17- Chiacchiere tra amiche pt.1

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Lisa si lascia cadere sulla sedia di fronte a me con un sorriso. Anche i suoi capelli biondi, tirati indietro in un chignon, sembrano sfiniti. Butta la borsa ai suoi piedi, mentre le riempio un bicchiere d'acqua. Lei dà un'occhiata ad alcuni dipendenti dalla Carter Corp che pranzano nei tavoli vicini, poi i suoi occhi azzurri-grigi si posano su di me.
"Allora, com'è andato il tuo week-end?"
"Com'è andata la tua giornata?"
Mi fa un sorriso divertito.
"Il mio capo mi sta facendo uscire fuori di testa. Non riesco a capire il suo comportamento, credo lo faccia solo pee farmi fastidio! Sospetto anche che voglia rendermi la vita un inferno."
Sorrido. Mi immagino la scena e trovo difficile resistere all'impulso di scoppiare a ridere. Ho sempre pensato che piacesse al suo capo, ma non credevo che i suoi metodi di seduzione l'avrebbero tormentata. Detto questo, il suo capo prova interesse verso ogni cosa abbia un bel culetto...
"Fagli un sorriso, sono certa cadrà ai tuoi piedi."
Lisa ride, per poi prendere un boccone di cibo. Nel masticare, replica:
"Preferisco ignorarlo. Per ora sorridergli va ben oltre le mie forze. Mi irrita. Non riesco a credere che un essere umano possa essere tanto fastidioso!"
Il volto di Colin torna a perseguitarmi.
Hum...perché?
"Ma basta parlare di lavoro. Il tuo week-end? Com'è stato il concerto? Matt era eccitatissimo al pensiero."
"Sì, il concerto è stato grande, la band è forte."
Cerco di non pensare agli occhi azzurri di Colin, ma è una causa persa. Sembra innestato in ogni parte del mio corpo.
Mi sfogo. Voglio parlarle di lui. So cosa significa questa mia incapacità di tenere a freno la lingua, quando si tratta di Colin. Ma tanto peggio. Non credo sarò in grado di portare avanti una conversazione decente, finché non l'avrò tirato fuori.
"Ho incontrato un ragazzo durante lo spettacolo."
Il volto di Lisa si illumina in un volta. Abbassa la forchetta, eccitata.
"Racconta, racconta!"
Stringo le spalle.
"Non è nulla di che."
"Bello?"
"Um, direi più fastidioso, irritante... e fastidioso."
"Hai detto fastidioso due volte."
"Sexy allora."
Lisa scoppia a ridere.
"Capito, il massimo. Lo vedrai ancora?"
Lo spero! Tanto vale affrontare la realtà. Non faccio altro che pensarci, anche se non sono certa sia possibile. E l'eventualità di non vederlo mai più mi terrorizza. Una sensazione poco adatta a un adulto razionale.
Lisa scuote la testa, sorridendo. Attorciglio gli spaghetti attorno alla forchetta e li ingoio in una volta, col rischio di soffocare.
Lei mi osserva con attenzione, esaminando il mio volto. Nel corso degli ultimi mesi, ha imparato a conoscermi bene. Dal mio arrivo a New York, non ho avuto il tempo di relazionarmi con tante persone. Lisa è la cosa più vicina a un'amica. Mi supporta un questa immensa città, dove la maggior parte delle persone restano sconosciute alle altre.
"Sono uscita con un musicista, quand'ero più giovane. Suonava la chitarra con un Dio. Accidenti se era sexy! Un brasiliano, pelle abbronzata, occhi verdi; uno schiocco di dita, e mi sono sciolta come neve al sole."
Sorrido, divertita dal suo aneddoto.
"È durata tanto?"
"Una vacanza romantica. I musicisti vanno bene per una notte, non per la vita."
Le sue parole mi colpiscono al cuore. Ha ragione. La situazione è assurda!
Pensare alla situazione in cui mi sono messa mi dà sui nervi. Non dovrei preoccuparmi di Colin.
"E sappi che non sapeva solo suonare la chitarra... era bravo anche in qualcos'altro!"
Io sorrido divertita, per poi ributtarmi sulla sedia.
"Mi stai consigliando di evitare i musicisti, o stai cercando di convincermi a buttarmici a capofitto?"
Lei ci riflette per un millesimo di secondo, poi sfoggia un sorriso innocente:
"Ti sto consigliando di goderti il suo corpo da sogno, sfruttarlo fino in fondo per rubargli un milione di orgasmi. E soprattutto, non innamorartene. Se non fai attenzione: cuore spezzato."

Is it love? È amore? Colin [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora