Le origini di Castiel

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Tanto tempo fa vivevano sei principi, che abitavano in un castello in fondo al mare

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Tanto tempo fa vivevano sei principi, che abitavano in un castello in fondo al mare.

Erano tutti molto belli, ma i loro corpi terminavano con una coda di pesce. Spesso pensavano ai paesi al di sopra del mare, divertendosi a ricordale le storie che il padre raccontava loro riguardo agli uomini e agli animali della terra. 

Il più giovane dei fratelli che era anche il più bello; era affascinato dai paesi al di sopra del mare.

Come i suoi fratelli una volta diventato maggiorenne ebbe il permesso di salire in superficie.

Quando la sua testa uscì dall'acqua, vide una nave con l'albero maestro rotto, colpita da enormi onde. In mezzo al mare un giovane era aggrappato a una trave per non annegare.

Aveva gli occhi chiusi e le forze stavano per abbandonarlo.

Il giovane principe dell'oceano si precipitò ad aiutarlo e, lasciandosi trasportare dalle onde del mare riuscì a riportarlo sulla spiaggia.

Il ragazzo era svenuto, ma respirava ancora, il principe lo vegliò teneramente per tutta la notte. Solo la mattina quando sentì delle voci che si avvicinavano, si rituffò nel mare, e ritornò nel regno delle sirene.

Da quel giorno il principe dei mari non smise per un solo attimo di pensare a quel giovane bello e ben vestito: doveva essere un principe come lui.

Provava un grande amore per lui, ma sapeva che non sarebbe mai stato ricambiato.

Come poteva, quel principe, amare un ragazzo il cui corpo finiva con una coda da pesce?

Nonostante tutto decise di andare dalla strega del mare che viveva in una casa costruita con le ossa dei naufraghi in mezzo ad una foresta di alghe. Dopo aver ascoltato i suoi problemi, la strega, gli diede una pozione che gli avrebbe permesso di avere delle gambe e passare del tempo con il suo amore, ma per restare umano doveva riuscire a farsi sposare dal principe o sarebbe morto diventando schiuma di mare. Lo avvisò anche che avrebbe provato tantissimo dolore una volta che avesse rinunciato alla sua coda per delle gambe umane e sarebbe continuato ogni volta che avesse mosso un passo.

Al principe, però, quello non importava voleva solo passare del tempo con il suo amore così prese la pozione e raggiunse la spiaggia dove aveva condotto il principe stesso alcuni giorni prima, aprì la boccetta che conteneva la pozione e la ingerì, rinunciando alla sua bellissima voce ebbe in cambio le gambe umane, ma il dolore di quella trasformazione fu tale che lo fece svenire.

Quando riaprì gli occhi, vide il principe chino su di lui, che gli domandò chi fosse e da dove venisse, ma lui non riuscì a rispondergli.

Il giovane principe si tolse il mantello e lo avvolse attorno al suo corpo nudo e lo condusse fino al suo castello ignaro del dolore che ogni ad ogni passo percorreva il corpo del principe del mare che stava sorreggendo.

Una volta giunti al castello al principe del mare furono donati degli abiti, che nonostante il dolore, per la felicità di essere al fianco del suo amato iniziò a danzare.

Dal suo arrivo al castello erano passati diversi giorni e il suo amore per il principe umano era cresciuto a dismisura, ma non era ricambiato perchè il giovane promesso sposo ad un altra donna gli voleva bene come si potesse voler bene ad un bambino dolce e gentile, per questo motivo non l'avrebbe mai sposato.

Il giorno delle nozze il principe del mare corse in spiaggia, con il cuore ferito e sanguinante pronto ad accettare il suo destino e morire trasformandosi in schiuma di mare.

I fratelli del principe fecero la loro comparsa poco dopo, volevano così bene al fratello più giovane che erano andati dalla strega del mare per chiederle di salvarlo e avevano dato in cambio i loro capelli, la strega diede loro un pugnale con il quale il giovane doveva pugnalare il ragazzo che amava e bagnare i piedi nel suo sangue prima che fosse troppo tardi.

Il principe del mare, però, non avrebbe mai fatto del male a quel giovane che tanto amava per questo gettato via il pugnale si tuffò nell'oceano.

Poco prima che diventasse schiuma di mare tre bellissime creature alate scesero dal cielo e gli tesero la mano. Erano angeli, figli dell'aria, diventati immortali per mezzo delle loro scelte e delle loro buone azioni, ma sopratutto per mezzo del superamento delle prove che il destino gli aveva imposto.

Il giovane principe prese la mano di uno degli angeli e sulla sua schiena apparvero delle bellissime ali corvine che gli permisero di seguire le tre creature nell'alto dei cieli.

Castiel si svegliò all'improvviso dal suo sonno, ritrovandosi tra le braccia di Dean sorrise, osservandolo meglio capì che era lui quel giovane principe umano che aveva salvato moltissimi anni prima amandolo con tutto se stesso anche se non fu ricambiato.

Questa volta, però, le cose adesso erano molto diverse. La prova di questo era data da un anello in oro bianco che brillava alle loro dita accarezzati dai primi raggi del sole che passavano attraverso le persiane della finestra socchiuse.

Un sorriso comparve sul volto dell'Angelo osservando il volto del cacciatore che ancora dormiva, ma sapeva di aver fatto le scelte giuste, aspettando tantissimo tempo per poterlo rivedere e amare liberamente.

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