Non sono solo un sostituto!

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NON SONO SOLO UN SOSTITUTO!


Il giorno dopo era domenica e Giovanni si svegliò più tardi del solito, trovandosi solo nel letto e con l'appartamento calmo.

Si chiese dove fosse andato Andrea e perché tutto fosse così tranquillo quando solitamente a quell'ora del mattino ci sarebbe stata la giungla senza lui a mantenere il controllo.

Si alzò dal letto, avvolgendosi nella vestaglia e andando ad investigare. Nel salotto trovò Fabio interamente vestito che guardava un libro sul divano mentre Andrea cambiava i pannolini dei gemelli. Era diventato un esperto in quel lavoro ormai e Giovanni lo osservò in silenzio mentre puliva i bambini e parlava loro.

Giovanni amava quanto Andrea andasse d'accordo con i suoi figli.

-Allora, Simone, come stai stamattina?- stava dicendo -Ecco, abbiamo quasi finito, solo un po' di talco e poi sarai tutto bello e profumato. Che bravo ragazzo, sei proprio bravo e ora di rimettiamo giù vicino a tuo fratello e poi andrò a preparare un po' di colazione per il tuo papà.

Era molto stanco ieri sera, così ho pensato che avrei dovuto lasciarlo dormire un po' di più. So che a voi ragazzi piace svegliarlo nel mezzo della notte, ma non è bello, sapete?

Ha bisogno di dormire proprio come voi. Lui è come voi, diventa un po' brontolone quando è stanco, ma a noi non interessa perché lo amiamo lo stesso, no? Certo che lo amiamo-

Giovanni tossì.

-Scusami... brontolone quando sono stanco, eh? Bene... lo vedremo Andrea Grassi-

-Oh, sei sveglio... stavo per portarti un po' di colazione... beh, sai... tutti lo diventiamo, tesoro e...-

-Lo so, lo so, stavo solo scherzando. La colazione mi sembra un'idea meravigliosa-

-Cosa vuoi fare oggi, Giova? Pensavo che forse potremmo andare al parco, portare i bambini allo zoo o fare un bel picnic?-

-Sembra fantastico! Anche se fa un po' freddo per un picnic, Andre... è ancora marzo-

-Beh sì... ci infagotteremo per bene nei cappotti e ci porteremo un thermos di zuppa-

-Okay, va bene. Credo che dovrei sbrigarmi, farmi una doccia e vestirmi-

-E la colazione? Fai prima quella, tesoro, non c'è nessuna fretta-

-Certo. Cosa mangiamo?-

-Pancake e Nutella ti va bene?-

-Certo, è ciò che preferisco!-

Fecero velocemente colazione e poi Giovanni si lavò e vestì mentre Andrea puliva i piatti e preparava dei panini da portare dietro.

Giovanni emerse dalla camera da letto e lo trovò mentre infilava i vestiti pesanti ai bambini e metteva i gemelli nel passeggino. Strinse i lacci del cappotto di Fabio, visto che aveva la brutta abitudine di correre in giro e slacciarsi i vestiti.

Giovanni spingeva il passeggino e Andrea teneva stretto la mano di Fabio. Camminarono lentamente lungo la strada mentre Giovanni si guardava in giro felice e Andrea cercava disperato di tenere fermo Fabio che sembrava aver deciso di voler esplorare tutto, da solo. Dopo poco raggiunsero il parco e Giovanni si sedette su una panchina con i gemelli mentre Andrea prendeva una palla da calcio che si era portato dietro e la lanciava alto in aria.

Fabio corse dietro di lui sull'erba, ridacchiando felice. Si lanciò tra le sue gambe, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo cadere immediatamente per terra. Fabio rise a crepapelle e si arrampicò sul suo grembo, strappandogli via la palla dalle mani.

Sarai mai mio? // CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora