Capitolo 2

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Sono rimasto a terra per un pò,non m'importava del fango,della fine della ricreazione,sono rimasto lí a pensare. Ho pensato a tante cose,la mia famiglia...la mia vita sociale che non esiste,e tutte le disgrazie che mi sono accadute da quando sono nato praticamente. Alla fine però decido di tornare in classe,sporco e dolorante. Quando entro ancora la professoressa non é arrivata e a me non va proprio di stare accanto a Solace. Cosí vado verso il mio posto, Will mi guarda divertito e lancia un'occhiata ai suoi due amici. Non ho intenzione di rivivere la stessa situazione delle medie,anche lí venivo bullizzato,ma adesso basta. Prendo il mio zaino e mi metto al primo posto,accanto a una ragazza dagli occhi e dai capelli castani racchiusi in una treccia lasciata cadere sulla spalla destra. Si gira e mi saluta.
-ciao,io sono Reyna-
Faccio un segno con la testa,come gesto di saluto,ma non dico niente,non ho voglio di parlare,se sto zitto é meglio per tutti. Fisso un punto indeterminato nel vuoto e mi perdo tra i miei pensieri,nel frattempo la professoressa di storia e geografia é entrata,si chiama Chiara,un nome italiano,come il mio.
-tu non ce l'hai un nome?-
Sospiro.
-Nico Di Angelo.
-Di Angelo...mi suona familiare,e il tuo viso l'ho già visto da qualche  parte...-
Ecco qualcuno che ha riconosciuto il grande cognome di mio padre.
-Non sarai mica il figlio del piú grande attore italiano?!?-
Alzo gli occhi al cielo,adesso lo verranno a sapere tutti e non mi lasceranno mai in pace.
-già,però preferirei che non lo venisse a sapere nessuno-
-tranquillo,sarò muta come un pesce. Quindi tuo padre abita in questa città proprio accanto alla scuola?-
A differenza delle altre persone che precedentemente avevano scoperto il lavoro di mio padre,lei non sembra emozionata ed euforica,é tranquilla,quasi indifferente.
-qua ha solo un appartamento che ha preso per me,ma la sua vera casa é la villa a Venezia-
-E come mai non sei lí con lui?-
Ci sono tante ragioni per cui non voglio stare lì,tanti ricordi,tante persone perse,il fatto di stare in Italia mi farebbe molto male,piú di quanto me ne faccia adesso.
-É così e basta-
Dico scocciato,non andrò certo a raccontare a lei i miei problemi.
-uhm...okay. Che persona é? Brava e coraggiosa come nei film?-
Mio padre una persona brava e coraggiosa? É solo bravo a recitare,ma non é realmente ciò che interpreta. Non so neanche bene che persona sia,lo vedo solo una volta al mese,giusto il tempo di tornare,pagare le tasse, l'affitto,e passare una cena con me,in cui non parliamo mai. Decido che la risposta migliore é scuotere le spalle.
-Che vuol dire? Non lo é?-
Questa tizia fa troppe domande per i miei gusti.
-Reyna,non lo conosco bene,non ci vediamo mai,adesso,se vuoi scusarmi,vorrei seguire la lezione.-
Dopo di che é rimasta zitta e io in realtà non ho seguito proprio nulla. Ho solo continuato il mio disegno, c'é un ragazzo sotto l'albero,disegno accuratamente i suoi lineamenti,occhi scuri e tristi, occhiaie,zigomi accentuati,capelli corvini mossi dal vento,vestito interamente di nero. Quel ragazzo sono io ovviamente.
                               ***
La giornata é finita,il mio disegno ancora non l'ho completato,Will non mi ha piú calcolato,il che é una cosa buona,ma a rompere le scatole ovviamente c'è la mia fantastica compagna di banco.
-Ci vediamo piú tardi? Ti faccio vedere un pò la città, dato che sei nuovo.-
-No.-
Siccome non é felice della risposta che le ho dato ha continuato ad insistere e io le ho dovuto dire di si, purtroppo.
