capitolo 16

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Dopo l'aperitivo io decisi di tornare a casa con Jared e lasciare Jensen a due gemelle su cui aveva fatto colpo.


"Jared,devo preparare la valigia per il matrimonio e passare da mia sorella ad avvisarla,sai..."gli dissi mentre salivamo in auto, lui sorrise e annuì, "Sì tranquilla,ti porto a casa così facciamo le valigie e poi passiamo da tua sorella" 

A casa non resistetti alla tentazione di fare l'amore con Jared. Ma quando mi svegliai e controllai il telefono era tardissimo,23.34. Svegliai di fretta il mio compagno, che beatamente si godeva il sonno.

Mi aiutò a prendere la mia valigia e mi lasciò a farla mentre lui si faceva una doccia; ci misi dentro due paia di jeans per i giorni casual con due top,uno manche corte e l'altro senza spalle, per la cerimonia decisi di portare un vestito che mi aveva comprato Jared in quei giorni, un vestito rosso di velluto,con la scollatura a V e lunghezza a metà coscia,forse esagerato,ma il matrimonio sarebbe stato all'aperto,in estate,in Texas.

Jensen tornò alle 2 del mattino, la sua valigia era già pronta, si buttò sul letto e mi pregò di uscire e spegnere la luce, premorusamente gli preparai un'aspirina e un bicchiere d'acqua per la mattina dopo, il giorno in cui dovevamo appunto, partire.

Non riuscii a passare da mia sorella e da Niall,la persona che più mi preoccupava, se lo fosse venuto a sapere e non da me,sarebbe andato su tutte le furie; d'altrocanto, non poteva fregarmene più di tanto, non doveva importare a lui cosa facevo con la mia vita.


Alle 6 e 20 della stessa mattina, la mia sveglia suonò e svegliò anche Jared,che era accanto a me nel letto. "Buongiorno,preparo una colazione veloce o ci pensiamo all'aereoporto?" gli chiesi stroppicciandomi gli occhi e stirandomi le braccia in avanti. "Non saprei, magari dormiamo un pochetto di più se la facciamo là" mi sorrise e si avvicinò stringendomi la vita, appoggiai la testa sul suo petto nudo ascoltando il suo battito caridaco e godendomi il suo profumo inconfondibile.

Quando anche Jensen fu sveglio, scesi dal letto tirando Jared dal polso, mi vestii e presi la valigia che avevo posto sotto il letto, la portai giù dalle scale e mi appoggiai al muro della cucina, guardando Jensen alle prese con la macchinetta del caffè. "Sei buffo, lascia fare a me, siediti tu" risi ed andai ad aiutarlo.


Il viaggio in auto fino all'aereoporto fu silenzioso,tutti e tre eravamo assonnati e rintronati, ma non fu un silenzio imbarazzante.

Arrivati lì, facemmo finalmente una colazione ricca, io presi dei pancakes alla nutella, una spremuta d'arancia e un caffè macchiato, Jared un semplice toast all'avocado e del caffè, mentre Jensen, come suo solito strafare, prese una banana split, una crepe alla marmellata e due succhi diversi.

" Invitiamo i gentili passeggeri di mettere i bagagli sugli appositi carrelli, ricordiamo di scrivere il proprio nome sulle targhette che abbiamo distribuito, e di recarsi al gate, grazie "

" We invite the kind passengers to put the luggage on the appropriate carts, remember to write your name on the plates we have distributed, and to go to the gate, thanks "

Salimmo quasi per primi sull'aereo, e scrissi a mia sorella.

- Ciao Caren, ti volevo soltanto dire che sto andando in Texas con il mio fidanzato ed un suo amico, baci-

" a chi scrivi?" mi sorrise Jared appoggiandosi alla mia spalla, "A mia sorella, dato che ieri non siamo riusciti a passare ho pensato di scriverle" lui annuì e chiuse gli occhi.

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hey raghi, ciao, fa schifo lol ma non ho fantasia, circa zero percentooooo, ciao

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2018 ⏰

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ANGEL ::NIALL HORANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora