Eren

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Eren's Pov
Mi allontano da casa di Levi e corro subito a casa di Armin e appena entro emetto un sospiro frustrato, se lo sguardo potesse uccidere lui sarebbe già morto.
<<Avanti che succede?>> chiedo infastidito mentre lui prende un libro <<La ricerca non ti ricordi?>> la rabbia inizia a fare visita in me e senza un motivo ben  preciso gli prendo il libro dalle mani e lo lancio per aria <<Esiste anche Mikasa sai?! Non sono l'unico che può aiutarti in questi affari sai?! Non sono l'unico, okay?!>> ormai stufo mi siedo sul pavimento <<Non ti ho mai visto così>> afferma impaurito e con occhi lucidi
<<So di essere un coglione e non volevo  prendermela con te, mi dispiace>> abbasso lo sguardo sulle mie scarpe e poco dopo sento una mano che mi accarezza i capelli <<Non preoccuparti, tutto si risolverà>>.

Sta andando tutto a puttane.

E se anche Levi sta così?
E se anche Levi la pensa come me?
E se anche Levi dovesse amarmi?
Ma se non dovesse farlo?
Se non dovesse farlo io dopo come lo supererò?
Se non dovesse ricambiare ciò che io provo per lui come posso sorridergli e voltare pagina?
Se lui mi stesse prendendo in giro?
No, non lo farebbe mai, non è il tipo,
ma se lo avesse pensato anche solo per un momento?

<<Eren Tutto okay?>> mi risveglia Armin ed io subito annuisco <<Si, andiamo>> mi alzo e ci incamminiamo verso la sua stanza, appena entrati mi volto alla destra del letto e la collezione di Armin mi fa prendere un colpo. Ogni singolo album, per ordine di uscita ovviamente, del suo cantante preferito, cioè Mika, era stato esposto.
<<Posso mettere una canzone>> dico riferendomi al lettore e lui acconsente, prendo l'album The Boy Who Knew Too Much, uno dei miei preferiti, e facendo attenzione, lo inserisco nel lettore.
We are golden è una delle mie canzoni preferite e come se non bastasse incominciamo a cantarla a squarciagola.
We are not what you think we are

We are golden

Teenage dreams in a teenage circus

Running around like a clown on purpose

Ridiamo, cantiamo, lottiamo con i cuscini e dopo tante ore di chiacchere ci decidiamo a fare quel dannato compito <<Lo ami vero?>> chiede Armin ed io annuisco arrossendo,  <<È così evidente?>> chiedo spaventandomi <<Tranquillo il tuo Levi non s'è accorto ancora, è troppo preso da te per accorgersene>> ripenso alla sua frase e sbuffo <<Non è mio ed io non sono suo>> affermo prendono un cuscino sal suo letto per poi appoggiarlo sulle mie gambe <<Non ci posso credere! In otto mesi che vi conoscete non gli hai mai detto che lo ami! E nemmeno lui?!>> sconvolto, ed anche incazzato, mi porta giù davanti alla porta d'ingresso <<Prenditi tutta la tua roba - me la passa - e urlagli contro che lo ami da impazzire e poi chiamami, voglio tutti i particolari>> senza nemmeno capire che cosa poteva essere successo mi ritrovo fuori casa di Armin e mi incammino per casa mia.
Ero troppo stordito per dire solo una parola.

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