Capitolo 23

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Victoria

Difficile dire come sto in questo momento. I minuti che non passano, la pioggia che scende violenta come se piangesse il cielo, io fisso le gocce scivolare lungo i vetri della stanza mentre aspetto che questa giornata passi. Sono passati anni dalla morte dei miei genitori, Matthew e Amalia erano due persone stupende, non perché erano i nostri genitori ma perché hanno fatto tanto per la comunità. Lasciate che vi racconti la loro storia d'amore. Io me la facevo raccontare ogni sera da mamma mentre spazzolava i miei lunghi capelli castani e poi si sdraiava nel letto con me facendomi tante coccole.
I miei si conobbero al ristorante , mia madre era lì con un uomo a dir poco arrogante, puntava solo ai suoi soldi perché mamma veniva da una famiglia benestante. Lui invece faceva il cameriere. Mio padre si innamoró di lei subito, non per il suo aspetto fisico ma perché quando entró un povero bambino a vendere delle rose mentre gli altri lo guardavano con disgusto perché era un poverello, lei si alzò e chiese a mio padre di dargli un pasto e che avrebbe pagato lei e che il ristorante doveva prendere per i tavoli i suoi fiori.
Quando lasció il tavolo, perse un braccialetto di conchiglie che portava alla caviglia, sapeva che stava in quel posto perché lo perse appena alzata. Tentó di raggiungerla ma ormai era andata via. Il giorno dopo si presentó alla porta di mia madre con il suo prezioso bracciale, una rosa e le disse una frase
"la rosa parla d'amore silenziosamente, in un linguaggio che comprende solo il cuore"
Da quel giorno i miei si vedevano di nascosto e quando vennero scoperti, lei rinunciò all'eredità e scappo con mio padre qui in America, precisamente a Beverly hills perché sapeva che era la cosa giusta da fare, per tutta la vita aveva rinunciato all'amore. Aprirono una fattoria e poco dopo si sposarono, una piccola cerimonia. Due anni dopo nacque Tyler e poi arrivai io. I miei mi chiamarono Victoria Rose perché le rose erano erano il simbolo della loro storia. Tyler era la copia di papà, passavano molto tempo in fattoria mentre io stavo a casa con mamma e facevamo dolci insieme oppure giocavamo alle bambole. Era tutto bellissimo perché avevo una famiglia come nelle favole, non mi hanno mai lasciata sola e mai ho temuto di non essere amata.
Ma come si sa, la felicità viene in un battito di ciglia spazzata via dal dolore. Ricordo bene quel 23 ottobre.
Ero in cameretta a fare i miei studi mentre mangiavo un panino al burro e marmellata, stavo studiando le piante in scienze volevo fare la fiorista . Mio fratello stava facendo la torta per il ritorno dei nostri genitori. Erano andati fuori città per comprare un bellissimo albero di Natale, era la nostra festa preferita, dolci alla cannella e tanti canti natalizi che suonavano con la chitarra e il pianoforte.
Ricordo che avevano suonato alla porta ed ero corsa giù ma davanti a me non c'erano mamma e papà ma lo sceriffo Williams col cappello tra le mani e lo sguardo basso.
Sentii un vuoto nel petto, tutto si svolse a rallentatore, i miei non c'erano più, erano morti in un incidente stradale.
Pochi giorni dopo celebrammo i funerali, io ero vicino a mio fratello e a demi, i miei arrivarono sotto la pioggia, il cielo era nero e arrabbiato, l'organo suonava e le bare arrivarono alla fine della navata davanti all'altare, le bare erano coperte da rose gialle e bianche, i loro fiori preferiti, io passai la funzione attaccata alle bare, non ne volevo sapere di lasciarli, non potevo permetterlo.
Quando li misero sotto il terreno, un'amica dei miei mi portó sotto degli alberi, non smettevo di piangere e da quel giorno non feci altro che chiedermi in me stessa.
Io e mio fratello andammo avanti e appena incontrai Tom pensavo fosse amore, volevo lamore dei miei genitori. Non fu così, solo dolore.
Adesso ero intrappolata in un rapporto con un uomo che non mi amava, che mi vedeva solo come un affare, al limite come donna da letto. Peccato che io questo uomo lo amavo, si lo ammetto, amo Ryan, ma devo reprimere questo sentimento se non voglio distruggermi.

"tesoro... Ehi" Demi mi porge una tazza di the caldo e un fazzoletto per asciugarmi le lacrime, non mi ero nemmeno accorta che stessi piangendo

 Ehi" Demi mi porge una tazza di the caldo e un fazzoletto per asciugarmi le lacrime, non mi ero nemmeno accorta che stessi piangendo

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" sto bene demi.." le dico fissando fuori e bevendo un sorso di the
" andiamo a fare due passi ti va?"
" no voglio stare sola. Vai pure tu"
" ma Ryan...perché non è qui"
" è fuori con amici per la partita. E poi non sa che è oggi.."
" dovresti dirglielo"
" per cosa? Sono stanca di tutto e di tutti. Devo tenere i pezzi del mio cuore uniti, quel poco che resta."
" non mi hai ancora perdonato?" mi chiede mentre le scende una lacrima lungo la gota

" " non mi hai ancora perdonato?" mi chiede mentre le scende una lacrima lungo la gota

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" mi hai tenuto nascosto tanto. Cioè l'amore per mio fratello, avere avuto una storia. Secondo un nipote" vedo che vuole dire qualcosa ma continuo
" io non mi sento ancora pronta a sentire la storia. Ma appena me la sentirò, si voglio sapere tutto"
" se vuoi io me ne vado..."
" No. Sei mia sorella demi, è come se lo fossi. Io ti ho perdonato subito. Perché il mio volerti bene batte ogni cosa che potrà accadere tra noi" le dico mentre mi avvicino per abbracciarla forte
" sei il mio tutto Vic. Siamo io e te. Come 23 anni fa"

Demi è in camera mia e si è addormentata, sento la porta e so che è mio marito, metto una vestaglia e scendo le scale.
Appena mi vede il suo sorriso gli muore sulle labbra, si avvicina e mi posa una mano sulla guancia e mi posa una carezza
" scusami" lo guardo strano
" scusami per non esserci stato in un giorno così doloroso. Lho saputo solo adesso da Logan"
" ah si ha chiamato prima per sapere se avevo il numero del corriere e mi ha sentito singhiozzare"
" tu dovevi dirmelo. Sono tuo marito."
" si sei mio marito. Sulla carta però.
Tu non..." mi zittisce posando un tenero bacio sulle mie labbra, la sua mano mi tiene salda a lui
" Ry no..."
" shh scema voglio solo starti vicino, vieni qui sul divano e riposa "
" non ho sonno... "
" e invece si. Mettiti qui" mi siedo e poco dopo mi sdraio, lui si mette accanto e dopo avermi fatto delle carezze sento il bisogno di chiudere gli occhi e mi addormento, serena e coccolata, come non lo so mai stata.

Buona festa del papà a tutti❤️
Vi auguro una buonissima giornata ❤️
A presto con un'altro avvincente capitolo ❤️
Sunshi 💕

Assuefatta da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora