14- Insopportabile

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L'Half Five è un loung bar davvero carino. Non esattamente il tipo di bar che ti immagineresti per una band come la loro. Si sistemano attorno a un tavoli, prendendo possesso dell'intera panchina. Io mi ritrovo bloccata tra Matt e Adam, con Colin di fronte a me. Sarà un po' strano essere l'unica donna qui. Soprattutto perché uno dei tre maschi continua a fissarmi come se fossi un'aliena scesa sulla Terra per rovinargli la vita.
Non è una cattiva idea...
Ordiniamo da bere, delle birre. Svuoto il bicchiere, dandomi un po' di coraggio liquido. Non che mi senta a disagio, ma lo sguardo intendo di Colin mi da sentire così bollente che ho la sensazione di starmi per sciogliere sulla sedia. O di trasformarmi in una mosca! Insomma, in qualcosa di stupido e noioso. Mi sforzo di non guardarlo.
Ci sto riuscendo perfettamente! Non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Matt dice, scherzando:
"Non vi sentite un po soli,ragazzi?"
Adam alza le spalle, mentre Colin si mette comodo, riposando un piede sul ginocchio. I suoi occhi vagano un attimo su di me, per poi tornare su Matt.
Il seno? Mi ha appena guardato il seno?!
"Non rimaniamo mai soli troppo a lungo. Scommetto che un'orda di pollastrelle arriverà a breve."
"E non vi importa essere trattati come dei pezzi di carne?"
Scoppiano tutti a ridere, Colin compreso.
"È vero. Essere il tipo sexy adocchiato dalle ragazze non fa per tutti. Vero, Colin?"
Colin lo guardo sorridendo. Dio mio, è così bello quando sorride! Il suo volto cambia. Potrebbe sembrare gentile; ma l'espressione nei suoi occhi mentre mi guarda smentisce il pensiero in un lampo.
Bevo velocemente un sorso; è molto meglio che non mi noti.
"Non ti sta adocchiando nessuno, amico. È tutto nella tua testa."
"Hey, ho firmato un sacco di autografi!"
"Mi hanno dato tre numeri di telefono."
"Che non chiamerai mai."
"Perché scomodarsi, quando fra pochi minuti mi basterà inchinarmi a raccogliere?"

Sospiro con disprezzo, facendogli alzare un sopracciglio divertito. Si china verso di me.
"Cosa c'è, cosetta? Ti senti offesa? Solo perché prendo ciò che mi viene dato?"
Mi acciglio.
"Cosetta?"
La mia vice è quasi alterata mentre ripeto la parola. Anche Adam sembra imbarazzato.
"Hey, amico... Non parlarle così!"interviene Matt.
Sulle labbra di Colin si forma un sorriso minaccioso.
"Non so il tuo nome. Non ti sei presentata."
"Non me hai dato l'opportunità."
"Se lo dici tu..."
Nessuno dei due distoglie lo sguardo, sfidandoci a vicenda. Si china in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia.
"Recuperiamo il tempo perduto. Io sono Colin, e tu?"
I miei ochi sono tanto spalancati da bruciare.
"Alexandra."
La mia voce è un debole sussurro, e mi ammonisco tra me per diventare così debole ogni volta che mi guarda in quel modo. Quel dannato sorriso riappare sulle sue labbra, e a me viene voglia di strapparglielo dalla faccia.
Questo tizio è davvero uno stronzo.
"Attenta, Alexandra. Fa sempre così."
"Che cosa?"
Non sono neanche capace di voltare la testa per guardare Matt mentre mi parla. Sono fritta. Adam ride.
"Infastidire le ragazze per sedurle meglio."
"E funziona?"
Colin sogghigna.
"Ho perso il conto del numero di cuori spezzati." Commenta Adam.
Perché la cosa non mi sorprende?
Colin si alza, passandosi le dita tra i capelli.
"E di ragazze soddisfatte."
Ascolto a malapena la sua risposta.
"Odio i seduttori da quattro soldi. Sono uno spreco di tempo."
Colin mi guarda, poi fa cenno a Matt di seguirlo al bar.
"Beh, meglio così, visto che ho intenzione di sedurre te."
Sto per prenderlo per il colletto della giacca...E baciarlo così intensamente da fargli rimpiangere quelle parole. Ci penso un po troppo, per i miei gusti. Ho davvero bisogno di calmarmi!
Matt e Colin se ne vanno ridendo. Puro comportamento maschile!
Adam allunga il braccio lungo la panchina e tira una ciocca dei miei capelli, attirando la mia attenzione.
"Ti sembrerà difficile da credere, ma Colin non è sempre così."
"Sì, hai ragione. Non ci credo."
"Le cose sono state dure per lui, quand'era bambino. Si è chiuso. Devi scavare un po' oltre la superficie."
"Per farlo, dovrei averne l'interesse." Adam mi osserva perplesso, ma io distolgo lo sguardo notando Colin al bar. Ci sono già due ragazze in piedi al suo fianco. Cerco di concentrami sulla voce di Adam; è molto più accogliente del suo compagno, e si comporta onestamente dove Colin sembra crudele. Più equilibrato. Molto meno rischioso...molto meno trascendentale. Mi prenderei volentieri a schiaffi per risvegliarmi da questo sogno indecente, in cui vengo continuamente spinta dalla vista del sedere di Colin.
Adam mi sta parlando della sua altra passione: il surf. È tutto esaltato.
"Quando cavalchi un'onda, è come con la musica: scompari, il tuo stesso corpo diventa l'onda. Fai parte del tutto. Hai mai surfato?"
Scuoto la testa, sorridendo del fuoco che brucia nei suoi occhi. Mi parla del suo lavoro come lavapiatti in un bel ristorante del centro, con cui paga le bollette. Ma il suo sogno è quello di creare il proprio marchio di tavole da surf a Miami.
Guardandolo, è difficile non vederlo come un surfista, con i suoi capelli biondi e la carnagione abbronzata. Chiedo innocentemente:
"Perché Doris non è venuta?"
Alza le spalle.
"Non fa per lei...la folla, i fan. Non si sente a suo agio. In più, tutte le ragazze sbavano su Colin... La fa impazzire. Non ci pensare, concentrati su di me, piccola."
Rido fra me.
Mi fa un sorrisone divertito, poi volta lo sguardo verso i ragazzi che tornano al tavolo. In compagnia.

Is it love? È amore? Colin [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora