affermo mentre vedo che mi tiene ancora per sé fino a quando da l'occhio all'orologio appeso alla parete difronte a noi <<Ti lascio solo perché sono le cinque e mezzo. A dopo Eren>> dice quando mi lascia andare baciandomi il naso mentre io rimango immobilizzato su quel punto.
Questo ragazzo sarà la mia rovina.
Me lo sento.

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