AI NUOVI INIZI!
Per le dieci e mezza i quattro attraversarono la strada per andare a casa di Luca e Federico. Tutti gli altri erano già radunati là e salutarono Giovanni quando entrò.
Lui riuscì a capire che stavano cercando di essere felici per il bene dei bambini, ma sapeva che era una gioia forzata. Nessuno in realtà aveva voglia di festeggiare, quell'anno.
Presto il pranzo fu pronto e tutti si sedettero per mangiare, ma il posto vuoto al tavolo era dolorosamente visibile.
Pietro si era unito al gruppo per il secondo anno di fila, quindi c'erano ancora sei adulti, ma non era la stessa cosa. Federico e Luca si sedettero, come sempre, vicini e così fecero anche Matteo e Pietro. Daniele era accanto a Federico. Poi c'era Andrea, vicino a Giovanni ed infine Fabio. I gemelli erano addormentati nel loro passeggino.
Andrea riuscì a capire che Giovanni stesse combattendo per superare la giornata e dimenava le mani sotto il tavolo, dandosi la forza di andare avanti.
Dopo quella che sembrò un'eternità, il pranzo finì.
Andrea, Luca e Pietro si misero a guardare la televisione mentre Fabio e Daniele sonnecchiavano e Matteo e Federico mettevano in ordine.
Giovanni era uscito sul balcone per prendere un po' di aria fresca e gli altri l'avevano lasciato andare, sapendo che aveva bisogno di un po' di spazio.
Andrea lo guardò uscire e desiderò ardentemente poterlo consolare, poterlo stringere tra le sue braccia e dirgli che tutto sarebbe andato bene.
Si alzò e uscì.
-Giova, tutto bene?-
-Non lo so, Andre. Immagino di sì, ma è solo che non riesco a smettere di pensare all'ultimo Natale, a cosa sarebbe dovuto essere questo Natale. Nessuno sa cosa fare o cosa dire. So che stanno cercando di sviare l'argomento Giorgio e che stanno cercando di essere felici, ma non sta proprio funzionando, vero?-
-C'è qualcosa che potrei fare per aiutarti? Vuoi che dica loro qualcosa?-
-No, starò bene. Coma sta Fabio?-
-Sta ancora dormendo. Vuoi venire dentro, ora?-
-Sì, va bene-
Andrea e Giovanni tornarono dentro insieme e tutti alzarono lo sguardo su di loro quando entrarono. Matteo e Federico avevano finito di lavare i piatti ed ora tutto il gruppo era seduto sui divani. Si mossero per fare un po' di spazio a Giovanni. Quest'ultimò affrontò i suoi amici e regalò loro un sorriso triste.
-Voglio ringraziarvi, ragazzi. Voglio ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me in questi ultimi mesi. Mi avete dato la forza di sopravvivere quando sentivo che il mio mondo stava crollando a pezzi.
So che è stato difficile anche per voi, ma siamo riusciti a farcela tutti insieme.
Il fatto è che so che non volete turbarmi o cose del genere, ma mi piacerebbe se parlassimo di Giorgio, se ricordassimo i bei tempi. Solo per il fatto che lui non c'è più non vuol dire che dovremmo dimenticarci di lui e non parlarne. Dobbiamo andare avanti con le nostre vite, ma mantenere il ricordo di Giorgio nei nostri cuori. So che nessuno di noi dimenticherà mai-
Giovanni finì il suo discorso e si guardò intorno per vedere quale sarebbe stata la reazione di ciascuno. Federico lo abbracciò stretto e disse:
-Giova, nessuno di noi dimenticherà mai Giorgio e hai ragione, è stato difficile anche per noi, ma abbiamo bisogno di andare avanti con le nostre vite, come hai detto tu. Quindi penso che dovremmo fare un brindisi al futuro.
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Sarai mai mio? // Camperkiller
Fanfiction-Mentre crescevamo insieme, tutto quello che riuscivo a pensare quando stavo con Giovanni era "Wow, è davvero sexy" e continuo a crederlo oggi, ma piano piano mi sono anche reso conto che sei molto più di solo questo. Sei divertente, intelligente, t...