Il giorno dopo, in ufficio, sono uno straccio umano. Ho dormito a malapena, stanotte. Ho suonato finché i vicini non hanno bussato contro il muro, per informarmi che le quatto del mattino non sono l'orario migliore per mettersi a suonare il pianoforte.
Do un'occhiata alla scrivania accanto. Giusto per vedere se Matt è attivato. Sospiro mentre crollo sulla sedia. Appare una familiare testa dai capelli castani.
"Buongiorno bellezza. Hai un aspetto terribile."
Mormorò un'imprecazione. Matt solleva un sopracciglio e mi regala un sorriso radioso, per poi scivolare verso di me dalla sua sedia. Si poggia sulla mia scrivania, gomiti avanti, e mi fissa.
"Non hai chiuso occhio? Sei tornata a casa in compagnia?"
"Mi serve un caffè."
La mia richiesta suona come un lamento.
"Te ne prendo uno se rispondi alla mia domanda."
Lo ignoro. Senza il mio caffè, Matt mi appare come una specie di insetto fastidioso.
"Sono tornata da sola."
Sembra deluso dal fatto che non mi sia divertita un po'. Mi fletto contro lo schienale della sedia e allungo le gambe.
"Com'è finira la serata? Ti sei ubriacato? "
Mi strizza l'occhio.
"Beh, diciamo che sono stato meglio, ma l'ho fatta franca. Te ne sei andata presto."
"Per evitare la mandria di pollastrelle fuori di testa. Le esibizioni di ormoni non fanno per me, grazie."
Matt ridacchia come uno scolaretto. I suoi grandi occhi castani mi scrutano, alla ricerca di qualche dettaglio che possa tradirmi.
Sono così stanca che potrà esaminarmi quanto gli pare, non ho la forza di protestare.
"Non avresti dovuto, ci siamo fatti quattro risate. Colin si è sciolto un po', dopo che sei andata via."
Oh, ma che bello!
Non mi aspettavo altro da lui.
"Sono comunque un po' geloso."
"E perché? Perché non sei un'idiota di prima classe?"
Ride ancora di più, attirando qualche sguardo di disapprovazione.
"Adam e Colin sono andati via in compagnia, per finire la giornata."
Qualcosa mi rimane incastrato in gola. Sembra essere il mio cuore!
Provo uno strano dolore, dentro di me.
Fisso Matt senza vederlo, immaginando con facilità il braccio di Colin intorno alla vita di una ragazza, mentre la accompagna a casa. Ho le palpitazioni. Matt non sembra aver notato il mio cambio d'umore.
Sono così stanca. Muoio dalla voglia di strappargli le budella e farci una collana.
Peggio per quella ragazza. Essere l'ennesimo nome sulla lista? No grazie. "E tu?"
Matt stringe leggermente le spalle. Poggia il mento sulla braccia incrociate, poi le sue labbra si estendono in un sorriso malizioso.
"Ho preso qualche numero."
Sogghigno, così da distogliermi dai miei pensieri malvagi.
"Suppongo di dovermi congratulare con te!"
Lui mi fa la linguaccia. Sta chiaramente deridendo il mio malumore. Agito una mano di fronte alla sua faccia, come a scacciare una mosca fastidiosa.
"Ma tu non ti sei portato nessuna a casa?"
Batto impazientemente il dorso della mia mano sulla scrivania. Matt si acciglia.
"Quando hai a fianco due rockstar che potrebbero sedurre ogni ragazza con uno schiocco di dita...è già tanto essere notati. E, in fin dei conti, per cosa?"
Gli do un colpetto sul braccio, simpatizzando. È così abituato a stare al centro dell'attenzione delle ragazze...
"E perché quelle ragazze hanno notato il tuo enorme potenziale di seduzione."
"O hanno notato il mio enorme..."
"Ti proibisco di finire la frase!"
Lui ride; raddrizzandosi e poggiano la testa contro la parete, per poi guardarmi. Poi, molto seriamente, mi chiede:
"La cosa ti dà fastidio, non è vero?"
"Cosa?"
"Che si sia portato una ragazza a casa?"
Cerco un modo per cambiare conversazione.
Non sembra funzionare molto. Matt mi guarda divertito.
"Chi?"
Quando le sue spalle iniziare a tremare, capisco che sta apertamente ridendo di me.
"Ora basta... Non fingere di non saper di chi stia parlando. Oscuro, tenebroso, sexy... Non ci arrivi ancora?"
Alzo le spalle.
"Davvero, non capisco...davvero."
Sì, sono incredibilmente infastidita. Ma non voglio che Matt lo sappia. Preferirei morire!
Anche se il mio amico ha capito molto bene cosa sta succedendo dentro la mia testa...
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Is it love? È amore? Colin [SOSPESA]
FanficVieni da una piccola città, hai una vita ben organizzata: studi di base, un fidanzato molto rispettoso e genitori che hanno deciso sul tuo futuro. Hai sempre sognato di diventare una pianista, ma i tuoi genitori non l'hanno mai guardato con occhio g...