-Ci saranno anche dei miei amici,ciao a piú tardi!.-
Cosa? Amici? Ma é tutta scema questa.
-No aspetta! Quali amici?! Ehi!-
E niente,se n'è andata. Grazie per la considerazione,no davvero,sono commosso.
Casa mia consiste in un piccolo appartamento,all'ultimo piano in alto,quindi per arrivare devo salire per quattro piani,il quinto é il mio. Appena entro davanti a me c'è un piccolo corridoio,a destra c'è la cucina,moderna,con le luci e le pareti di colore bianco. A sinistra c'è un salotto aperto,ovvero senza muro a separarlo dal corridoio. Un divanetto nero si trova attaccato al muro,di fronte un grande televisore é poggiato su un tavolino basso,nella parete opposta c'è  una piccolo libreria con vecchi libri di filosofia e classici(di mio padre) in alto e libri horror e fantasy in basso,che ovviamente sono miei. A terra un grande tappeto nero si trova sul parquet di legno scuro. In fondo al corridoio c'è a sinistra un grande bagno dalle pareti blu notte,con una vasca bianca,posto in cui mi rilasso e spesso mi addormento,ritrovandomi poi con la pelle di un vecchio,ma questi sono solo futili dettagli. A destra c'è la mia stanza.
Quando entro butto il mio zaino a terra e mi dirigo in cucina,non sono molto bravo a cucinare,ma vivendo praticamente da solo qualcosina devo cucinarla per sopravvivere. Preparo una semplice pasta con olio,non ho fame,cosí dopo aver mangiato vado nella mia stanza a fare i compiti,che hanno assegnato il primo giorno di scuola,con quale coraggio??
                                 ***
Appena finisco di studiare,il mio telefono squilla. Guardo lo schermo, sarà mio padre.
Invece no,é uno sconosciuto,magari qualcuno vuole farmi uno scherzo. Decido comunque di rispondere.
-pronto?
- Ehi Nico! Io e i miei amici ti stiamo venendo a prendere, preparati che arriviamo-
-Reyna? Come fai ad avere il mio numero?-
-Ho le mie fonti-
-E come sapete dove abito?-
-Appena uscita da scuola sono passata con la macchina davanti a casa tua mentre rientravi.-
-Potrei denunciarti per stalking-
-Si si,sbrigati a sistemarti,a dopo!-
Chiude la chiamata e io  mi precipito in bagno con i vestiti da mettermi. Non so che genere di amici lei abbia,ma potrei provare a fare meno schifo del solito. Tutto quello che ho cambiato é solo la mia felpa,l'ho sostituita con una maglietta nera con un teschio,é la mia maglia preferita.
Quando sento citofonare,rispondo dicendo che sto scendendo. Arrivato fuori mi trovo davanti Reyna e altri quattro ragazzi. Tutti mi sorridono e io rimango impassibile.
-Nico lui é Jason-
Indica il ragazzo alto e biondo, con gli occhiali e gli occhi azzurri,un azzurro diverso da quello di Will però.
Mi saluta e io ricambio.
-Lei é Piper,la ragazza di Jason-
La sua ragazza ha i capelli castani,gli occhi di tanti colori,e una piuma nei capelli,molto carina,ci credo che sia la sua ragazza. Mi sorride.
-Lui é Leo,ed é stupido-
-Mi sento profondamente offeso da questa affermazione-
Il ragazzo che ho di fronte ha la pelle scura e le orecchie quasi a punta,bassino e smilzo,sembra quasi un elfo malefico. Ha costantemente un sorriso furbo in faccia.
-io sono Calipso,la ragazza di questo deficiente-
Dice lei dandomi la mano,ricambio il saluto. É carina anche lei,capelli e occhi castani,e una semplicità che la rende unica.
