Capitolo 22

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Will si rende conto che una lacrima sta scendendo dalla mia guancia e l'asciuga con il pollice. Poi mi guarda intensamente e sembra che abbia capito.
-É un buon profumo almeno?.-
Dice accarezzandomi i capelli. Mi sento subito meglio sotto il suo tocco gentile, non sento più il rumore della città, dei clacson delle macchine, le urla di ragazzini che giocano in lontananza e i cani che abbaiano, ci siamo solo lui ed io, poggiati in questo muro, al sicuro tra le sue braccia.
Sorrido.
-Buonissimo.-
Mi ricambia il sorriso.
-Bene.-
Dopo un pò di tempo ci stacchiamo.
-Posso dormire da te sta sera?.-
Lo guardo confuso. Ancora ha l'occhio nero. Sta mano a mano tornando normale,ma é sempre lì,mi fa male vederlo. Mi chiedo come mai lui voglia dormire da me,non che non mi faccia piacere,anzi, tutt'altro,ma vorrei sapere comunque il motivo. Probabilmente mi legge nel pensiero perché risponde alla mia muta domanda.
-Mentre eri al bagno mi ha chiamato mio padre. Sai,ha saputo del lavoro che tuo padre ha offerto a mia madre. Lei ha accettato e ha iniziato a fare i bagagli,si trasferisce in un appartamento accanto allo studio di tuo padre. Stanno facendo le carte del divorzio,da dopodomani non saranno più marito e moglie, ci sono tanti problemi col giudice, Elia non vuole venire con mia mamma,insomma...é un periodo un pò problematico. Ovviamente mio padre ha capito che sono stato io a chiedere aiuto a te, si é incazzato tantissimo. Davvero tanto, menomale che non ero in casa...-
Fa una risatina nervosa. Capisco dal tono della sua voce,che ha paura, ha paura di suo padre. Will Solace é terrorizzato.
-Mi ha chiaramente fatto capire che appena torno a casa sta sera me ne fa vedere delle belle...e io...-
La sua voce s'inclina, inizia a tremare, ha gli occhi lucidi. Lo sento,sta per piangere, così nasce un nuovo sentimento mai provato in me,la pena,verso una persona che non sono io.
-io...non voglio tornare a casa Nico...-
Inizia a singhiozzare e subito lo abbraccio fortissimo. Capisco cosa sta provando, questo é per lui un momento complicato.
-Ho paura...non c'è la faccio...-
Ormai sta piangendo a dirotto, le sue lacrime scendono senza sosta, ma in silenzio, a parte qualche singhiozzo non si sente nulla, é un pianto che non vuole fare sentire agli altri, un pianto che posso vedere solo io perché sono di fronte a lui. Perché stiamo parlando di Will,e il grande Will testardo e orgoglioso per com'é,non ammetterebbe mai di fronte ad altre persone che ha paura.
-Ehi...ehi Will...non trattenerti,abbiamo tutti bisogno di sfogarci qualche volta, tutti abbiamo un momento di debolezza...-
Detto ciò si lascia andare, riversa fuori tutto il dolore che si teneva dentro,mi stringe a me come per avere un punto d'appiglio in questo momento critico,in cui potrebbe cadere senza il mio sostegno. Ero io a sentirmi al sicuro tra le sue braccia poco fa, adesso é al contrario.
É strano che proprio io stia consolando qualcuno,di solito non me ne é mai fregato niente degli altri,ma ora che sto vendendo Will piangere non riesco a non soffrire nel vederlo in queste condizioni. Quell'uomo, Cristian, deve pagarla cara per quello che ha causato.
-Will devi sopportare solo qualche altro giorno e poi finalmente potrai scordarti di lui.-
Scuote la testa.
-No,non posso. Prima o poi dovrò tornare lì. La mia scuola é in questa città, anche se dovessi andarmene da quella casa per andare nel dormitorio della scuola,dovrei sempre vedere mio padre, nei colloqui, quando ci saranno questioni importanti, lo vedrò comunque,non mi dividerò mai da lui...-
Purtroppo questo é vero.
-Lo vedrai poche volte,e se ti farà del male avrai sempre una spalla su cui piangere, avrai degli amici che ti sosterranno sempre. Ci sono io Will, che non ti abbandonerò mai. Perché ti amo.-
Detto questo,con gli occhi lucidi e il cuore spezzato, per questo triste spettacolo, lo bacio. Ci metto tutte le emozioni più forti che ho, voglio trasmettergli coraggio,forza,dolore e amore. Voglio che lui senta che io sarò sempre al suo fianco.
-Grazie Nico, io...non ti mertito.-
Dice smettendo di piangere,ma con un sorriso triste, quasi colpevole.
-Ma che dici,siamo entrambi delle teste di cazzo,tutti e due abbiano i nostri difetti e i nostri pregi,siamo stati creati per stare insieme dal primo momento che...oh ma che schifo, perché sto dicendo queste cose dolci, Madonna il diabete mi é venuto...-
Nico non ti smentisci mai,c'era un momento soft e tu rovini tutto così...
Ma a lui piace,sta ridendo. Con delle lacrime agli angoli degli occhi ride come un bambino. É una risata liberatoria, dolce e calorosa.
-visto che effetto mi fai? Divento una quindicenne innamorata in tre secondi,non va bene...-
Lui continua a ridere.
-Tu...sei decisamente bipolare.-
Beh in effetti.
-Comunque,tornando al discorso di prima. I bambini piccoli sono stati affidati a mia madre, mentre io,Austin e Gabriel possiamo andare con chi vogliamo, quando vogliamo. Abbiamo pensato di andare a vivere nel dormitorio della scuola, sempre meglio di casa di nostro padre.-
Anche se non potranno fare più quello che vogliono,dovranno rispettare delle regole e io non potrò vedere in pace e tranquillità Will,non c'è soluzione migliore,purtroppo.
-É meglio così.-
Annuisce afflitto, mi stampa un ultimo bacio ed entriamo.

                                  ***

Alla fine del film ci siamo salutati tutti e siamo andati ognuno verso la propria casa,o dormitorio nel loro caso.  Jason e Reyna non hanno smesso di guardarci sospettosi per tutta la serata, e a volte hanno anche parlottato tra di loro, complici di qualcosa, ma non mi é importato più di tanto, adesso sono stanco e ho un Will afflitto da consolare. Una volta arrivati a casa mia Will si butta sul divano a pancia in giù, con un braccio penzoloni che sfiora il pavimento, emette un grugnito.
-Che vuoi Solace?.-
Dico sedendomi nella poltrona accanto, ridendo del suo comportamento da ornitorinco stanco della vita. 
Dice qualcosa,ma non riesco a capire cosa, dato che ha la faccia spiaccicata nel cuscino del mio divano.
-Solace,cosa pensi che io possa capire se parli messo così?.-
Finalmente decide di voltarsi, ha una guancia schiacciata sul cuscino e le labbra messe a pesce che mi invitano chiaramente a baciarlo.
-Birra.-
Alzo un sopracciglio.
-Voglio della birra.-
Formula finalmente una frase di senso compiuto.
-Mi dispiace,non ho birra,non sono un alcolizzato come te.-
Mi guarda male.
-Sta parlando quello buono, quante canne ti sarai fatto tu?.-
Posso giurare di non aver mai fumato una canna, sembra strano, ma é così. Non ho mai avuto la voglia di sballarmi.
-Neanche una.-
Si mette a ridere.
-Certo.-
Dice ironico. Non mi crede eh?.
-Lo giuro.-
-Su cosa?.-
Rifletto un attimo.
-Sul giubbotto d'aviatore.-
Detto questo finalmente sembra credermi.
-É strano però, tu sembri...-
Lo interrompo e finisco io la frase per lui.
-...un drogato?.-
Dico sorridendo. Lui annuisce.
-Lo so,ma sai,non tutti gli emo vestiti di nero, che fumano e che sono depressi sono dei drogati.-
La sua espressione si addolcisce. Perché?.
-Perché mi guardi così?.-
Scuote le spalle.
-Non lo so,forse sono felice che tu non abbia mai fumato questa roba. Però devi anche smettere di fumare le sigarette normali, quelle ti fanno malissimo.-
Non smetterò mai,ormai ho preso il vizio. Scuoto la testa.
-Mai.-
-Perché? Da quando hai iniziato?.-
Ci penso su. Non mi ricordo esattamente.
-Più o meno da quando ho sentito dire a mio padre che la gente che fuma é ridicola e immatura. Credo che volessi fargli un dispetto. Lo so é stato infantile,ma non posso tornare indietro.-
-Per una volta che tuo padre diceva qualcosa di giusto...ahh...a che età?.-
-dodici anni.-
Sbalanca gli occhi e poi aggrotta le sopracciglia.
-Ma sei scemo? Devi smetterla.-
-No.-
-Se non ci tieni tanto a te,fallo almeno per me,ti prego.-
Pensa che quegli occhioni dolci possano farmi cambiare idea? AHAHAHAHAHAH illuso.
-Ci proverò.-
Non é vero.
-Me lo prometti?.-
Sembra un bimbo,con quella posizione,con quella labbra in quel modo...mi alzo,e mi odio per questo,ma mi lascio convincere,ci proverò. Vado verso di lui e mi inginocchio,per essere all'altezza della sua faccia.
-Si Will,te lo prometto.-
Poi bacio quelle labbra, mordo il labbro inferiore, le divoro, non posso farne a meno, queste labbra sì che sono una droga.

                                   ***

Quando si fa troppo tardi ci sistemiamo per andare a letto. Io ho un pigiamo interamente nero con qualche scheletro bianco nella maglietta, mentre Will,che non si era organizzato per dormire da me,è rimasto in boxer. Mi distrae...lurido,lo fa apposta,ne sono sicuro.
-Vuoi un mio pigiama?.-
Ghigna.
-Pensi che mi possa entrare?.-
Ride e scuote la testa. Ci ho provato. Si stende nel letto a pancia in sù. Ma daiii,già non sono abituato a dormire con qualcuno, poi si mette così...un minimo di ritegno perfavore.
A me piace così ;)
Smettila.
Mai ;)
Ci rinuncio.
-Vieni,dormiamo.-
Lo guardo e poi mi giro diventando rosso.
-F-forse dovrei dormire in salotto...-
Si mette a ridere. Io sono sempre più imbarazzato.
-Neeks dobbiamo solo dormire, abbiano fatto di peggio.-
Dice sempre con quel sorriso furbo in faccia. Mi prendo di coraggio e mi avvicino al bordo del letto,che scricchiola non appena mi ci siedo sopra. Due mani mi tirano giù e mi ritrovo tra le braccia di Will,siamo faccia a faccia.
-Rilassati.-
Mi da il suo solito bacio sul naso. E funziona,mi rilasso sul serio.
Dopo qualche carezza si rimette a pancia in sù.
-Buonanotte Nico.-
-'Notte Will.-
Detto ciò spengo la luce e mi attacco stile Koala a Will. Poggio la testa sulla sua spalla,una mano sul suo petto e la gamba accavallata sulla sua. Lui mette la sua mano sulla mia,mentre con l'altra mi tiene per il fianco. Sarà una notte fantastica. Una notte senza incubi finalmente. Prima di dormire lo sento sussurrare:
-Io però volevo la birra...-

Un raggio di luce in un cuore di tenebre {Solangelo}💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora