Is it love? È amore? Colin [SOSPESA]

12- Riflessioni

Alla fine del concerto, Matt mi trascina velocemente al bar per evitare di venir travolti dall'uragano. Ordiniamo delle birre, mentre i musicista lascino il palco tra applausi scroscianti. Mi sento ancora un po accaldata. Bevo velocemente metà della mia birra, per poi venir schiacciata da un'armata di fan che corrono al bar. Ma diventa ancora peggio quando il gruppo esce dal camerino e si mescola tra la folla. Le ragazze non sono solo isteriche, stanno letteralmente sbavando. Matt sorride nel vedermi aggrottare le sopracciglia. Poi si lascia distrarre da un paio di belle chiappe che si agitano di fronte a lui. Le altre ragazze saltano su Colin.
Doris è di malumore, mentre trascina gli stivali lungo il pavimento. Sembra amare la folla tanto quanto apprezzerebbe delle piattole. Fa una smorfia e si costringe a sorridere. Sono un po gelosa di Doris, sta vivendo un sogno, e non sembra neanche apprezzarlo. Darei tutto per essere al suo posto, anche solo per pochi minuti.
Li osservo dolorosamente mentre si fanno strada verso il tavolo che condividono con alcuni fan. Adam sorride, i capelli biondi appiccicati alla fronte sudata. Sembra felice, premuroso, divertito dal partecipare al gioco. L'ho osservato durante il concerto. È stato fantastico, immerso nel suo mondo, nonostante debba ammettere di aver fissato Colin per la maggior parte del tempo.
Esattamente ciò che sto facendo ora!
Sembra stia parlando di qualcos'altro, col pretesto di rievocare il concerto, ma fingo di non capire.
"Mi è piaciuto molto. Fanno davvero una bella musica."
E la voce di Colin...mio Dio. Non ci posso credere.
"Ti ho detto che erano bravi!"
Non ho assolutamente nessuna forza di volontà, e alla fine cedo. Volto la testo verso il gruppo, il cuore in gola.
Una ragazza è seduta sulle gambe di Colin con le dita sulla sua maglietta. Lo accarezza apertamente, e lui sembra apprezzare.
Doris si imbroncia e si lamenta. Adam sta firmando degli autografi, incluso uno su un reggiseno. Il mio stomaco si stringe. È stupido!
Prendo un grande sorso di birra, svuotando quasi completamente il boccale. Le mie guance devono essere ancora rosse, dopo tutte quelle emozioni.
Non ne provavo così tante da anni. Tutte per colpa di un uomo provocante.
Stavolta ho toccato il fondo.

"Non stai ascoltando. Torna il te, principessa."
Sospiro.
"Non chiamarmi così. Ho un nome"
Matt mi fa un sorrido divertito.
"Possiamo venire a un altro concerto, se vuoi. Suonano spesso."
"Sì, perché no? Sempre il tuo amico laggiù non voglia rivedermi."
"Ci stai ancora pensando? Ti ho detto di lasciar perdere. Sono sicuro se ne sarà già dimenticato."
Non voglio che se ne dimentichi!
"Devo ammettere che ha davvero talento. Che voce..."
Agito le mano di fronte alla faccia, sorridendo, facendo ridere Matt.
"Già, li mette tutti in ginocchio."
"Eccome! La sua voce è così sensuale, un po dura come Bruce Springsteen. E poi...non so come esprimerlo...C'è qualcosa in lui, qualcosa nel modo in cui si muove, che ti colpisce dentro, ti porta lontano...No. Che ti strappa dal tuo mondo e ti trascina dritto nel suo."
Matt mi guarda. Sorride, per poi bere un sorso di birra.
Arrossisco ancora di più.
"Sembra ti abbia fatto impressione."
"No, no, non è questo. Non ti è sembrato arrabbiato, mentre cantava?"
Lui scuote le spalle.
"Non lo so, non ci ho fatto caso."
"È la sensazione che ho avuto. Esprime la sua rabbia con la musica. Lo rende ancora più oscuro. Immagino ci giochi sopra. Probabilmente è il suo modo di attrarre l'attenzione."
"Funziona."
Indica la ragazza che sta passando una mano tra i suoi capelli neri.
Colin la sta guardando, ma è come se fosse trasparente o inutile. Come se stesse fingendo, facendo ciò che ci si aspetta da lui, senza provare piacere.
Sorpresa, annuisco mordendomi l'interno della guancia, e distolgo lo sguardo.
"Non sembra avere il controllo di tutto"
Matt mi sonda attraverso occhi divertiti.
"Che vuoi dire?"
Alzo le spalle.
"Non so, è un'impressione. La rabbia è parte di lui, ma non mi sembra riesca a dominarla."