Osservavo quelle carte attraverso i miei occhi marroni cercando di capirne il significato. La colpa della mia inettitudine in fatto di duelli era gran parte causa loro: il mio mazzo aveva mostri relativamente deboli e sembrava che fossero connessi a quelle carte grige, di cui non riuscivo a capirne l'origine. Erano ben diversi dai mostri Xyz usati dai miei compagni di classe: sembravano potenti, ma le indicazioni sulla carta erano criptiche e di non facile comprensione. Non avevo mai vinto un duello, complice il fatto di non saper usare la totalità del mio Deck. Certo, potevo benissimo cambiare tutte le carte, ma sentivo che quei mostri avevano con me un legame profondo. Una voce dentro di me mi costringeva a tenerli stretti, come se celassero un mistero. Il mio sguardo si posò sulla creatura migliore tra quelle presenti: Drago polvere di stelle. Il suo attacco e la sua difesa non erano dei più forti, ma l'effetto era qualcosa di portentoso; inoltre, guardandola, potevo sentire una forte energia invadermi ed entrare in me, come se avesse una sorta di potere. Passavo tutte le sere a fissare le carte grige: alcune volte con curiosità, altre con odio e disprezzo. Certe volte desideravo smettere per sempre di duellare, ma il mio inconscio mi impediva tale gesto, ripetendomi di continuare a cercare un qualcosa di cui non capivo il senso.
Quando quel giorno mi recai a scuola ero conscio di star anticipando nettamente la venuta del mio carissimo amico Yuma, ritardatario per natura. Io e lui eravamo compagni di sconfitte da sempre, almeno, questo fino all'arrivo di Astral: quella creatura che solo lui poteva vedere lo aveva reso un potentissimo duellante, capace di competere con gente del calibro di Shark. A pochi passi dal cancello vidi uno strano ragazzo intento a fissarmi: era vestito in modo parecchio inusuale, con abiti bianco panna e di stile ottocentesco. Aveva una lunga cicatrice lungo il lato destro del volto e i suoi occhi rossi sembravano vivere in un costante stato di disprezzo verso il prossimo. La sua bizzarra capigliatura, un misto di viola e giallo, rendeva il tutto alquanto unico e strano. Si accorse di essere stato scoperto e mi salutò con la mano, accennando un'enorme sorriso. Sentivo qualcosa di sinistro provenire da lui, ma decisi comunque di avvicinarmi.
-E' così interessante seguirmi?- Chiesi stizzito.
-Molto più di quanto credi.- Rispose con tono scherzoso.
-Cosa vuoi da me?-
-Che tu mi segua.-
Iniziò a camminare senza aspettare una mia risposta. Decisi di seguirlo conscio di star correndo un rischio enorme. Arrivammo in un grosso spiazzale che dava sul mare.
-Questo sarà il posto perfetto per mostrarti il mio fanservice.- Disse voltandosi verso di me.
-Non so cosa sia questo fanservice e non capisco cosa diavolo tu voglia, quindi muoviti a parlare.-
Il ragazzo si inchinò.
-Mi chiamo IV. Mio fratello mi ha affidato il compito di osservarti e nel caso sfidarti a duello. Secondo lui nascondi un potere immenso, qualcosa che vada ben oltre le abilità di un duellante normale. Da quel che ho potuto vedere non sei in grado di vincere un duello nemmeno per sbaglio, non possiedi neanche una carta numero. Ho deciso di sfidarti per capire io stesso la verità.-
Conclusa la frase un tatuaggio viola comparve sul suo occhio sinistro e uno strano duel disk rosso fece la sua comparsa sul braccio destro.
-Pronto?-
Non volevo duellare, soprattutto con uno come lui. Avrei perso per l'ennesima volta. Rassegnato agganciai il mio duel disk e indossai il d-gazer, entrambi di colore nero.
-Duelliamo!-
"Ora una domanda tecnica. In teoria, durante i duelli, dicendo le carte dovrei anche descriverle, ma ciò renderebbe la parte più frenetica noiosissima. Quindi chiedo a voi: mi conviene limitarmi a descrivere giusto i mostri e qualche carta importante o andare nel dettaglio?"
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Yu-Gi-Oh! Zexal: Forbidden Memories (In revisione)
FanfictionIulio passa ogni giorno della sua vita con la costante idea che vi sia qualcosa di oscuro e segreto dietro ad essa, complice anche i fatto di possedere delle carte grige, così diverse dai mostri xyz che tutti usano, compreso Yuma, suo amico di infan...