Capitolo 13

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Ryan pov

Il mio viaggio d'affari si è chiuso a meraviglia, è difficile che le cose di mettano male la gente ha paura di dirmi di no quindi vinco sempre io.
Ho saputo da mia sorella che hanno fatto il trasloco ma che dovrei andare a prendere le ultime cose in aeroporto quando arrivo, sono le cose di quando Victoria era piccola che erano rimaste nella casa dei suoi.
Stasera ci sarà la festa di fidanzamento e la tanto attesa cena di prova, tra una settimana mi sposo e per quando sia una farsa sono quasi nervoso cosa che non è da me.

"pronto?"
" ciao sono io sono arrivato"
"tutto bene?? Il viaggio?"
" tutto bene grazie. Sto andando a casa"
" okay allora ci vediamo là . Io vado a farmi una doccia e a vestirmi"
" okay"
" okay.... Ryan va tutto bene?"
" ti ho detto di sì"
Non aspetto nemmeno la sua risposta che le chiudo il telefono in faccia. Non sono abituato a queste attenzioni da parte di una donna tranne quando si tratta di fare sesso. Mi sono divertito in questo viaggio andando nei locali di spogliarelliste ma mentre avevo quei rapporti vedevo solo un paio di occhi chiari e limpidi.
Arrivo e appoggio sul mobile la mia ventiquattrore e mi bevo un bicchiere di vodka, mentre vado in camera per fare una doccia e indossare lo smoking, allaccio i gemelli e metto apposto la cravatta e vado verso la villa del ricevimento, lei dovrebbe arrivare a momenti. Quando la vedo scendere dall'auto il mio corpo viene scosso da dei brividi è davvero una visione, le sue curve sono racchiuse in un abito rosso fuoco che richiamano le sue labbra, gli occhi sono ancora più luminosi merito del trucco, vedo che tentenna un po' per timidezza ma poi appena mi vede viene verso di me ancheggiando e mettendosi in posa per i fotografi  ma il suo viso è strano...

" ciao" mi dice con un sorriso tirato"ciao" le dico mentre le avvolgo un braccio intorno alla vita e la accompagno all'ingresso dove tutti ci battono le mani e alzano i bicchieri di champagne

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" ciao" mi dice con un sorriso tirato
"ciao" le dico mentre le avvolgo un braccio intorno alla vita e la accompagno all'ingresso dove tutti ci battono le mani e alzano i bicchieri di champagne. Poco a poco arrivano le portate, tutti gli ospiti sembrano gradire ma l'unica che pare su un'altro pianeta è proprio lei Victoria, vedo che sorride al suo migliore amico ma appena si volta diventa come di ghiaccio
"tesoro non ti piacciono i piatti?" chiede mia madre preoccupata
" nono è tutto delizioso... Non sto molto bene di stomaco credo che qualcosa non sia stato fresco oggi.
Non si preoccupi" ma la vedo che è come sofferente e penso alla freddezza con cui lho trattata oggi ma io sono fatto così, freddo e schietto.
" scusate... Vado un attimo in bagno" vedo che allontana dal tavolo e il suo amico prova a seguirla ma lei lo ferma e dice che vuole solo stare sola. Senza rendermene conto i miei piedi stanno andando verso di lei, non c'è nessuno nel corridoio, ma vedo che lei è appoggiata alla parete tutta sudata e che respira in modo irregolare, e la cosa non mi piace
" Victoria che succede?"
" niente torna al tavolo"
" non senza di te. Vuoi andare a casa?" le dico mentre mi avvicino
" non possiamo dobbiamo restare"
" senti se è per oggi..."
" non importa e poi lhai detto su. Sono solo un tuo affare economico..."
" senti io..." vedo che improvvisamente iniziano a cederle le gambe e corro subito a prenderla prima che cada e picchi la testa
" piccola che ti succede? "
" ry... Mi sento debole io non... " e le sue ciglia smettono di battere e il suo respiro cessa
" Aiuto!!! Chiamate il 911" le mie urla sono disperate, provo a chiamarla e a farle la respirazione bocca a bocca ma lei non reagisce. Tutti i presenti si precipitano intorno a noi, mia madre piange sulla spalla di mio padre
" figlio mio l'ambulanza ha detto che farà il possibile" questo vuol dire che non sanno quando potranno arrivare, così la sollevo da terra facendo attenzione a non muoverla troppo e usciamo dalla villa sotto gli occhi dei fotografi che non fanno altro che scattare foto e a fare domande, quando arriva la mia limousine arriva anche l'ambulanza dove la caricano e la portano via con le sirene spiegate, per tutto il tragitto le tengo la mano ma lei non reagisce
" all'arrivo la portiamo a fare le analisi ma lei deve andare a parlare con il primario"
Così corro dal primario dove mi fa molte domande ma io non ero con lei in questi giorni so solo che a cena era strana, la nostra conversazione viene interrotta da alcuni medici che dicono una frase che non avrei mai voluto sentire
" capo la signorina ha nel sangue un veleno molto violento. Non abbiamo l'antidoto dobbiamo farlo arrivare" subito mi alzo e corro da lei, è lì con flebo e un tubo in gola, così pallida
" ma arriva in tempo vero? Quanto le resta? " chiedo angosciato
" il veleno deriva da una pianta che cresce solo in alcune zone ed è tossica.... Se non lo assume entro 24 ore... Il suo cuore cesserà di battere"

Il suo cuore cesserà di battere...

Angolo autrice

Buona giornata a tutti💕
Sunshine

Assuefatta da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora