Mercoledì 02.06.2017, Aeroporto Francisco Sá Carneiro - Porto
Mi ero cacciato nel casino più grande della mia vita, e quando casino aveva un nome e due cognomi: Melanie Martinez Cruz. In quell'ultima settimana l'avevo chiamata, le avevo scritto e un paio di volte ero andato a cercarla all'ostello ma lei non c'era mai, o forse aveva chiesto alla receptionist di dirmi che lei non era in casa. Non pensavo si potesse avere la testa tanto incasinata, ma avevo scoperto che quando pensavo non si potesse sopportare un tale caos, succedeva qualcosa che mi faceva scoprire che c'erano livelli di trambusto ben superiori.
Tu e Sara siete innamorati; non sapevo se era vero, non sapevo come l'aveva capito, non sapevo nulla. Sapevo solo che prima di lei era convinto del mio amore per la mia ragazza. Lei che mi aveva fatto venire dei dubbi sulla persona che stava al mio fianco, ora se ne stava andando. Ma non per qualche mese, per sempre. Iniziai per l'ennesima volta a pensare a tutte le volte che eravamo finiti a letto insieme, ma era sesso o facevamo l'amore? Feci un smorfia, tirandomi un sberla per risvegliarmi. Avevo proprio il cervello completamente andato.
Guardai l'orologio e poi pensai che doveva essere in aeroporto. Chissà chi l'aveva accompagnata. Mi ero immaginato che sarei stato io, incappucciato come un ladro, per poterle dare il nostro ultimo bacio prima della partenza. Invece lei quella sera se ne era andata perché aveva capito di provare troppo per me. Ed era convinta che io non ricambiassi. Invece io non sapevo nulla, non capivo nulla, mi sarei volentieri spaccato la testa sul muro.
Telles mi mandò una sua foto, vestita comoda con una coda e la valigia quasi più grande di lei.
Non vieni a salutarla?
Io sbuffai, gettandomi sul divano, scompigliandomi il ciuffo. Non avrei mai fatto in tempo e non sapevo come avrebbe reagito. Se fossi andato e avrei visto un rifiuto, il mio orgoglio mi avrebbe fatto fare cazzate. Vabbe' che lei del mio orgoglio se ne era fregata diverse volte.
Non vuole
Risposi semplicemente, attendendo una risposta sulla chat.
Se solo non ci fosse Sara capiresti tutto
Ovviamente se fossi stato single tutto sarebbe stato diverso fin dall'inizio. Ma Sara c'era e io non potevo far finta che non ci fosse. In quel momento stava gironzolando per casa alla ricerca delle cuffie perché voleva fare un po' di cardio. Io mi sentivo così distante da lei, però. Possibile che non se ne accorgesse? Mi beccò a fissarla e mi sorrise, avvicinandosi per baciarmi.
Se lei non ci fosse stata sarebbe stato tutto diverso
Scrissi quello che pensai, guardando l'ora sull'Iphone. Stava probabilmente facendo il checkin, aveva il volo alle 14.15. Chissà se era agitata, non avevamo mai parlato dei voli, non sapevo se aveva paura di volare, quante volte aveva volato, se aveva mai volato con eleganza turbolenze, se avesse mai mangiato sugli aerei oppure se.. Basta, sembravo uno scemo.
Decisi di scrivergli un semplice messaggio, perché almeno sapevo che l'avrebbe letto.
Buon viaggio Mel, sei stata bellissima, tu in generale
—-
E ora?! Che si fa?!
STAI LEGGENDO
Saudade || André Silva
FanfictionNostalgia dei vecchi momenti e speranza nel futuro, questa è la Saudade. Un'espressione che solo un portoghese può provare e capire. L'unica espressione in grado di descrivere lo stato d'animo di André quando pensa a Melanie. 16esimo posto in #milan...