-Ragazzi lui é il mio nuovo compagno di classe,Nico Di Angelo-
-Ciao-
Il mio semplice "ciao" suona scocciato e annoiato. In fondo é cosí.
-Sei un vero simpaticone vero? Beh andiamo da questa parte,voglio andare in villa-
Dice Leo,non mi sento minimamente toccato da quello che ha detto. Calipso sbuffa e ci incamminiamo. Che cosa mi abbia spinto ad accettare di venire con loro non lo so,sarò stato affetto per un momento da qualche grave malattia rara ancora non riconosciuta e incurabile.
-Nico come mai non hai un dormitorio all'accademia e vivi in città? Stare in compagnia di qualcuno é piú divertente.-
Mi dice Jason. Seriamente? Divertente stare con la gente? Non so se ha notato la mia incapacità nel socializzare,anzi,io neanche ci provo a farmi degli amici, perché non mi fido di nessuno e perché da solo sto meglio.
-A casa posso fare quello che voglio,in dormitorio ci sarebbero delle regole da rispettare,meno spazio e persone.-
Rispondo tranquillamente,gli altri mi guardano confusi. Dopo di che sono stati tutti zitti, finalmente il silenzio é tornato.
-Okay...beh,che liceo fai?-
Piper decide di rompere il ghiaccio.
-Scienze umane,credo che capire le persone sia una cosa piuttosto facile per me. Voi? Che liceo fate?-
Forse se parlo un pò non si annoiano pure loro,anche se in realtà non me ne frega niente di che liceo fanno.
-Io tecnico!-
Dice Leo,un pò troppo euforico per i miei gusti.
-Io e Calipso facciamo il linguistico e siamo nella stessa classe.
Pensavo che Piper fosse in classe col suo ragazzo.
-Io faccio classico,il greco é la mia materia preferita-
Mi dice Jason. Wow,greco? Facilissimo,già.
Nel frattempo abbiamo passato tutta la via di casa mia,siamo passati davanti a un ristorante,diversi negozi e un tabacchino,dove comprerò le sigarette. Svoltato l'angolo c'è una villetta. L'aria invernale si fa sentire e il venticello gelato mi fa rabbrividire,chi cazzo va in villa d'inverno?!?.
-Finalmente! Entriamo dai.-
Esclama Leo. Entra per primo,seguito da Calipso,Jason e Piper. Reyna rimane indietro con me.
-Non dovevi farmi vedere la città?-
Sospira e mi guarda in faccia.
-La villa é già qualcosa no?.-
-Sicura che volevi solo farmi vedere la villa? Sei molto poco credibile sai?.-
Chiedo io. Sono convinto che c'è qualcos'altro sotto.
-okay ,lo ammetto. Pensavo avessi bisogno di ambientarti e che farti conoscere nuove persone ti avrebbe fatto bene.-
Lo sapevo. Sono un genio.
-non potevi dirmelo prima?-
-Avresti detto di no-
Su questo non ha torto.
-Beh, é vero,ma la prossima volta dimmelo quando ti vengono in mente certe idee.-
-va bene. Adesso raggiungiamo gli altri.-
La villa é piena di pini,davanti all'entrata c'è una fontana grande con la statua di un'acquila con le ali aperte e lo sguardo severo,un cavallo con la criniera mossa,come se il vento gli stesse muovendo la chioma,e un cane a tre teste nero,messo piú in basso,con lo sguardo arrabbiato,quasi omicida. Bella fontana,non incute affatto terrore,nahhh.
Ci sediamo su una panchina,e loro iniziamo a parlare dei loro cavoli,ma io vengo distratto da un dettaglio interessante. Un ragazzo dai capelli biondi,quasi dorati,si sta avvicinando,ed é solo sta volta,indossa dei jeans blu e una maglietta bianca con una giacca liceale sopra. Gli altri si ammutoliscono.
-Ehi Di Angelo,non mi sorprende che tu stia con questi pivelli-

Un raggio di luce in un cuore di tenebre {Solangelo}💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora