Eren

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Eren's Pov
<<Hey Levi aspettami!>> urlo ridacchiando, <<Sei troppo lento>> dice ed io cerco di prendere aria fermandomi un po' e mettendomi seduto sulla coperta, che fortunatamente era vicina a me. Tocco la sabbia mentre sento delle mani che mi coprono gli occhi, di istinto appoggio le mie mani sulle sue e sento un debole ma dolce bacio sulla fronte. <<Andiamo a casa dolcezza>> dice ed io ridacchio <<Ai suoi ordini>>. Ci mettiamo in macchina, appena arrivati davanti a lei, e ci dirigiamo nella villa di Levi. <<Hai voglia di fare qualcosa?>> mi soffermo a guardare il suo salotto appena entrati nella stanza e prendo una foto di un bambino e una bellissima donna. Noto gli stessi riflessi, gli occhi identici e la grande torta di compleanno che li divideva <<È così bella>> affermo ad alta voce e vedo lui che si accarezza i capelli imbarazzato <<Bhe la mia mamma è molto importante per me, purtroppo non c'è più a causa di un'incidente stradale. Ma non ho mai smesso di amarla>> dice accarezzando quella parte di foto dove c'era lei <<Se posso chiedere, ma la tua mamma?>> chiede con dolcezza <<Oh bhe, a causa di un tradimento nei confronti di mio padre io e Mikasa abbiamo deciso che vivere separati sarebbe stato il modo migliore per vivere un'adolescenza senza esserne dopo feriti gravemente>> dico calmo appoggiando la fotografia sullo scaffale e dirigendomi verso il divano <<Spero voi vi sentiate>> chiede preoccupato <<Alle feste, ai compleanni e ad una ricorrenza importante>> dico elencando facendomi aiutare anche dalle mani <<Deve essere dura>> mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte <<Poi ci fai l'abitudine. È molto importante però cercare di avere una persona importante in quei momenti di sconforto, e per quanto mio padre può essere molto preciso ha saputo aiutarmi sempre. La cose negativa è che avendo anche Mikasa come figlia ha preferito essere più gentile nei suoi confronti>> dico appoggiandomi a lui e sento le sue dita accarezzarmi i capelli <<Sono fiero di te>> dice ed io gli sorrido <<Come mai?>> le sue mani scendono e mi cingono la vita <<Ti voglio guardare in volto>> dice al mio orecchie, e così rosso come un peperone mi metto comodo al lato del cuscino del divano, che condividevamo entrambi.
<<Sono felice di essere con te>> dico e lui annuisce e come dopo poco ricominciamo a baciarci. <<Sono felice anche io di essere con te in questo momento>> mi bacia il collo e ridacchia sulla mia pelle, facendomi venire i brividi, quando nota che il succhiotto che mi aveva provato diversi giorni prima c'era, seppur schiarito, c'era. <<Devo marchiarti ancora e ancora per far capire agli altri quanto tu sia mio>> appena afferma queste parole gli sorrido e appoggio il capo verso la sua spalla <<Anche tu sei mio>> dico prima di sbadigliare e scusarmi per il mio gesto sgarbato <<Ma ché, vieni ti porto sopra così riposi meglio, per quanto ama questo divano devo ammettere che è scomodo per riporsarti tranquillamente>> dice prendendomi in braccio per poi dirigersi verso le scale che conducevano al primo piano di quella bellissima villa, entriamo nella sua stanza e mi posiziona sul letto  <<Ti aiuto a cambiarti cosi->> sta per dire ma lo fermo subito rosso in volto <<Oh no no! Non ti preoccupare posso pure riposarmi così oppure appoggiare un panno pulito sul letto oppure il divano mi va più che bene e->> vengo interotto dalla labbra del mio ragazzo e appoggio le braccia al suo collo mentre indietreggio con la schiena e mi appoggio pienamente su quel morbido materasso. <<Non si discute okay? Voglio che tu stia comodo e con questi jeans e camicia dell'uniforme scolastica non ti faranno riposare per bene>> dice ed io annuisco <<Posso cambiarmi io però?>> chiedo non riuscendo a guardarlo negli occhi e lui ridacchia <<Piccolo tutto quello che vuoi tu. Basta che poi riposi>> dice alzandosi e facendomi prendere aria nei polmoni <<Questi sono per te. Se vuoi puoi farlo in bagno oppure qui>> dice ed io gli mando uno sguardo di minaccia <<Prometti che non mi vedrai e che sarai girato?>> gli chiedo e lui annuisce <<Te lo prometto>> dice passandomi i vestiti girandosi verso la sua cabina armadio <<Promesse di marinaio>> dico togliendomi la camicia stando bene attento a tutti i bottoni <<Hai detto qualcosa?>> dice girandosi e mi volto un po' <<Levi!>> lo sfrido e lui subito si gira <<Perdonami pensavo stessi parlando con me>> dice ed io sospiro.
Mi metto la maglietta molto larga, visto i muscoli di Levi ci credo, e i pantaloni della tutta che mi arrivavano giusto giusto, anch'essi molto larghi.
<<Puoi girarti adesso>> dico e lui annuisce girandosi, mentre io mi stendo sul letto e giro la testa al lato opposto a lui <<Puoi cambiarti anche tu adesso>> dico mentre sbadiglio ancora. Dopo poco 7 minuti orologio lo vedo vicino a me con una maglietta con lo scollo a V e pantaloni della tuta neri identici ai miei. <<Riposati cucciolo>> dice facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

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