Capitolo 25

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Non fu semplice riuscire a guardare Thomas senza arrossire o senza sentire lievi palpitazioni, ma il ruolo che mi ero imposto mi obbligava a ignorare quei sentimenti e arrivare fino in fondo. Parlavamo, io e lui, di ogni argomento, scambiandoci rapidi baci o dolci carezze nei momenti di riposo. Eppure, sentivo un'orologio ticchettare ad ogni metro che macinavamo per raggiungere quel luogo, quasi un conto alla rovescia. Non avevamo incontrato nessuno, solo mucchi di cadaveri che diminuivano man mano che ci avvicinavamo alla fonte di energia, come se l'uomo fosse talmente spaventato da non provar neppure ad avvicinarsi. IV ignorava che il mio pensiero, ormai mosso da una forza invisibile, continuava come un ruscello in piena, tentando di capire cosa fosse quel richiamo spirituale che sentivo dentro al corpo.
Quel che si parò davanti ai nostri occhi sembrava uscito da uno dei peggiori film sull'apocalisse: due gigantesche porte in marmo, spalancate, davano verso un'immenso spazio nero che sembrava non appartenere a quel mondo.

-Questo cosa diavolo sarebbe?- Chiese Thomas a nessuno.

-Quelle sono le porte dell'inferno, ragazzo.-

Rispose una voce alle nostre spalle. Voltatomi non potetti far altro che sorprendermi. Due figure a me famigliari ci avevano raggiunti. Seppur diversi da quanto i miei ricordi suggerivano, Jaden Yuki e Zane Truesdale ci osservavano, minacciosi.

-Questi sono i fusionisti di cui ti parlavo, Thomas.-

-Quindi ricordi ancora i nostri volti.-
Il ragazzo coi capelli piú lunghi mi guardò con un profondo odio in fondo alle pupille smeraldine.
L'altro invece manteneva quel suo sguardo allegro, macchiato da un velo di stanchezza e da capelli castani scompigliati.

-Sapevamo che saresti tornato, traditore.-
Zane mi scrutava tentando di carpire i segreti del mio inconscio.

-Se proprio vuoi saperlo, non ricordo cosa sia successo. Gradirei una spiegazione prima di essere chiamato traditore.-

-Quando apristi quel portone- iniziò Jaden -Ne uscirono demoni. Non spiriti di carte, ma veri e propri demoni assetati di sangue. In poco tempo siamo stati decimati, finendo per rintanarci in un'unica cittá. Tuttavia, di colpo i demoni sono spariti, lasciandoci avvicinare a questo luogo per studiarlo e, infine, carpirne i segreti per riproporlo, seppur con risultati deludenti. Vi é una rete sotterranea di tubature che attinge energia da questo luogo. Abbiamo provato piú volte a esplorare il suo interno, ma i temerari che vi sono entrati non hanno fatto ritorno. Noi due e Ruka rappresentiamo gli unici esponenti del consiglio ancora in vita.-

-Questo non può essere la sede dell'inferno, ma il luogo dove si trova il Numeron Code.- rispose Thomas, infastidito dalle loro parole.

-Ti sbagli, il Numeron Code é nel mondo in cui abbiamo spedito Iulio. Li vi é solo morte e disperazione, un'energia creata dal male, non paragonabile con l'infinito potere del codice.-

Se la situazione fosse continuata cosí il rischio che Thomas smettesse di fidarsi di me iniziava a farsi sempre piú concreto.

-Immagino ci abbiate pedinato.-

-Esatto.- rispose Zane. -Siamo consci che il tuo arrivo implica la morte di Leo, Neil e Alice, come sappiamo anche che sei tornato unicamente per varcare quella soglia e concludere il tuo lavoro.-

-Non capisco di che lavoro tu stia parlando. Sono qua unicamente per trovare il Numeron Code.-

Il mio interlocutore attivò il suo Duel disk.

-Continueremo il discorso duellando. Se sei qua non abbiamo molto tempo prima che qualcosa di terribile possa accadere.-

-Questa volta non starò a guardare.- disse Thomas frapponendosi tra noi.

-In questo casò, sará un duello Tag.-
Jaden si uní al nostro piccolo teatrino.

-In questo caso...- inizia attivando il mio duel disk.

-Duelliamo!-

Yu-Gi-Oh! Zexal: Forbidden Memories (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora