Capitolo 40

485 31 0
                                    

<<Te ne devi andare...>>.
<<Dobbiamo prima parlare>> ribatte lui.
Scuoto la testa distogliendo lo sguardo. <<Non ora, non qui. I mei genitori sono al piano di sotto e sanno che sei qui>>.
<<I tuoi genitori sanno che sono qui?>> domanda perplesso.  Annuisco.
<<Sai com'è,  qualcuno ha fatto un casino della Madonna ieri notte!>> sbotto. Sul suo volto appare un sorrisetto. Fulmineo allunga una mano verso di me per attirarmi a lui. Istintivamente emetto un urletto. Mi stringe tra le sue braccia.
<<Mi sei mancata>> mormora contro i miei capelli.  Ispiro il suo profumo prima di allontanarmi.
<<Ci siamo visti ieri>> osservo inarcando un sopracciglio. Mi fa un sorrisetto da mozzare il fiato. Le farfalle nel mio stomaco iniziano a fare i capricci.  E lo stesso fa la parte più intima di me.
<<Non ti ricordi sul serio nulla di quello che è successo ieri?>>. Mi guarda curioso. Il sio sguardo si sofferma più del dovuto sul mio corpo. Solo in quell'istante mi ricordo di stare indossando semplicemente un accappatoio.
<<Ci abbiamo dato dentro?>> commenta. Gli do un pugno sulla spalla.
<<No idiota!>> sbotto. <<Ti sei addormentato nell'esatto istante in cui hai postato il culo sul letto!>>.
<<Allora che è successo?>> chiede tra il curioso ed il preoccupato. Hai paura di quello che avrebbe potuto dire o fare?
<<Ti sei messo a lanciare sassi contro la mia finestra...>> inzio a fare un elenco delle sue stronzate. <<Poi hai inziato a gridare citazioni di Romeo e Giulietta>>. Lo vedo spalancare leggermente i suoi occhioni scuri. <<Che ho fatto? ! Sul serio? A memoria? >>. Sembra stupito di se stesso. Annuisco. <<Stavi non solo per svegliare i miei genitori, ma anche l'intero quartiere! Sono dovuta uscire per farti stare zitto! È a quel punto che ho capito quanto fossi ubriaco, e quanto fossi stato un incosciente a guidare ubriaco! >> esclamo. <<Ti ho portato in caso, dove hai fatto un casino della Madonna inciampando, probabilmente svegliando i miei. E poi ti ho portato nella  mia camera dove ti sei addormentato come un ghiro>> gli svelo. Svio i dettagli di tutte le parole dolci che mi ha detto. Era ubriaco e da ubriachi molte volte si dicono stronzate!
<<Tutto qui?>> domanda pensieroso.  Annuisco. <<Non ho detto ho fatto altro?>> continua. Sento uan stretta allo stomaco.
<<Cos'altro avresti dovuto fare?>>.
<<Questo>>. Mi afferra per un braccio. Mi riporta tra le sue braccia ma questa volta fa unire le mie labbra alle sue.

InstaLoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora