Capitolo 24

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Victoria

Dopo la convalescenza sono tornata subito al lavoro, i miei colleghi erano felici di vedermi. Tranne Pamela. Ma per lo meno è un sentimento reciproco. La mia vita non è cambiata in questi mesi, Ryan mi lascia molto spazio e questo mi fa solo piacere. Luke e Troy si sono sposati il giorno di Natale, è stata una cerimonia semplice ma bellissima, si sono sposati in una stanza dell'ospedale allesista da me personalmente per il grande evento, tutto curato nei dettagli. Troy sta reagendo alle cure e questo non fa che rendermi una persona felice, ma sento che il mio matrimonio sta per finire perché appena si sarebbe ripreso io sarei scomparsa dalla vita di Ryan e della sua meravigliosa famiglia con cui ho legato molto. Sto sistemando dei file al pc, quando Logan mi chiede se posso andare al suo posto in banca per il bonifico, per fortuna la banca è vicina all'ufficio così non dovrò nemmeno usare la macchina. Metto il mio giubbotto e prendo la borsetta, saluto Ryan e scendo verso la banca. La coda per gli sportelli è infinita, tutto oggi dovevano venire in banca. Per fortuna dopo una mezz'ora è il mio turno, e dopo aver depositato i soldi, sto per uscire quando uno sparo mi fa gelare il sangue

Ryan

Sono in ufficio a definire il mio progetto per unire delle società elettriche, ma mi mancano dei dati fondamentali così esco e vado alla postazione di mia moglie ma non la trovo. Ciò è molto strano, così chiedo agli altri ma di lei non c'è traccia. Sento una strana sensazione montarmi nel petto, come ansia e paura. Decido di allontanarmi nella mensa e prendere un caffè macchiato alla macchinetta mentre provo a chiamarla. Il telefono risulta staccato.
Un'altro segno che crea preoccupazione.
Poco dopo vedo entrare il mio autista paonazzo e sudato, non è da lui essere così scomposto.
" si?" chiedo mentre mando giù un sorso di caffè bollente
" abbiamo un problema. Sua moglie è in banca"
" lo so è lì per una commissione.."
" no signore sua moglie è ostaggio di alcuni rapinatori dentro la banca" il mio bicchiere finisce sulla moquette, corro a prendere la giacca e corro alla banca, è tutto transennato, pieno di polizia e giornalisti, provo a farmi largo tra la folla quando vengo fermato dal capo della polizia
" signore stia lì. Ci pensiamo noi"
" mia moglie è li. Mi lasci passare"
" signore stiamo provando a trattare. Lei deve stare buono" sto per ribattere quando dalla vetrata vedo un uomo col passamontagna nero e tiene una pistola contro la tempia di mia moglie. L'ansia mi assale, se faranno qualcosa di sbagliato la ucciderà. Cosa posso fare?

 Cosa posso fare?

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Victoria

Sono tra le braccia di quest'uomo che mi punta la canna contro la tempia destra, le mie lacrime scendono giù copiosamente, ho una paura tremenda, sono sotto shock. Mi trascina verso la vetrata e vedo tantissima gente, mentre gli altri suoi collaboratori riempiono i sacchi di denaro e delle cose dei presenti, vedo tra la folla Ryan. Vorrei urlare, ma non riesco a parlare, la mia voce esce come un sussurro. Lo vedo arrabbiato e preoccupato, i nostri occhi si incontrano
" chi stai guardando eh?" mi domanda con tono aggressivo
" niente..." dico abbassando lo sguardo
" stavi gaurdando quell'uomo. È tuo fratello?"
" No. Mio marito..."
" lo gaurdi come io gaurdavo mia moglie Cora prima che morisse"
" mi spiace...come ti chiami. Io Victoria " dico cercando di farmelo amico
" anche a me. Gianni"
" tu prego lasciami andare. Voglio stare con mio marito" provo a scansarmi ma lui rafforza la presa
" Capo abbiamo fatto, possiamo andare" così buttano una miccia che esplode, si aprono un varco nel muro e scappano, Gianni mi porta verso l'ingresso e mi getta per terra, mi punta la pistola e temo sia la fine, penso ai miei genitori, ai miei amici, all'uomo che amo. Chiudo gli occhi quando sento un colpo e mi sento così leggera.

" piccola ehi" mi chiama una voce
" apri gli occhi dai fallo per me" piano piano sbatto gli occhi e mi trovo Ryan davanti insieme ai dei dottori
" come ti senti?" mi chiede un medico
" tutto bene. Pensavo mi avesse colpita. dov'è Gianni?"
" gli hanno sparato prima che tu colpisse. Ti portiamo in ospedale per accertamenti. Hai preso una botta temiamo un trauma cranico"

Dopo essere arrivata e farti tutti i controlli sono tornata a casa, Demi aveva preparato la cena per tutti, mi ha detto che tutti i telegiornali parlavano dell'accaduto per fortuna e finito tutto per il meglio. Abbiamo visto un film e dopo sono andata a sdraiarmi in stanza.

"piccola" mi dice Ryan mentre si sveste per mettere il pigiama e mettersi accanto a me
"dimmi" gli dico mettendo giù il libro che volevo leggere per addormentarmi
" ho temuto di perderti. Eri tra le mani di uno squilibrato. Logan domani mi sente doveva andare lui"
" Logan non c'entra niente uomo delle caverne. Poteva capitare a chiunque. Sto bene. Stiamo bene Ry" gli dico avvicinandomi per dargli un tenero bacio, mi scosto ma lui approfondisce e mi trovo sotto di lui, la voglia è tanta, non facciamo l'amore o sesso come dice lui da quella volta che abbiamo litigato
" ti voglio Vic"
" Ryan io..."
" ti fidi di me?"  annuisco e poco dopo riprendiamo a baciarci, spegne la luce e torna a baciarmi e poco dopo i vestiti si spargono per la stanza e gli unici rumori che si sentono nell'aria sono i nostri gemiti e le nostre lingue che danzano appassionatamente.

Assuefatta da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora