primo

3.3K 90 5
                                    

"Un caffè, grazie" dissi alla anziana cameriera.
Mi sedetti ad un tavolo a caso, senza badare bene alla sua posizione o al suo colore.
Al momento ero troppo incasinata, troppi pensieri nella mia testa.
Presi una ciocca tra i miei capelli biondi e iniziai, dal nervosismo, ad arrotolarla tra le dita.
Sorrisi alla cameriera quando arrivò il mio ordine e sorseggiai poco a poco la mia bevanda ancora bollente.
Un giornale posto sopra al grande tavolo di legno attirò la mia attenzione, così, in tutta calma mi spostai per prenderlo.

"Bel culo fiorellino!" mi sentì dire da uno degli ubriachi a fondo locale.
Effettivamente, venire in un posto del genere alle undici e mezza non era stata una delle mie migliori idee, ma come si dice? La notte porta consiglio?

Mi risvegliai dai miei pensieri tornando a posto mentre mostravo il terzo dito all'uomo, che si zittì, tornando a giocare alle macchinette.

Iniziai a sfogliare il giornale assorta nei miei pensieri, quando una scritta rossa mi riportò alla realtà:
Quattro ragazzi dai 18 ai 23 anni cercano coinquilina.
Per info chiamare al 358*******.

Non so cosa mi spinse a segnare il numero in rubrica.. forse il bisogno di sentirmi indipendente, forse la voglia di scoprire i volti dei ragazzi.
Tornai al banco, pagando e ripromettendomi che l'indomani avrei stravolto la mia vita, chiamando quel numero.

Quindi mi recai verso l'appendi abiti e ripresi la mia borsa.
Quando uscì all'aria aperta fui avvolta da un fascio di calore, la tipica temperatura che si avvertiva durante l'attuale mese di giugno.
Mi incamminai verso le silenziose vie di Roma, udendo appena il rumore dei miei stessi passi sulle stradine di ghiaia.

Presto giunsi alla porta di casa, tirai fuori le chiavi dalla nera borsa ed entrai in salotto.
Accesi la luce del corridoio che mi condusse fino a camera mia, ed una volta dentro chiusi la porta alle mie spalle.

Presi il necessario per farmi una doccia, il quale intimo, top e dei pantaloncini.
Così iniziai a riempire la vasca che piano emetteva vapore, che a sua volta appannava le superfici di vetro.

Introdussi sotto al getto del bagno schiuma, in modo da poter creare piccole bolle.
Quando fui soddisfatta del risultato mi spogliai, ed emisi un gridolino quando il mio piede entrò in contatto con la calda acqua.
Mi immersi fino al collo per non bagnarmi i capelli che avevo lavato precedentemente.
Una volta rilassata iniziai a riflettere.
Sarebbe stata una buona idea quella di vivere da sola con quattro ragazzi?
Avevo da poco raggiunto la maggiore età ma mi sentivo forte e raggiante.

Quasi mi venne da ridere.
Perché tutti questi film mentali, perché una insulsa ragazzina dovrebbe essere considerata?

Tornai alla realtà, il troppo pensare mi faceva brutti scherzi.
Mi misi quello che sarebbe stato il mio pigiama e mi buttai di peso sul materasso, provocando non poco rumore.

Dopo essermi rigirata un'infinità di volte, Morfeo mi accolse tra le sue braccia, lasciandomi immaginare i misteriosi volti dei quattro ragazzi.

Tienimi testa [Biondo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora