Castiel era rimasto ferito.
Da quando gli Angeli avevano perso la loro Grazia e vivevano sotto le spoglie mortali, tentavano il più delle volte di uccidere Castiel ingannato a sua volta da Metatron che aveva usato la sua Grazia a suo vantaggio per prendere possesso del Paradiso.
Quel giorno Dean e Castiel erano stati costretti a rifugiarsi in una casa disabitata nel bel mezzo del nulla per sfuggire a degli ex-angeli leggermente arrabbiati.
Castiel era rimasto ferito nello scontro, aveva dovuto sorreggerlo e portarlo di peso nella casa, distendendolo sul letto impolverato gli tolse l'impermeabile e aprendogli la camicia gli medicò la ferita con le prime cose che aveva a disposizione ovvero dell'acqua fresca e la sua maglietta bianca che usò per farne delle bende.
Provò a chiamare il fratello e per fortuna il suo telefono aveva campo ed ebbe il tempo di spiegargli la situazione. Castiel non dava segno di volersi svegliare e Dean era davvero preoccupato, ma quando abbassò lo sguardo, vedendolo sveglio non potè far altro che sospirare sollevato.
«Dean...» il ragazzo non era certo di quello che doveva fare in quel momento: «Cass, come ti senti?» l'ex-angelo distolse lo sguardo e senza rispondere a quella domanda gli domandò: «Sei arrabbiato?» Dean gli sorrise e gli posò un bacio su le labbra: «Non sono arrabbiato, sono spaventato. Non sei più un Angelo e ho paura che tu possa morire e non tornare mai più da me»
«Questo è imbarazzante...» Dean sorrise, lo sapeva anche lui che era una frase imbarazzante, ma preferiva evitare di tener celato certe cose, non se poteva perderlo: «Devo dirti un altra cosa imbarazzante...» si abbassò un po' di più verso il volto di Castiel e gli sussurrò a fior di labbra: «Cass, ti amo» il loro sguardo si legò ancora una volta e chiudendo gli occhi si baciarono di nuovo.
Quando si allontanarono Dean sfiorò con la mano il volto di Castiel che chiuse gli occhi: «Non dovevi farmi da scudo...» si distese vicino a lui e gli accarezzò lentamente il fianco ferito cercando di non fargli male per poi permettergli di poggiare la testa contro il suo petto e riposare comodamente.
Sam arrivò poco dopo trovando Castiel addormentato e Dean assopito che sentendo rumori nella stanza aprì gli occhi puntandogli la pistola contro, rimettendola subito dopo nella fondina.
Senza svegliare Castiel ormai addormentato lo prese in braccio e salì su l'impala. Sam guidava senza sosta e quando finalmente giunsero all'hotel dove alloggiavano poterono mettere Castiel a letto e medicargli meglio la ferita che gli era stata inflitta.
Per tutta la notte Dean vegliò su Castiel, cambiandogli le medicazioni quando era necessario, solo a mezza notte il ragazzo posò un bacio su la fronte sussurrandogli: «Da adesso in poi sarò io il tuo scudo contro il male» da quel momento Dean si ripromise di fare lui da scudo a Castiel evitandogli di ferirsi nuovamente come in quell'occasione.
Avrebbe mantenuto quella promessa a costo della vita.
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