Capitolo 17

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Ho le mani tra i capelli e i miei passi vanno avanti e indietro per tutta la stanza.

<<No! No! No! Dimmi che non è così! >>

Nessun segnale.

Vuol dire che è così.

Mi tuffo sul letto con un gemito straziato.

Perché? Perché tutto a me? Forse avevano ragione i miei..?
La libertà fa veramente così male?
Eppure io la immaginavo come un piacere, un senso tutto nuovo e bello e invece si è rilevato il mio incubo peggiore.
Probabilmente non sono abituata a tutto ciò.
Mi alzo e lascio Sam in stanza da sola intenta a parlare al telefono con mia madre.
Scendo le scale e..


Provs. X

Ho appena preso le chiavi dal proprietario del condominio.
Sono stanco e abbastanza incazzato con il mondo.
Non sopporto più nessuno.
Tutti gli sguardi all'entrata dell'edificio si piazzano su di me, squadrandomi da capo a piedi e dai loro occhi posso leggere 'paura - disgusto'.
Si lo so il mio aspetto trasandato non è uno dei migliori modi per presentarsi come una persona ottima, ma alla fine non ci faccio per niente caso e me ne fotto.
Le chiavi che stringo tra le mie mani hanno inciso il numero 89..così facendo inizio a farmi la prima rampa di scale con la speranza di trovare subito la mia stanza e di poter dormire per almeno 6 ore.
Sono anche mezzo fatto per il semplice fatto che durante il traffico mi sono fatto 2 canne.. Si lo so devo diventare un bravo ragazzo ma ho bisogno di tutta questa merda.. Non c'è la faccio senza.
La testa mi scoppia e mi affretto per la seconda rampa di scale.
Proprio in quel momento...

Provs.Cloe

Non mi sono allacciata la scarpa e questa ultima mi fa inciampare giù per le scale.
Ma.. Invece del solito trambusto che avrei dovuto sentire, sento del calore umano e delle braccia forse già conosciute.
Apro gli occhi e mi ritrovo davanti a me un individuo 'strano', non saprei come definirlo.
La sua faccia si riassume in uno sbuffo e infine mi da una spallata per poi scomparire nel nulla.
Corruccio la fronte e con tutti i miei pensieri mi reco nella segreteria del college per poter avere conferme su ciò che mi ha appena detto Sam.

***********

<<Si, signorina è proprio così! >>

Ruoto gli occhi e sospiro.

<<MA IO SONO UNA RAGAZZA! >>

Dico indicandomi e cercando di mantenere la calma.

<<Lo vedo! >>

Ormai ci perdo le speranze con la segretaria di 69 anni e mi rimetto sui miei passi per tornare nella mia abitazione.

Già dalle scale sento una musica rock a tutto volume.. Tra l'altro già conosciuta, busso ripetutamente contro la porta mentre sento la mia mano andare a puttane per quanto forte stia bussando..

Sto per fiondarmi contro questa ultima quando si apre e io cado a terra.
Una risata riempie ancora di più la stanza oramai sommersa dal caos.

<<Pensavi veramente di abbattere questa porta con il tuo corpo esile?! >>

Quella voce...

Mi alzo da terra e pianto i miei occhi in quelli che erano stati tratti di salvezza per un breve periodo.

Il mio cuore batte all'impazzata scagliandosi contro la gabbia toracica.
Nessuno dei due preferisce parola, a riempire l'atmosfera pensate è solamente la musica di sottofondo.
Tra di noi comunichiamo con gli sguardi.. C'è un intesa.
Mi riperdo in quelle iridi che è da ben 1 anno e mezzo che non vedevo più.

Cosa sta succedendo?
Chi è questo 'individuo'?
Qual'è la notizia di Sam?
Tutto nel prossimo capitolo.
Votate e commentate vostra Sara. 💗

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 31, 2018 ⏰

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