Capitolo 14

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É strano vedere il proprio padre crollare, soprattutto se tuo padre é Ade Di Angelo,un uomo sempre forte,uno che non può essere facilmente ferito da critiche e che tutti temono per la sua possenza fisica , perché solo il suo sguardo ti fa venire i brividi,eppure adesso io ho visto la sua armatura spezzarsi in mille pezzi e cadere. É strano. É la prima volta che lo vedo scoppiare in lacrime e inginocchiarsi per chiedere perdono,non é da lui.
-ti prego! Scusa scusa scusa! Non posso sopportare di perdere anche te!.-
É così ridicolo,mi fa pena,messo lì a terra con quelle lacrime, si mostra solo debole. Tutti al mondo abbiamo dei problemi,chi piú chi meno,c'è chi può risolverli,chi,come me,non può,non c'è una soluzione a certi problemi, perché quando qualcuno che ami va via per sempre,quando questo qualcuno non può tornare mai più e ne sei consapevole,il tuo cuore improvvisamente smette di battere, metaforicamente intendo,starà ancora dentro la nostra gabbia toracica a pulsare,ci permetterà di vivere fisicamente,ma in realtà é come se fosse morto, perché ogni nostro sentimento non avrà più senso di esistere,i sorrisi scompariranno per sempre, perché non ci sarà più la persona che ti faceva sorridere con tutta se stessa. Ecco,se lui ha un problema,ed é così banale,può pensarci anche da solo,l'ho superato io (magari non nel modo più corretto,ma l'ho fatto),può farlo anche lui,da solo,io non sono stato aiutato e quindi non dovrò aiutare proprio nessuno,non m'interessa niente di lui.
-Visto? Pensi solo a te stesso. Ci hai mai pensato a me prima d'ora?.-
Si alza asciugandosi le lacrime.
-CERTO! Ti ho sempre pensato,notte e giorno,ci sei sempre stato tu nella mia testa! Credi davvero che io abbia potuto scordarmi completamente di te? Durante ogni film che registravo,ogni volta che recitavo e che fingevo un sorriso,dentro stavo soffrendo,ero consapevole di stare perdendo anche te,ma non sapevo che fare,non ho mai avuto tempo libero da dedicarti,non sono mai neanche stato bravo con le parole,ma soprattutto non riuscivo a stare con te perché guardandoti vedevo riflessa nei tuoi occhi Bianca,tutto te stesso mi ricordava lei,il modo in cui lei giocava con te,come sorrideva,se fossi stato con te sarei crollato dal dolore.-
-E quindi hai ben pensato di fare crollare ME nel dolore?.-
Si siede nel letto e sospira stanco,si passa una mano tra i capelli e poi mi guarda. Indica il posto accanto a lui per invitarmi a sedermi lì,ma col cavolo che mi siedo accanto a lui. Scuoto la testa in un segno di negazione. Sospira di nuovo.
-ho capito di aver sbagliato,non mi sto giustificando,ammetto di essermi comportato malissimo,ma Nico,capiscimi almeno un pò! Voglio rimediare,sempre meglio ora che mai!-
Basta sono stanco,é ora di andare a letto,i suoi discorsi inutili non m'interessano completamente,forse...
-senti,ci penserò su. Ora vado a dormire,domani  ho scuola,tu vai a casa.-
Si alza sconvolto e io lo spintono in corridoio,gli do il cappotto e apro la porta di casa.
-Nico!.-
-COSA!?.-
-ti voglio bene.-
Non mi aspettavo neanche questo. Annuisco e gli sbatto la portando di casa in faccia. Troppe cose strane sono successe oggi,sono sconvolto. Vado in camera e mi siedo sul letto. Mi sistemo il ciuffo sospirando quando sento una voce provenire dal telefono.
-ehm...Nico,sei solo? Possiamo parlare adesso?.-
COSA!? MA IO AVEVO CHIUSO LA CHIAMATA! Cosa é successo? Ero talmente agitato che ho sbagliato a cliccare probabilmente, perché sono così demente?.
~chiamata~
N:hai...hai sentito tutto?.
W:già.
N: ecco...io credevo di aver chiuso la chiamata...
W:me ne sono reso conto.
N:posso chiederti un consiglio?.
W:certo,dimmi.
N:cosa pensi di questa situazione? Dovrei lasciare correre e fare finta di niente?.
W: Non devi per forza fare finta di niente,se vuoi ricordare ricorda,ma credo che dovresti perdonarlo comunque,se un uomo così arriva a tanto,forse ci tiene davvero,a me sinceramente sembrava triste e imbarazzato.
N:ma lui mi ha ferito,é stato il primo a farmi male.
W:lo so,ma adesso ti sta chiedendo scusa mettendo da parte il suo orgoglio,ha detto che ti vuole bene,so che ti sembrerà troppo tardi,ma non c'è mai un limite di tempo per le scuse se vengono dal cuore. Tu mi hai perdonato ad esempio.
N:ma la tua é un'altra storia,lui é stato assente durante tutta la mia infanzia,io sono sempre stato solo.
W: ascoltami,se vuoi che la tua vita migliori comincia col perdonarlo.

~Chissà perché detto da lui sembra più semplice,tutto é più chiaro e più sensato,bastano solo poche parole dette da lui per farmi prendere la giusta decisione,almeno spero.~

N:ecco...io....okay.
W:ahahahah ecco,questo volevo sentire.
N:beh adesso devo chiudere.
W:okay,notte Neeks.
N:Will! Non chiamarmi così!
W:certo Death Boy.
N:ahhh,vabbé,sei stupido. 'Notte Will.
W:apsetta Nico.
N:cosa c'è adesso?.
W:volevo dirti che ho deciso di rimanere. Non voglio andare in Venezia insomma. Anche se starò con mio padre,ma vabbé,per te questo e altro.
N:non voglio che tu lo faccia per me.
W:lo faccio anche per te.
N:uhm...okay,grazie...
W:di niente. Buonanotte.
N:'notte.
~fine chiamata~
Solo dopo qualche minuto mi rendo conto che sto sorridendo,e già,Nico Di Angelo riesce a sorridere,incredibile. In realtà non so neanche perché sta succedendo,so solo che sono felice,non conosco il motivo,sarà perché recupererò i rapporti con mio padre forse,ma no,non é per questo. É per Will,quel ragazzo, riesce a confondermi con un solo sguardo e a rassicurarmi con un solo sorriso. É per Will che non mi abbandonerà come hanno fatto gli altri. É per Will che ha detto di tenere a me. É perché sono innamorato di Will e finalmente l'ho capito. Dopo questo assurdo pensiero divento rosso e sbatto la mia testa sul cuscino più volte,ripetendomi "stupido,stupido,stupido" fino allo sfinimento,poi prendo la felpa di Will e me la infilo,affondando il mio corpo minuto dentro questo indumento, annusando questa felpa che profuma tanto di lui,e poco prima di addormentarmi col sorriso sulle labbra penso che sia arrivato il momento di essere felice.

Will pov
Nessuno può capire la mia felicità quando ho sentito quella semplice parola uscire dalla bocca di Nico,"resta",quella parola sussurrata come per la vergogna e la paura di non farla sentire agli altri,ma per farla sentire bene a me,forse ancora neanche lui accetta a pieno i suoi sentimenti,ma mi sa che presto capirà quanto stia perdendo la testa per me. Sentendo la sua conversione con il padre ho realizzato che é molto solo e che ha bisogno di qualcuno che lo faccia sentire bene dopo tanto tempo. Nico ha bisogno di me. L'ho sentito distaccato e apatico,ma io riuscirò a risanare le sue ferite e a farlo tornare quello di una volta. E mi addormento con l'immagine del mio bellissimo Nico improntata sulle palpebre.

                                ***

La mattina dopo essermi sistemato e aver preso lo zaino corro in corridoio verso le scale,con l'intenzione di non fare colazione e precipitarmi subito in macchina per andare da Nico,ma puntualmente qualcosa non va:Austin,il mio simpatico fratello si butta addosso a me con l'intenzione probabilmente di uccidermi facendomi cadere dalle scale,provocandomi un trauma cranico,ma ,fortunatamente, il suo é stato un inutile tentativo. Dopo svariate risate da parte sua e occhiatacce da parte mia decide di smettere e parlare seriamente.
-Will mi puoi accompagnare a scuola? Papà e mamma non possono,e  Gabriel oggi va a un pò in giro a divertirsi.-
Ma figurati se io perdo tempo con te quando potrei benissimo stare con il bel tenebroso che mi attende davanti alla porta di casa congelato dal freddo.
Vorrei dire questo,ma forse chiamare Nico "bel tenebroso" accerterebbe soltanto ciò che lui pensa su di noi,che,tra l'altro,a me non dispiace,potrei dirgli che mi piace,ma lui ha la lingua lunga e non sa mantenere segreti,meglio non rischiare.
-vai a piedi.-
Pensa di convincermi con quella faccia da cucciolo? Illuso.
-Ti prego!!!-
-fatti dare un passaggio dai tuoi amici.-
Scendo le scale,ma lui continua a perseguitarmi.
-Will,nessuno verrà a prendermi qui,abitano tutti vicino alla scuola.-
-Austin non mi importa un fico secco,non andare a scuola e basta!.-
Smette di tirarmi per la giacca e mi guarda male.
-sei mio fratello.-
-Nah! Che grande osservazione Austin!.-
-Sei mio fratello,ci dovresti essere sempre per me,invece non ci sei mai,anche per queste cose banali a te non t'importa proprio niente. Okay,grazie.-
Si gira per andarsene ed ecco che mi assalgono i sensi di colpa. Ahhh,ma perché non poteva lasciarmi in pace? Adesso mi fa pena e io mi sento una persona orribile,ma porco Crono perché!?.
-Torna indietro,ti accompagno io.-
Si gira felicissimo e corre verso la porta con lo zaino già in spalla.
-ma sarà la prima e ultima volta.-
Annuisce. Prendo le chiavi e usciti di casa lo fermo.
- hai presente quando mi hai chiesto di guidare?-
-si, e quindi?.-
-oggi potrai farlo! Dobbiamo andare a prendere Nico,e non te lo farò sedere sopra di te,per questo guidi tu.-
Un sorriso enorme si stampa sulla sua faccia.
-lo sapevo.-
-ma cosa devi sapere tu,che sei un bacato di mente.-
Si siede in macchina con uno sguardo furbo.
-potrai anche non dirmelo e provare a nasconderlo,ma io lo so.-

Un raggio di luce in un cuore di tenebre {Solangelo}💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora