Una nuova casa per dei nuovi ricordi

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UNA NUOVA CASA PER DEI NUOVI RICORDI


Le settimane seguenti passarono velocemente e la primavera lasciò lo spazio all'inizio dell'estate nella sua esplosione di colori.

Il clima era stranamente mite per il periodo dell'anno e Giovanni trascorreva spesso i pomeriggi al parco con i figli, giocando con loro e godendosi il tempo meraviglioso. Con il bambino che sarebbe dovuto nascere a metà agosto, Giovanni stava diventando sempre più eccitato all'idea e Andrea brillava di gioia e di attesa.

Tuttavia rimaneva ancora il problema di dove la famiglia sarebbe andata a vivere una volta che sarebbe nato il bambino.

Quel problema venne risolto un giorno di metà maggio quando Andrea tornò a casa, con un sorriso smagliante che gli andava da orecchio a orecchio e ansioso di dare la notizia a Giovanni.

-Ciao tesoro- urlò, mentre entrava dalla porta d'ingresso.

-Ciao, sono in cucina- gridò Giovanni mentre Andrea chiudeva la porta dietro di sé e mollava lo zaino sul pavimento.

Entrando in cucina si ricordò di nuovo del perché in quei giorni fosse così felice.

Giovanni era seduto al tavolo con un gemello per lato nei loro seggioloni e Fabio davanti a lui. I tre bambini erano ricoperti da colla, scotch e glitter mentre Giovanni se ne stava seduto in mezzo a tutto quel casino, ridendo e cercando di togliere un adesivo a forma di stella dal naso di Simone.

Andrea sorrise alla scena davanti ai suoi occhi.

-Hey, Andre- sorrise ampiamente -Stavamo sfogando la nostra creatività... immagino che ci siamo lasciati trasportare un po' troppo!-

-Mmh... riesco a vederlo. Cosa stavate facendo?-

-Stavamo semplicemente disegnando. Guarda cos'ha fatto Fabio!-

-Sì, zio Andre- gridò Fabio -Guarda il mio disegno... guarda, questi siete te e papà e poi ci siamo io, Simone e Emanuele-

-E' bellissimo, Fabio- rispose Andrea lasciandogli un bacio sulla testa e sorridendo quando il bambino lo afferrò con le mani coperte di colla.

-Andiamo bimbi, probabilmente dovremmo mettere un po' in ordine, ora- disse Giovanni alzandosi e iniziando a raccogliere tutti gli oggetti che ricoprivano il tavolo.

Una volta che fu pulito, alzò i gemelli dai seggiolini e lavò le loro manine e i loro visi prima di lasciarli gattonare per la stanza.

Fabio saltò giù dalla sua sedia e seguì i fratellini, così Andrea e Giovanni furono lasciati da soli in cucina.

-Allora, com'è andata la tua giornata?- domandò il moro.

-Bene... anzi, meravigliosamente. Ho trovato un posto in cui potremmo vivere. Oh, Giova, devi vederlo, è perfetto- rispose lui entusiasta.

-Davvero? Dov'è? Come l'hai trovato?-

-Beh, stamattina stavo andando al lavoro a piedi e ho deciso di prendere una strada diversa da quella che faccio di solito, così ho svoltato in una via a caso ed ecco tutto. Okay, Giova, è esattamente quello che volevamo... ed è incredibile che sia in vendita! E' meraviglioso-

-Come fai a saperlo? Ci sei entrato?-

-Oh, basta con tutte queste domande, Giova! E' solo qualche via in là, è quella viuzza che scende dalla pasticceria, hai presente?-

-Credo di sì...-

-Ho letto il cartello "Vendesi" e allora ho chiamato subito l'agente immobiliare. Mi ha detto che ha quattro camere da letto, è al secondo piano e c'è un giardino comune, chiuso, quindi sarebbe sicuro farci giocare i bambini-

Sarai mai mio? // CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora