Capitolo 15

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Mi reco nell'aula di scienze e mi metto all'ultimo posto in fondo a destra,vicino alla finestra così ho un po' d'aria soprattutto in questi giorni che fa molto caldo.
Sono la prima arrivata e mano a mano i banchi vengono occupati da gente nuova, mai vista prima.
Per passare il tempo nell'attesa dell'entrata del professore afferro il mio quaderno degli appunti insieme a una matita. Incomincio a disegnare qualche fiore sulla copertina fin quando...

<<Posso? >>

I miei occhi si scontrano nuovamente in quel mistero dall'aria familiare.
Faccio un breve sorriso in segno di approvazione.
Sorride di rimando e si mette vicino a me.
Fissa un punto in lontananza ignorandomi del tutto.
Sbuffo e mi volto nella direzione opposta a fissare il cielo azzurro con pochissime nuvole.
Metto un braccio al di fuori della struttura e chiudo gli occhi abbandonandomi a un senso di piacere, del calore che si fionda sulla mia pelle. È da tanto che non riposavo così.

<<Stai bene? >>

I miei occhi fanno fatica ad aprirsi e posso dire che questa incognita mi trascina sempre di più nella curiosità.

Annuisco.

Fa un cenno con la testa, per confermare di aver capito.

Esito un po' di secondi e domando anche io.

Mi guarda stranito.

<< Tutto ok. >>

Ritorno a chiudere gli occhi quando ad un certo punto ci comunicano che il professore ha avuto un contrattempo con la macchina e che avevamo un ora libera.
Così facendo mi alzo e come tutti esco dall'aula per poi dirigermi alla solita panchina.
Ed è proprio lì che mi ritrovo lo stesso ragazzo di poco fa, mi siedo affianco a lui e guardo di fronte a me.
Alza lo sguardo da un fumetto che stava leggendo, e con la coda dell'occhio noto che mi fissa con aria divertita.

<<Mi stai forse inseguendo!!? >>

<<No.. Casomai è il contrario! >> ribatto.

Alza le mani in segno di resa e non posso fare altro che pensare.

<<Come ti chiami? >>
Dico girandomi verso di lui.

<<Non penso abbia importanza! >>
Dice guardandosi intorno e contraendo la mascella.

Le mie sopracciglia si curavano all'insù.

<<Si invece. Soprattutto nella comunicazione tra due persone. Tanto stiamo nella stessa classe e prima o poi lo vengo a scoprire. Quindi.. >>

<<Cloe non insistere! Tanto cambio classe! E vattene! >>

Le mie palpebre sbattono più volte e la mia bocca è leggermente socchiusa.

<<Come fai a sapere il mio nome? >>

I suoi occhi si aprono del tutto di scatto e sembra rimuginare sulla frase che aveva appena detto poco fa.

<<Io non so il tuo nome. >> nega tutto con tono duro.

<<Invece si lo hai appena detto! >>

Prende la sua cartella e incomincia a mettere tutto a cazzo velocemente per poi andarsene.
Afferro velocemente il mio zaino e lo inseguo..

<<COSA TI È PRESO!!? >>

Sbraito inseguendolo.

Non mi da retta e il suo passo accelera sempre di più, lo affero per il polso di scatto facendogli cadere lo zaino a terra, con tutte le sue cose.

Mi metto una mano davanti alla bocca e sussurro un veloce 'scusami'.
Insieme incominciamo a raccogliere le robbe appena cadute.
Ma lui prende la mia mano e mi ferma.

<<Faccio io. >> ribatte duramente.

Ma io non mi lascio convincere e prendo il suo diario.

Gonfio di rabbia si alza da terra e viene nella mia direzione urlando.

<<Cloe lascia immediatamente! >>

<<Vedi? Tu. Sai. Il. Mio. Nome. >>

<<E quindi? >>

<<Dimmi chi sei. >>

<<No. >>

<<PERCHÉ DA COSA STAI SCAPPANDO?! >>

<<DA TEEEEE OK? >>

Urla tutto ciò e il diario mi cade dalle mani, questo ultimo finisce a terra aprendosi in due e rivelando all'interno un contenuto con dentro una piccola me e...

Perché Cloe pensa di conoscere già la famosa incognita?
E soprattutto chi è questo misterioso ragazzo?
Appartiene al suo passato?
Scoprirete tutto nel prossimo  capitolo.
Votate e commentate vostra Sara. 💗

Amami o faccio un casino. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora