35. Dieci giorni

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Grace pov's

"Scusi ma dopo io sarei occupata,non può parlami adesso?"chiedo mentre la palestra intorno a noi si sta svuotando,facendo rimanere solo il maestro di yoga,Jude ed io.
"Come vuoi."afferma prima di schioccare le dita e far comparire delle nuvole intorno a me e al maestro.
"Dov'è Jude?"chiedo cercando di vedere attraverso le nubi che non mi permettono di vedere all'infuori del maestro.
"Non preoccuparti per lui, preoccupati per te,lui non può entrare qui."dice facendomi sbarrare gli occhi dalla paura,ho capito perfettamente dove siamo.
Siamo nella dimensione di Mezzo,il luogo dove noi angeli incontriamo i nostri "superiori",nel mio caso Lui.
"Grace King, è ufficialmente innamorata di Jude Hill,angelo delle Tenebre."dice Sam appena Lui entra nella dimensione.
"Ragazza,ma che hai fatto?Ti ho permesso di avere una nuova vita e tu l'hai buttata via,di nuovo."mi dice dispiaciuto.
Almeno ho scoperto dove avevo già  visto Sam,sono piuttosto tranquilla per trovarmi di fronte a Lui,non sono pentita di essermi innamorata di Jude,secondo me per lui vale la pena di subire la Punizione.
"Grace sai che basta che ti penti e rinneghi il suo amore,vero?"chiede il mio vecchio maestro di yoga.
"Pentirmi?Rinnegare il suo amore?State scherzando vero?Non ho nulla di pentirmi,e non ci penso nemmeno a rinnegare il suo amore, è tutto quello che mi resta,sono pronta a subire la Punizione se è necessario."affermo sicura di me.
"Piccola la Punizione non è per niente facile,se non ti penti allora la dovrai subire,ci sono tanti angeli o mortali di cui ti puoi innamorare,pensaci bene."mi dice sperando ancora che io mi penta, cosa che non farò mai.
"Io sono felice delle mie azioni."dico ancora più sicura.
"Bene,allora subirai la Punizione per esserti innamorata di un angelo delle Tenebre,eterni peccatori."dice preparandomi al peggio.
Solo un angelo ha subito la Punizione e non è finita bene,ma sono pronta,sono felice degli ultimi momenti che ho vissuto sulla Terra con Jude.
"Ti verranno tolte le ali,sarai solo un'umana con 16 anni di vita.
Le ali si bruceranno man mano con il tempo,alla fine di 10 giorni le tue ali saranno completamente sparite.
Siccome ti voglio dare un ultima possibilità accetterò il tuo pentimento prima dello scadere dei giorni,ma per ricordarti di questo mio favore porterai grandi dolori e niente potrà alleviarli se non io.
Ci rivedremo tra 10 giorni."dice prima di rimandarmi sulla Terra,da Jude.
Appena tocco il suolo con i piedi sento le mie ali di un grigio torbido bruciare sulla punte,il dolore è immenso,tanto da farmi accasciare al suolo ovvero il pavimento della palestra.
Subito sento gridare il mio nome mentre accorre in mio aiuto,penso sia Jude,ma è tutto così confuso,non riesco a capire più niente.
"Grace,dimmi qualcosa,sono Jude."dice velocemente mentre mi accarezza il viso.
"J-jude?"chiedo cercando di vedere con la mia vista sfuocata.
"Sì amore sono io,sono qui."dice mentre io urlo,urlo è ancora urlo.
Il dolore è estenuante,sapevo che la Punizione non sarebbe stata facile,ma non così dolorosa,un umano ora sarebbe già morto.
"Ragazzi ci vediamo in palestra."sento dire da lontano dal coach della squadra di basket,mentre io sono ancora qui a soffrire,per terra con le ali spiegate.
Appena varcherà quella porta mi vedrà, infrangerò un altra Regola.
Mentre penso questo Jude apre le ali,mi solleva il più delicatamente possibile e vola fin sopra al soffitto,per non farci vedere.
Cerco di urlare il meno possibile,ma il dolore è troppo forte tanto da desiderare la morte a questo punto,ma non di sicuro di pentirmi.
Quando Jude vede che sto per cedere fa uno scatto veloce ancora con me in braccio,e suona l'allarme antincendio,scatenando letteralmente il panico.
Le porte d'emergenza si aprono,gli studenti che cercano di uscire al più presto ignorando i richiami dei professori anche loro spaventati,ma a Jude non importa,penso che in questo momento sono io la sua unica priorità.
Il mio ragazza esce veloce dall'unica porta antincendio prima che venga invasa da studenti spaventati.
Al contatto con l'aria le mie ali bruciano ancora di più, inoltre il fuoco si espande ancora di più,andando avanti così altro che 10 giorni.
"Resisti,siamo quasi arrivati."mi sussurra mentre si impegna ad andare più veloce possibile.
Appena arriviamo con una scarpata apre la porta di casa sua,facendo sempre attenzione a me ancora  sofferente.
Mi appoggia sul divano, probabilmente per riposarsi un minimo,non è da tutti farsi chilometri in volo con me in braccio che urlo dal dolore,come adesso.
Non posso nemmeno appoggiare le ali,sento troppo dolore.
"Mi dispiace così tanto vederti in questo stato."dice facendo scendere lacrime dai suoi bellissimi occhi, appoggiando anche uno straccio umido sulla mia fronte per il sudore.
"N-non pi-pianger-"cerco di dire per poi alla fine urlare,di nuovo.
"So che è colpa mia se sei in questo stato, è la Punizione per esserti innamorata di me."mi risponde stringendo la mia mano.
Vorrei tanto rispondergli dicendo che l'ho fatto perché lo amo e che non mi importa di subire la Punizione per lui,ma non riesco,le mie ali fanno troppo male,non riesco a parlare.
"No-n m-mi importa di subir-re la Pu-"cerco di dire lo stesso,per poi finire con un urlo di dolore.
"Per te."dico appena finisco di urlare.
"A me sì invece,non me lo merito per te,non voglio vederti soffrire così solo per me."dice piangendo facendomi soffrire ancora di più.
"Son-sono sol-lo diec-ci gior-ni."dico prima di svenire sfinita.

                NOTA AUTRICE

Allora che ne pensate di questo capitolo?
La prima parte del capitolo volevo metterla nel capitolo precedente ma siccome era Natale non mi sembrava il caso.
Ciao!

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